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La Redazione

 

GLI STATI UNITI SI SVEGLIANO DI FRONTE AL NUOVO ORDINE MONDIALE (DELLA SETA)

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A cura di Davide
Il 28 Maggio 2015
117 Views
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DI PEPE ESCOBAR

counterpunch.org

I veri padroni dell’universo negli USA non sono meteorologi, ma forse stanno iniziando a capire da che parte tira il vento.

La storia potrebbe insegnare che tutto è iniziato con il viaggio di questa settimana a Sochi, guidato dal loro ragazzo dei giornali, il segretario di Stato John Kerry, che ha incontrato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e in seguito il Presidente Putin.

Verosimilmente un promemoria visivo ha fatto suonare i campanelli dei veri padroni dell’universo: l’Esercito Popolare di Liberazione [l’esercito cinese, NdT] che marcia accanto a quello russo nella Piazza Rossa nel Giorno della Vittoria. Nemmeno durante l’alleanza Stalin-Mao le truppe cinesi avevano marciato nella Piazza Rossa.

Come uno strillone, che rivaleggia con il sistema missilistico russo S-500. Gli adulti nella Beltway potrebbero aver fatto due più due e aver concluso che Mosca e Pechino potrebbero essere prossime a firmare protocolli militari segreti come fu per il patto Molotov-Ribbentrop. Il nuovo gioco delle sedie musicali è destinato a lasciare il dottor Zbig “grande scacchiera”, ossessionato dall’Eurasia, infartato.

All’improvviso, invece della solita demonizzazione e della NATO che continua a sbraitare “Aggressione russa!” ogni 10 secondi, ora Kerry sostiene che rispettare il Minsk-2 è l’unica via d’uscita in Ucraina e che sconsiglierà fortemente al vassallo Poroshenko il suo insultare e il suo bombardare l’aeroporto di Donetsk e le zone limitrofe per riportare la “democrazia” ucraina.

Il più intelligente Lavrov, da parte sua, ha descritto il meeting con Kerry come “meraviglioso” e il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito il nuovo abbocco USA-Russia come “estremamente positivo”.

Quindi ora l’amministrazione Obama autodefinitasi del “non fare cose stupide”, almeno apparentemente, sembra infine capire che il suo “isolare la Russia” è finito – e che Mosca semplicemente non mollerà le sue posizioni su due punti fondamentali: l’Ucraina non entrerà nella NATO e le Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk non saranno distrutte né dalla NATO, né da Kiev, né da nessun altro.

Per cui ciò che è stato discusso in realtà – ma non diffuso – a Sochi è come l’amministrazione Obama può trovare una sorta di uscita senza perdere la faccia dal macello geopolitico nelle periferie occidentali della Russia al quale si è autoinvitata fin dall’inizio.

Parlando di quei missili…

L’Ucraina attualmente è uno stato fallito pienamente trasformato in una colonia del FMI. L’UE non la accetterà mai come membro e non pagherà mai le sue astronomiche bollette. La vera svolta, sia per Washington sia per Mosca, è l’Iran. Non a caso, la loschissima Wendy Sherman – che è stata la capo-negoziatrice degli USA negli incontri sul nucleare del P5+1 – faceva parte dell’entourage di Kerry. Un accordo globale con l’Iran non può essere raggiunto senza la fondamentale collaborazione di Mosca su ogni punto, dallo smaltimento delle scorie alla fine immediata delle sanzioni dell’ONU.

L’Iran è un nodo chiave del progetto cinese delle Nuove Vie della Seta. Quindi i veri Padroni dell’Universo potrebbero – alla fine – aver capito tutto questo circa l’Eurasia, che inevitabilmente, era la vera star della parata del Giorno della Vittoria del 9 maggio.

Dopo la sua intensa e piena di significati visita a Mosca – durante la quale ha firmato 32 accordi differenti – il Presidente cinese Xi Jinping è andato a fare accordi con Kazakistan e Bielorussia.

Quindi benvenuto al Nuovo Ordine Mondiale della Seta: da Pechino a Mosca su ferrovie ad alta velocità, da Shanghai ad Almaty, Minsk e oltre, dall’Asia Centrale all’Europa occidentale.

Per ora tutti sappiamo come questo viaggio commerciale/geopolitico ad alta velocità non può essere fermato – abbracciando la Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB) guidata da Pechino e sostenuta da Mosca e la Banca dello Sviluppo dei BRICS. L’Asia Centrale, la Mongolia e l’Afghanistan – dove la NATO ha appena perso una guerra – vengono inesorabilmente risucchiati in questa orbita economica/geopolitica che copre tutta l’Eurasia centrale, settentrionale e orientale.

Quella che potrebbe essere chiamata la Più grande Asia sta già prendendo forma – non solo da Pechino a Mosca, ma anche dal centro economico di Shanghai alla frontiera per l’Europa di San Pietroburgo. È la naturale conseguenza di un complesso processo che sto esaminando da un po’ – il matrimonio tra la possente cintura economica delle Vie della Seta guidata da Pechino con l’Unione Economica Eurasiatica guidata da Mosca. Putin lo ha descritto come un “nuovo livello di partnership”.

I veri Padroni dell’Universo potrebbero anche aver notato le fitte chiacchiere tra il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il vicedirettore del Consiglio Militare Centrale della Cina, il generale Fan Changlong. Russia e Cina faranno esercitazioni navali congiunte nel Mediterraneo e nel Mar del Giappone e daranno priorità massima alle loro posizioni comuni riguardo il sistema di difesa missilistico globale degli USA.

C’è la questione non-così-trascurabile del Pentagono che “scopre” che la Cina ha almeno 60 silos contenenti ICBM – il CSS-4 – capace di mettere sotto tiro quasi tutti gli USA, tranne la Florida.

Ultimo ma non meno importante, c’è il lancio russo del super sofisticato sistema difensivo missilistico S-500 – il quale difenderà definitivamente la Russia da un Prompt Global Strike [Attacco Globale Immediato, NdT] statunitense. Ogni missile S-500 può intercettare dieci ICBM a velocità superiori a 15.480 miglia orarie, altitudini di 115 miglia e raggio d’azione di 2.174 miglia. Mosca insiste che il sistema sarà operativo solo nel 2017. Se la Russia sarà in grado di sfornare 10.000 missili S-500, potranno intercettare 100.000 missili statunitensi ICBM prima che la Casa Bianca abbia un nuovo custode.

Ancora una volta, i veri Padroni dell’Universo sembrano aver fatto i conti. Non possono ridurre in cenere la Russia. Non possono vincere nel Nuovo Ordine Mondiale della Seta. Forse si siederanno a parlare. Ma trattenete i vostri cavalli (geopolitici), possono sempre cambiare idea.

Pepe Escobar è autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007), Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge (Nimble Books, 2007), e Obama does Globalistan (Nimble Books, 2009). Può essere contattato a [email protected].

Fonte: http://www.counterpunch.org

Link: http://www.counterpunch.org/2015/05/19/u-s-wakes-up-to-new-silk-world-order/

19.05.2015

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione FA RANCO

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