Tusk, invece, durante il suo incontro con il Presidente americano Barack Obama, ha ripetuto la storiella del “divide et impera” ed ha insistito sul fatto che “avversari stranieri” stavano cercando di dividere gli Stati Uniti dall’Unione Europea – quando in realtà sono gli Stati Uniti, che stanno cercando di dividere l’Unione Europea dalla Russia. E proprio al momento giusto, ha accusato la Russia – fianco a fianco con il falso Califfato dell’ ISIS – o ISIL/Daesh (politicamente più corretto).
Come far fuori Tusk? Basterebbe che la UE accettasse le condizion i del racket che si sono inventate le multinazionali USA, noto come Trattato Transatlantico sul commercio, meglio noto come Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) – o NATO del commercio. Dopo di che il sistema “Occidentale” potrà regnare per sempre.
A dire il vero la NATO potrebbe ben incarnare il paradosso geopolitico-esistenziale finale: una alleanza – che esiste già – per gestire il caos che essa stessa genera.
E ancora, per restare sul tema della NATO, ci sono molte altre tattiche di diversione che possono soddisfare l’occhio. Prendete l’ultima uscita del famigerato russofobo Dr. Zbigniew de “La Grande Scacchiera”. In una conferenza al Center for Strategic & International Studies, il Dr. Zbig ha avanzato una ipotesi per cui Stati Uniti e Russia dovrebbero mettersi d’accordo e se l’Ucraina dovesse diventare un paese membro dell’Unione Europea, non dovrebbe diventare anche un paese membro della NATO.
Brzezinski : Non è questo il tavolo per discutere l’entrata dell’Ucraina nella NATO
D’altra parte gli Stati Uniti hanno tutto l’interesse che l’Ucraina diventi un membro della NATO, cosa che è la vera chiave logica di lettura per l’implacabile demonizzazione della Russia-post-Maidan.
Chiamatela manovra di Zbig, oppure un pio desiderio dei NEO-CON, oppure una chiave per cui i Masters dell’Impero del Caos dell’Universo sarebbero pronti anche a morire; o tutte queste cose messe insieme, comunque l’obiettivo finale è sempre cambiare il regime e smembrare la Russia.
L’intelligence russa conosce bene tutta questa storia.
Per prevenirla, ci sarebbe una sola soluzione possibile, cioè: fine delle sanzioni alla Russia; fine dei raid nella guerra contro il rublo e/o contro il prezzo del petrolio; tutte le nazioni dell’Europa orientale fuori dalla NATO; la Crimea riconosciuta come parte della Russia;l’ Ucraina orientale completamente autonoma, ma sempre parte dell’Ucraina.
Tutti noi, però, sappiamo che queste cose non avverranno in tempi brevi – se mai avverranno.
Così è destino che debba vinvere la pesante atmosfera da Guerra Fredda 2.0 – insieme alla demonizzazione implacabile che sta cominciando a raccogliere i suoi frutti. Un recente sondaggio Gallup rivela che la maggior parte degli americani ora vede la Russia – prima della Corea del Nord, della Cina e dell’Iran – come il nemico pubblico numero uno degli USA e come la più grande minaccia per l’Occidente.
Facciamoci un giretto con i Missili Cruise
L’Impero del Caos sogna un cambio di regime in RUSSIA che sia provocato controllando grandi fasce di Eurasia. Ci vorrebbe solo un burattino a Mosca – una copia in carta carbone di quel tirapiedi ubriacone di Yeltsin – che lasciasse libere le immense risorse naturali della Russia, aprendole all’Occidente e magari da aggiungere in “omaggio” a quelle degli altri paesi-fan dell’Asia centrale.
L’Intelligence russa è molto consapevole di questa pressione americana incessante, generata per spingere pezzi della Russia a staccarsi, indebolendola, fino a far diventare la Russia un deserto caotico non dissimile dall’ Iraq o dallo Yemen – allora si che le risorse naturali scorrerebbero libere verso l’Occidente.
Ecco perché la pressione è stata fatta sfogare fino a raggiungere proporzioni quasi da guerra nucleare. Ma c’è qualche persona adulta nell’UE che sta cominciando a farsi un quadro della situazione.
L’UE semplicemente non ha i fondi per fare veri investimenti nei paesi fantoccio dell’Asia centrale, o per pompare miliardi di euro (svalutati) nelle disastrate pipeline che attraversano Azerbaijan. Libia, Nigeria e Medio Oriente (dall’Iraq allo Yemen). L’Unione europea non si sente sicura con l’energia che arriva dal Medio Oriente e dal Nord Africa, e senza la Russia non avrà più nessuna sicurezza energetica.
Questo insieme di circostanze svela lo spettro di una guerra fredda 2.0, che se diventa calda sarà ancora più sconcertante. Inutile aggiungere la Polonia, l’Ucraina o altri sventurati paesi dell’Europa dell’est che sarebbero semplici pedine se si dovesse arrivare ad una guerra civile in piena regola in Ucraina – obiettivo esplicito di questa Fantasyland americana, della Kaganate della Nulands, o Nulandistan.
Provocare l’orso russo è un’idea con cui ti fai male da solo. Il fatto che la Russia abbia dismesso il punto del trattato che fa riferimento alle forze convenzionali in Europa, è una cosa seria davvero. La NATO è molto più che allarmata. Per non parlare poi di Mosca che annuncia che ha il diritto di mettere – e che può aver già messo – le sue armi nucleari in Crimea. Nel frattempo l’esercito russo continuerà a testare il livello difensivo della NATO volando con i suoi aerei nel perimetro difensivo della NATO.
L’Eurasia oscilla da un minuto all’altro tra riconciliazione e provocazioni. Cui Bono – A chi conviene?
Mosca è maestra nel trovare sempre qualcosa per impensierire Washington e la NATO.
Guardiamo quella Signora Grassa che Canta
E ‘stato Putin che, per primo, anni fa, volle creare un vasto mercato di scambio che andava da Lisbona a Vladivostok, che includesse anche la Cina, con treni ad alta velocità per evitare le vie marittime controllate dagli USA. Allora era più un piano commerciale originale che un’alleanza Cina-Russia contro la NATO.
Quello che ha raggiunto l’Impero del Caos in Ucraina, almeno per ora, è dividere l’Eurasia in tre blocchi concorrenti tra loro: Germania–Francia alleate con gli Stati Uniti (ma adesso entrambi i paesi ci stanno ripensando), la Russia e la Cina bilanciata dal Giappone. Ancora una volta, questo è un divide et impera – con gli Stati Uniti che restano una potenza egemone perpetua, sempre in grado di adattarsi e di perfezionare la loro proverbiale strategia in politica estera, muovendosi tra bombe e bullismo.
Ma non è finita almeno fino a quando canterà la grassa signora (la geopolitica). L’accordo strategico Russia–Cina continua ad andare avanti – lo vedremo ai vertici BRICS e SCO della prossima estate in Russia. Tutte le ricchezze di petrolio e di gas naturale della Russia e dell’Asia Centrale continueranno nella loro inversione a U verso la Cina e verso l’Asia. E in pochi anni il mantra degli ” Eccezionalisti che controllano le maree” finirà di essere un game-changer.
Il cambio di regime? Continuate a sognare.
Pepe Escobar, i suo ultimo libro è “Empire of Chaos”. Seguilo anche su Facebook.
Fonte: http://sputniknews.com
Link: http://sputniknews.com/columnists/20150316/1019554833.html
16.03.2015
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.