DI PAUL JOSEPH WATSON
Prision Planet
Notizie secondo le quali il governo statunitense era dal 2001 in possesso del video rilasciato domenica, nel quale si mostravano presunti dirottatori di Al Qaeda e Osama Bin Laden , e le prove che il filmato è stato effettuato da agenti dei servizi segreti, sono state completamente ignorate dai mezzi di informazione – che in modo acritico hanno sposato la versione ufficiale secondo cui il video è stato rilasciato da Al Qaeda. Questa è la prova schiacciante che il governo americano mette in scena presunti filmati di Al Qaeda e richiede un’immediata inchiesta del Congresso.
Segmenti del video, messi qua e là nel cosiddetto filmato dei “dirottatori sorridenti”, Jarrah and Atta, e che mostrano Bin Laden che si rivolge ad un uditorio in Afghanistan l’8 gennaio 2000, provengono da ciò che gli esperti del terrorismo descrivono come filmati di sorveglianza ripresi da “agenti della sicurezza”.
A seguito, Video di Al Qaeda: legame diretto alle operazioni psicologiche militari e a Donald RumsfeldQuesto spiega la mancanza dell’audio nel video e il fatto che la registrazione non si incentri solo su Bin Laden ma comprenda panoramiche che si soffermano sugli ascoltatori.
Ed in più, il filmato del discorso di Bin Laden, che i media hanno presentato come un nuovo filmato, era stato precedentemente trasmesso nel film documentario The Road to Guantanamo dalla televisione Britannica quasi sette mesi prima, a marzo.
Sono comparse notizie nel fine settimane secondo cui il governo Usa era in possesso del video dal 2002, ed
altre secondo cui il video era stato trovato quando gli Stati Uniti invasero l’Afghanistan nel 2001, ed invece in modo incredibile si è continuato a sostenere che il video, che ha tutte le caratteristiche di una registrazione filmata e edita dai servizi segreti americani e in loro possesso da 5 anni, era stato rilasciato nel fine settimana da Al-Qaeda.
O Al Qaeda ha potuto accedere ai video di sorveglianza dei servizi americani o il filmato non può che essere stato rilasciato dall’apparato dei servizi statunitensi. Non vi sono altre spiegazioni possibili.
Il fatto che la stessa sequenza filmata si ritrovi in The Road to Guantanamo è sconcertante in quanto il contesto nel quale viene inserita mostra agenti dei servizi britannici e americani che fanno vedere a detenuti alcuni falsi filmati, nei quali compaiono immagini taroccate di individui resi somiglianti agli stessi detenuti, fatte con il computer, e collocate all’interno delle immagini del raduno di Osama bin Laden, allo scopo di intimidirli e costringerli a confessare di essere membri di Al Qaeda.
L’ultimo video bufala è solo il più recente di una lunga lista di biancheria sporca di passati esempi nei quali video (vecchi, raffazzonati o del tutto falsificati) su Bin Laden e sui suoi seguaci vengono misteriosamente ottenuti e rilasciati nel periodo politicamente più opportuno. Questi esempi sono tutti elencati nella nostra inchiesta originale.
Ricordiamoci quando all’intenzione del Pentagono di ingigantire artificialmente il ruolo svolto da Musab Al-Zarqawi seguì il rilascio di una video registrazione di Al-Zarqawi che minacciava gli infedeli.
L’obbiettivo di questa campagna propagandistica tesa a pubblicizzare alla grande il profilo di Al Qaeda era l”audience interna agli USA’, e comprendeva la collocazione di false storie sulla stampa, una di queste riuscì ad emergere sulla prima pagina del New York Times.
Questa agenda combacia perfettamente con le necessità del programma di tortura – ci sono estremamente poche e vere cellule terroristiche in azione al di fuori del controllo dell’apparato di intelligence americano e britannico. Per mantenere uno stato di paura e obbedienza fra l’audience interna, c’è necessità di offrire a regolari intervalli “due minuti di odio” e di creare artificialmente presunte trame e complotti terroristici.
I filmati sono anche un disperato tentativo di sostenere la versione ufficiale dell’11 settembre in quanto la sua credibilità si sta sgretolando completamente e si scatena una fiammata di risveglio sul fatto che l’attentato fu un lavoro interno.
Voglio incoraggiare ognuno a recepire la nostra originale inchiesta e trasformarla in un racconto che come un virus invada tutto internet. Qui c’è la storia originale da sottoporre alla stampa perché vi presti attenzione.
Abbiamo bisogno di richiedere un più alto livello ai nostri media pretendendo una più adeguata indagine su quale sia la vera fonte di questo video e un immediato scetticismo verso tutti i futuri rilasci di video presunti di “Al Qaeda”.
Una stampa che indolentemente non si interessi delle origini di questi filmati finisce con il giocare un ruolo centrale nel disseminare una incontrollata propaganda di guerra e viola ogni codice di condotta etica giornalistica.
Il ruolo del governo americano nell’ottenere e attentamente gestire la disseminazione di questi video, molti dei quali vecchi video rilasciati già molte volte, è ora senza ombra di dubbio ovvia e richiede una immediata inchiesta del Congresso come parte di una più ampia investigazione sullo scandalo di notizie false che ha caratterizzato la Casa Bianca di Bush come l’amministrazione più manipolativa nella storia, che ha ingaggiato una guerra psicologica contro il popolo statunitense.
Paul Joseph Watson
Fonte: http://prisonplanet.com/
Link: http://prisonplanet.com/articles/october2006/051006redhanded.htm
05.10.2006
VIDEO DI AL QAEDA: LEGAME DIRETTO ALLE OPERAZIONI PSICOLOGICHE MILITARI E A DONALD RUMSFERLD
DI STEVE WATSON
Infowars
La provenienza dell’ultimo video, con la partecipazione di Mohammed Atta e il dirottatore del volo 93 Ziad Jarrah, è stata nascosta ai mezzi di informazione i quali in modo bizzarro ammettono che il governo aveva avuto la registrazione alla fine del 2001, per poi suggerire anche che esso è un nuovo rilascio di Al Qaeda.
E’ interessante anche il fatto che in un articolo dell’NBC, essi ammettono che prima di ricevere ‘l’esclusiva analisi USA’ del video del London Sunday Times, avevano compilato all’inizio dell’anno il Freedom of Information Act per lo stesso video:
“The Sunday Times ha detto di aver ottenuto il video “attraverso un canale precedentemente verificato” ma non ha fornito ulteriori dettagli. NBC News ha compilato un Freedom of Information Act di richiesta ma il Pentagono non ha ancora espresso il proprio parere“.
Questa è una aperta ammissione che è il Pentagono ad aver rilasciato il video e non Al Qaeda. E si incastra perfettamente con una nostra precedente analisi che ha rivelato che il video in questione era già stato visto in un documentario, The Road to Guantanamo, dove viene mostrato a detenuti del Campo Delta sotto forma di un video di sorveglianza dell’intelligence.
Insieme agli esperti sui gruppi terroristici islamici che si sono sentiti sconcertati dal video e che hanno sostenuto la sua provenienza da una agenzia di sicurezza, lo stesso giornalista che ha ricevuto il video ha anche detto che la fonte non è Al Qaeda.
E’ inoltre interessante che questo giornalista, Yousri Fouda, sia non solo un giornalista del Sunday Times ma anche il responsabile dell’agenzia di Al Jazeera a Londra. Egli è l’individuo che normalmente diffonde tutti i video di Al Qaeda, e così in verità il legame al London Times è solo una cortina fumogena.
Tutto indica che i video sono forniti a Fouda e Al Jazeera da As Sahab, la “compagnia di produzione” di Al Qaeda, attraverso un gruppo conosciuto con il nome di Intelcenter, che vende anche i video online.
Intelcenter di norma mette in vendita i video non appena vengono rilasciati, e, a dire il vero, in passato sono stati capaci anche di predire quando avrebbero ottenuto un video prima del suo rilascio, come hanno fatto con il video del secondo attentatore di Londra nell’anniversario del 7/7.
Intelcenter è diretto da Ben Venzke, che è un interessante personaggio. Una ricerca su Google rivela che egli una volta era il direttore dell’intelligence presso una compagnia chiamata IDEFENSE, che è una compagnia di sicurezza sul web che monitorizza le notizie sui conflitti in Medio Oriente e, fra le altre cose, si focalizza sulle minacce informatiche. E’ anche fortemente popolata da ex membri dei servizi segreti militari.
Il direttore del ramo “Threat Intelligence”, Jim Melnick, è stato per 16 anni nell’esercito americano e nella Defense Intelligence Agency (DIA), occupandosi di operazioni psicologiche. Dal sito IDEFENSE:
Prima di lavorare per la IDefense, Mr. Melnick si è distinto per oltre 16 anni nell’esercito americano e nella Defense Intelligence Agency. Durante tale periodo, Mr. Melnick ha svolto la sua attività in una varietà di ruoli, tra cui operazioni psicologiche, problemi di allarme internazionale con enfasi sugli affari esteri e operazioni di informazione e affari russi. Ha anche lavorato in ruoli attivi di intelligence politico/militare in particolare per problemi esteri. Mr. Melnick è attualmente un colonnelo di riserva dell’esercito americano con compiti di intelligence militare, assegnato all’ufficio del segretario della difesa. Mr. Melnick ha pubblicato in numerosi giornali militari e di affair esteri ed è stato insignito di numerosi premi militari e della DIA. Mr. Melnick si è laureato in sicurezza nazionale e studi strategici presso l’U.S. Naval War College, in studi sulla Russia presso l’Università di Harvard, e, con lode, in scienze politiche al Westminster College.
Così abbiamo qui una compagnia che per propria ammissione ha un funzionario dei servizi segreti militari, esperto in operazioni psicologiche, che ha lavorato direttamente per Donald Rumsfeld. Poiché Intelcenter e Ben Venzke sono direttamente connessi alla IDEFENSE, Rumsfeld viene a trovarsi a soli tre passi dai video di propaganda su Al Qaeda.
Il problema “analisi USA” della NBC dovrebbe essere il punto centrale dell’ultimo video e non gli articoli del Times. Si tratta di uno sbalorditivo pezzo di propaganda psicologica che tenta in un modo gretto di riempire le lacune dei servizi sull’11/9. L’analista, Evan Coleman, dopo aver ammesso che il Pentagono “ha indagato su questo” è giunto a dire:
“E’ importante che la gente guardi e realizzi che questo video è la prova conclusiva che l’11/9 è stato orchestrato da Al Qaeda ai più alti livelli“.
E successivamente attacca in modo diretto il movimento per la verità sull’11 settembre dicendo:
“Questo genere di prova video metterà in disparte e per buone ragioni molti dei teorici cospirazionisti dell’11/9“
Coleman finisce poi con il contraddirsi dicendo, da un lato, che il Pentagono era in possesso del video dal 2001 e, dall’altro, che Al Qaeda ha rilasciato il video.
Il ruolo del governo USA nell’ottenere, studiare e gestire attentamente la disseminazione di questi filmati, molti dei quali vecchi video rilasciati più volte, è adesso senza alcun dubbio manifestatamene ovvio e richiede una immediata inchiesta del Congresso. Per favore diffondete questa informazione e aiutateci ad smascherare l’amministrazione più manipolativa nella storia, un regime che è impegnato in una guerra psicologica contro il popolo americano.
Steve Watson
Fonte: http://infowars.net
Link: http://infowars.net/articles/October2006/051006Rumsfeld.htm
05.10.2006
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