Qualche giorno fa, un 17enne ha deciso di intrufolarsi nel Duomo di Firenze e di salire sulla cima della Cupola del Brunelleschi, per postare poi dei selfie. Questo è solo l’ultimo di una serie di misfatti contro il nostro patrimonio storico e culturale, dove atti di sfregio, vandalici o di ordinaria maleducazione sono ormai all’ordine del giorno. Pensiamo sia venuto il momento di dire con fermezza “basta!”.
Che cosa ci manca per decidere di inasprire le pene contro chi vandalizza il nostro patrimonio culturale? Perché non intravediamo la determinazione necessaria per difendere il nostro patrimonio comune?
E ancora: è davvero necessario dare in concessione i luoghi della cultura per feste private ed eventi mondani di varia natura? Abbiamo bisogno così tanto dei soldi dei cittadini o, peggio, delle multinazionali, per garantire i bilanci di musei, biblioteche, castelli e siti archeologici?
Infine, perché non iniziare (questo si) a pensare a una riforma scolastica che preveda lo studio fin dalle elementari dei principali artisti italiani con un linguaggio e un metodo che possa coinvolgere i nostri bambini e ragazzi?
Queste alcune delle domande che ci siamo posti durante la nostra chiacchierata.
Buona visione!