DI ALEX PIETROWSKI
activistpost.com
Gli smartphone sono un bacino di informazioni a portata dei nostri polpastrelli. Ci aiutano a trovare gli indirizzi di nuovi ristoranti, offrono informazioni su luoghi che vogliamo visitare e possono rispondere in tempo reale a ogni domanda che ci passi per la testa. Ma non è che forse stiamo diventando pigri evitando di pensare a cose che in realtà già conosciamo?
Un team di ricercatori dell’Università di Waterloo ha chiesto la stessa domanda e condotto tre studi su un totale di seicento partecipanti. Lo studio ha classificato i soggetti sulla base della loro forma cognitiva, passando dall’intuitivo all’analitico, e ha anche analizzato le conoscenze verbali e numeriche. Ha inoltre preso in considerazione le abitudini nell’uso del dispositivo da parte dei partecipanti.
Le ricerche hanno messo in luce che la comodità degli smartphone ci sta rendendo meno capaci di utilizzare il nostro cervello. Questo effetto è più evidente nei soggetti intuitivi, che sono definiti come persone che si basano sull’istinto per prendere le decisioni. Questo tipo di persona sembra che diventi più pigra quando deve pensare a un problema o a una questione e sempre più spesso si rivolge ai motori di ricerca degli smartphone per rispondere.
“Tendono a cercare informazioni che in realtà conoscono già o potrebbero facilmente imparare, ma non sono in grado di fare lo sforzo per pensarci davvero”.- Gordon Pennycook coautore dello studio e ricercatore all’Università di Waterloo.
L’altro tipo di soggetto, identificato dai ricercatori come il pensatore analitico con capacità cognitive più sviluppate e meno incline a risolvere problemi e cercare risposte con il mero istinto, ha mostrato un maggior entusiasmo nel pensiero senza l’uso di internet per le informazioni.
“La nostra ricerca fornisce un supporto per un’associazione tra un uso pesante degli smartphone e un grado di intelligenza più basso” ha detto Pennycook. “ Che gli smartphone peggiorino effettivamente l’intelligenza è ancora una questione aperta che ha bisogno di ulteriori ricerche”.
“La nostra affidabilità sugli smartphone e altri dispositivi tenderà a crescere”, afferma Barr. “È importante capire come gli smartphone incidano e catturino la psicologia umana prima che queste tecnologie siano talmente integrate da non riuscire a distinguere come fosse la vita prima.
Potremmo già essere a questo punto.”
“Le ricerche non hanno riscontrato nessuna correlazione tra le abilità cognitive e un uso pesante di social media o app. Un punto importante che hanno sottolineato le ricerche è che “evitare di usare le nostre menti per risolvere problemi potrebbe avere delle conseguenze negative nel corso del tempo.”
Il corpo non è la sola parte ad avere bisogno di attività. Magari la prossima volta che stai cercando di ricordarti un fatto qualsiasi o ti stai rapportando a un problema, pensaci un po’ di più e cerca che il tuo cervello faccia qualche passo in avanti senza tirare fuori il tuo smartphone.
Alex Pietrowski
Fonte: www.activistpost.com
Link: http://www.activistpost.com/2015/03/are-smartphones-becoming-substitute-for.html
6.03.2015
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GUENDALINA ANZOLIN