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La Grecia sopravvive sui suoi pezzi. Mille pezzi e mille parti, ma in realtà milioni di persone “ricondizionate” che si ignorano tra di loro. Un fenomeno alquanto curioso nell’era della metasociologia… e che richiede tutto un insieme di condizioni psicologiche, le più evidenti tra le quali sono l’accecamento e la credulità generale. Ad esempio quando i padroni politici annunciano la condanna a morte ufficiale ed evidente del sistema delle pensioni.
A partire dal primo Gennaio 2015 sarà garantita dallo Stato solo la pensione cosiddetta “di base”, che sarà di 360 euro al mese, sopra questa cifra tutto dipenderà dalla situazione finanziaria degli organismi coinvolti.
Questo significa molto semplicemente la fine spietata del sistema attuale con la “evaporazione” dei contributi, pochi o tanti, a questo punto non importa.
Retraité mendiant et affiche appelant à manifester. Athènes, mai 24 |
Già dal 2010 l’ammontare delle pensioni era stato diminuito dal 30% al 60% a seconda dei casi, ed ecco che arriva il momento in cui queste “diminuzioni d’urgenza” servono a istituzionalizzare la soppressione del sistema contributivo. Solo un reddito minimo sufficiente (per modo di dire) per gli anziani sarà ora versato ai potenziali moribondi e solo i nobili agiati potranno pretendere una vecchaia dignitosa, dato che il sistema sanitario è anche lui, a sua volta, devastato.
Felici votanti del Samaro-Pasokismo, del partito dell'”Ulivo”, di quello del Potamos, il “fiume” inquinato (il partito di Stavros Theodorakis confezionato dai baroni dell’economia locale e dai colonizzatori di Berlino e Bruxelles), felici votanti che rappresentante comunque 36% dei voti espressi, potrete allora morire di morte lenta o rapida.
Athènes, juin 2014 |
Questa è la frase pronunciata assai spesso dagli altri greci la cui lotta dolorosa e il loro confuso movimento anti-memorandum si disperdono tra il partito SYRIZA della grande sinistra impotente, le piccole sinistre inesistenti, fino ai neonazisti di Alba Dorata. “In questo paese, perfino l’estrema destra non è all’altezza”, ironizzava Markos l’altro giorno, insegnante e Sirizista di lunga data.
La grande trasformazione del paese, conquistato da una parte dai colonizzatori “mondializzanti”, dall’altra sommerso dal cretinismo beato dei plebei e dei nobili locali (e esterni) di ogni rango, inizia la sua fase di consolidamento. Da parte di Syriza la rabbia è fortissima (in realtà, o forse talvolta, all’apparenza), tuttavia è all’altezza della sua impotenza.
Il “Governo” ha inoltre decretato la scorsa settimana un aggiornamento della sessione plenaria del “Parlamento” (con l’effetto sorpresa, con il pretesto del periodo estivo), mentre numerosi progetti di legge fondamentali, tra cui quello di distruggere le coste con una privatizzazione “orientata” al profitto dei rapaci finanzieri internazionali e greci, saranno prossimamente “dibattuti”. Nella stessa occasione, i politici già inchiodati o coinvolti in affari di corruzione e le cui procedure di inchiesta erano (supponiamo) in corso, ad esempio quelli della lista “Lagarde”, non saranno probabilmente perseguiti.
Athènes, juin 2014 |
Più precisamente si tratta di tutta una futura legislazione che verrà presentata al “Parlamento” solo pro forma, poichè di fatto imposta e spesso direttamente scritta dalla Troika, da Bruxelles e da Berlino. Così le dimissioni di Haris Théoharis, dalla carica di segretario generale delle entrate pubbliche, sono state senza problemi accettate dal ministro delle Finanze Yannis Stournaras, quest’ultimo sul punto di lasciare le sue funzioni quaesta settimana (dal 9 Giugno) in seguito alla rimaneggiamento del governo Samaras, per accedere probabilmente al posto di governatore della Banca di Grecia (in realtà una banca privata), non senza problemi.
Questa dimissione, parzialmente imprevista, ha provocato la reazione ovvia di Bruxelles, perchè Théoharis (o per meglio dire le sue competenze) rispondono direttamente all’amministrazione “imperiale”. Così nel suo comunicato (nella settimana del 2 Giugno) la Commissione europea ha espresso la sua preoccupazione in seguito alla partenza di Théoharis. Oltre a questo è avvenuto un incidente rimasto segreto in un primo momento, e che mostra in modo ancora più evidente l’esistenza della rapporto tra lo pseudo-governo e la Troika.
“Quotidien des Rédacteurs”, juin 2014 |
“Quotidien des Rédacteurs”, juin 2014 |
Si tratta di un episodio di qualche mese fa, durante un momento di crisi tra Théoharis e alcuni membri del governo Samaras, crisi allora passata in silenzio. Da un articolo del giornalista Dinos Siomopoulos (“To Vima” versione elettronica del 7 Giugno), “Théoharis avrebbe allora contattato il capo della Troika, e soprattuto rappresentante del FMI, Poul Mathias Thomsen, per lamentarsi. Il rappresentante del FMI gli avrebbe risposto che, se lo desiderava, avrebbe chiesto alla cancelliera tedesca Merkel di prendere contatto con il Primo ministro greco per risolvere il problema”.
Cinque membri di una commissione di valutazione “eleggerà” il rimpiazzante di Théoharis… con un piccolo dettaglio. Questo collegio (di quattro membri) istituito di recente, è composto da due universitari greci, un magistrato greco, ma anche da Pierre Lepetit (quotidiano “Naftemporiki” dell’8 Giugno), Ispettore generale delle finanze, vice-presidente e tesoriere di “Notre Europe”, il think tank di Jacques Delors.
Per informazione spicciola, Pierre Lepetit ha fatto parte dell’equipe di negoziazione del Trattato di Maastricht (in Francia), è stato aiuto segretario generale del Ministro degli Affari esteri per le negoziazioni istituzionali europee (Trattato di Amsterdam), prima di far parte delle Ispezioni delle finanze francesi nel 1987 (www.notre-europe.eu ). Dirige attualmente la sedicente “missione di assitenza alla Grecia per le riforme delle amministrazioni pubbliche”.
Quoi que tu votes “contre”, le résultat des urnes sera le modèle chinois. Athènes, mai 2014 |
Evidentemente, l’hybris (la prevaricazione) non risulta tanto dalle competenze (“brute”, fino ad essere “brutali”) delle persone implicate , ma piuttosto dal contesto geopolitico, antisociale, antidemocratico, al limite del morale, delle cose che accadono con sempre maggiore frequenza.
Alexis Tsipras esprime una buona parte della nostra triste verità: “L’obiettivo dell’austerità non è di far uscire la Grecia dalla crisi, ma di creare una svalutazione interna per rilanciare la sua competitività. La Sig.ra MErkel e il Sig. Schäuble hanno un piano strategico, chiamato la germanizzazione dell’Europa, e la colonizzazione del sud dell’Europa. Vogliono creare una zona economica speciale alla periferia del continente, senza le limitazione del diritto del lavoro, con salari bassi, e una disoccupazione strutturale elevata. Credono che, in questo modo, l’economia europea sarà competitiva”, (quotidiano “Le Monde” del 5 Giugno).
Non senza una certa volgarità, rispondendo a tono tuttavia alla volgarità evidente dei signori della nuova Europa, alcuni vignettisti greci calcano le frasi del capo di SYRIZA a modo loro. Purtroppo niente di concreto al momento arresta questa discesa all’inferno. Tutto diventa caricatura e i “decurioni” degli Stati membri, questi membri delle Assemblee locali, sono di fatto private dei loro poteri a favore dell’Impero europeista, assai più nebuloso, oscurantista e antidemocratico che mai. La frase esatta della vignetta raffigurante Wolfgang Schäuble è la seguente: “Alles Kaputt PIGS – Deutschland über alles – Ein Nation ein Führer – Dachau Belsen”.
Alles Kaputt PIGS… “Quotidien des Rédacteurs” du 4 juin |
“Quotidien des Rédacteurs” du 5 juin |
Ne deduco mestamente che le elites europeiste dopo aver istituito una certa parafrase meta-moderna degli anni ’30, hanno fatto immancabilmente rinascere in Europa una nuova forma di cultura della guerra, e questo a forza di non dare peso alle sovranità dei popoli e delle nazioni. E’ così che i nostri amici (quelli che restano) del campo europeista, dovrebbero rivedere il loro programma e urgentemente. E in quanto a noi abitanti del nuovo secolo, l’obiettivo è chiaro, l’Unione europea dovrebbe essere sciolta in maniera organizzata e di concerto, per poi al limite ricomporla in un secondo momento.
Ecco come tutto un continente o quasi si ritrova al punto zero della sua storia. Siamo proprio a questo punto, anche se la maggioranza della gente, compreso in grecia, non riesce a distinguere la portata di questo ribaltamento storico.
Art thématique. Athènes, juin 2014 |
E questo semplicemente perchè nell’emisfero sociale delle preoccupazioni si è da tutt’altra parte, da quella della sopravvivenza (e la spiegazione è certamente parziale perchè bisogna anche considerare l’ampiezza della cultura politica della gente, anzi addirittura la cultura vera e propria a diversi livelli). Come per questo mendicante-pensionato, un habitué dei quartieri degli ospedali: suscita interesse tra i passanti per il suo silenzio, e invano vicino a un manifesto decisamente dimenticato. Quest’ultimo invita a manifestare (in data 31 Maggio) per denunciare la chiusura degli ospedali psichiatrici. Davanti all’antrata di un ospedale nelle vicinanze uno striscione d’attualità: “Non siamo più pagati, moriamo”
O ancora questa donna molto anziana incontrata recentemente, mendicava e mendica sicuramente ancora nei pressi di una piazza, una neo-pensionata in più e tra poco in meno. La sua tattica: abborda i passanti e gli automobilisti che parcheggiano in questo quartiere dell’Attica sulla costa. Perdente in ogni modo, non si interesserà mai più alle elezioni e ancora meno al “rimodellamento” degli strumenti politici.
Papa, t’as de quoi payer l’école ? Athènes, juin 2014 |
Davanti al ministero delle Finanze le donne di servizio licenziate e altri licenziati del settore pubblico si accampano già da un mese tra l’indifferenza dei turisti e dei passanti. La Grecia muore in mille pezzi e parti. Estate greca e inverno europeo.
Devant un grand hôtel. Athènes, juin 2014 |
Fonte: www.greekcrisis.fr
Link: http://www.greekcrisis.fr/2014/06/Fr0354.html#deb
9.06.2014
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da AGARTHI