PANAGIOTIS GRIGORIOU
greekcrisis.fr
…Si comprende oramai questo passaggio… per ciò che ci riguarda siamo obbligati verso un’altra para-esistenza statale, sociale e politica. Questo è il nuovo modello pensato per la Grecia e fatte le debite proporzioni, per l’Irlanda, ad esempio. La Nuova povertà, o l’arte di vivere con 550€ al mese, spendendo 200 € per l’edilizia abitativa, 100 per il riscaldamento ed elettricità, 30€ di costi vari, come per l’acqua, 40€ per il telefono internet compreso, 100€ dedicati alla cosiddetta previdenza sociale e … 50€ per il cibo, da quì la recente competizione tra i partiti politici … (business tutto sommato succoso), su chi organizzerà la prima migliore zuppa popolare.
Nella foto: Poveri per sempre, secondo il modello irlandese, settimanale anti-mémorandum “To Khoni” del 16 febbraio
E’ questo del resto…il povero modello che SYRIZA ha già adottato senza dirlo troppo in giro. Gli analisti think tank del “Levy Economics Institute of Bard College” di New York e di SYRIZA da poco più di un anno, da quando l’Istituto è diventato consulente chiave (e ufficiale) della politica economica per il partito di Alexis Tsipras, propongono la messa in circolazione di una moneta interna e parallela all’euro ed allo stesso tempo, la “normalizzazione” degli stipendi mensili greci intorno ai 580€ al mese.
Un economista del Levy Institute mi aveva detto a margine di un simposio qualche mese fa che ”è però preferibile allineare gli stipendi sui 580€ per mese, piuttosto che lasciar diffondere la situazione attuale dove moltissimi greci lavorano talora come schiavi per meno di 300€ al mese.” Io non avevo risposto ma avevo capito tutto.
Aspettando i 580€, SYRIZA… più l’elettricità, in certi quartieri gli abitanti si organizzano in assemblee popolari per inventare, forse, un modo con il quale poter resistere di fronte ai pignoramenti immobiliari organizzati dal regime bancocrate che ha come scopo quello di sottrarre ai greci i loro beni immobiliari in modo da sottometterli in una maniera più… adeguata, al nuovo regime di Neo-depauperati, probabilmente sotto … l’alto patronato della Banca Mondiale, perché no?
Su un muro di Atene ho scoperto questo vecchio motto degli insorti greci del diciannovesimo secolo: soltanto “Libertà o Morte”, parzialmente cancellato e ciò rispecchia da sempre il motto nazionale della Grecia.
Strano paese già penetrato nel ventunesimo secolo contrariamente a molti altri paesi della cosiddetta Unione europea, la Grecia delle morti improvvise, dei partiti politici…offshore e delle battaglie di resistenza.
Ad Atene è tuttavia già Primavera. Tra due funerali… si respira.
Estratto da:
Versione originale:
Fonte: www.greekcrisis.fr
Link: http://www.greekcrisis.fr/2014/02/Fr0324.html#deb
18.02.2014
Versione italiana:
Link: http://kappadipicche.com/2014/03/10/la-morte-e-la-liberta/
10.03.2014