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La Redazione

 

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GEAB 83: CRISI SISTEMICA GLOBALE – LA RISPOSTA DEGLI STATI UNITI SALE D'INTENSITA'

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A cura di Davide
Il 17 Marzo 2014
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SCATENARE UNA GUERRA FREDDA PER MEGLIO ANNETTERSI L’EUROPA, ASSICURANDOSI LA SOPRAVVIVENZA

FONTE: LEAP2020

L’UE ha costretto l’Ucraina a schierarsi, creando così le condizioni per quell’inevitabile sequenza di eventi che sono andati puntualmente a verificarsi: l’Ucraina ha scelto … ed il paese è conseguentemente precipitato in un processo, drammatico e sanguinoso, che porterà alla sua divisione, e non siamo che all’inizio. La Signora Ashton ed il Signor O’Sullivan hanno letteralmente teso una trappola, all’Ucraina e … all’Europa …

Otto raccomandazioni strategiche – Crisi ucraina: ultimo test per valutare la capacità degli europei di costruire la loro unione politica, e prendere il controllo del loro comune destino.

Questa crisi rappresenta davvero un test per la capacità dei politici nazionali di raccogliere lo strumento di indipendenza, di pace e di potere che, proveniente dai loro padri [le generazioni di politici che hanno governato, grosso modo, fino alla fine degli anni ’80], è a loro disposizione, ovvero quest’Europa unita ed istituzionalizzata. Non ci resta che mettere sotto controllo questi politici …

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GEAB n. 83 – CRISI SISTEMICA GLOBALE – LA RISPOSTA DEGLI STATI UNITI SALE D’INTENSITA’: SCATENARE UNA GUERRA FREDDA PER MEGLIO ANNETTERSI L’EUROPA, ASSICURANDOSI LA SOPRAVVIVENZA

Piano completo dell’articolo:

1 . COSTRUZIONE DI UNA TRAPPOLA PER DEVIARE L’EUROPA DAL SUO DESTINO
2 . ATTACCHI IN SERIE CONTRO L’EUROPA
3 . FAR SCENDERE SULL’EUROPA UNA NUOVA CORTINA DI FERRO
4 . OBBLIGO PER L’EUROPA DI UNA SCELTA DI CAMPO
5 . TROVARE LE PECULIARI RISORSE EUROPEE NECESSARIE PER LIBERARSI DALLA TRAPPOLA [otto raccomandazioni strategiche]

In questo comunicato pubblico presentiamo le parti 1 e 3.

COSTRUZIONE DI UNA TRAPPOLA PER DEVIARE L’EUROPA DAL SUO DESTINO

Quando, nel Novembre del 2013, la Russia chiese all’UE dei negoziati a tre – in materia di accordi di libero scambio fra l’Ucraina e i suoi due vicini [Russia e UE], per trovare un’intesa che fosse accettabile da tutte le parti interessate (1) – [la Russia] riconosceva la stabilità, l’integrità e l’indipendenza dell’Ucraina, che avrebbe conservato [senza obiezioni] il suo ruolo di collegamento fra Europa e Russia.

Ma né Ashton, né O’Sullivan [responsabile del SEAE – Servizio Europeo di Azione Esterna (2)], né Mr. Fule [Direttore Generale del servizio per l’allargamento dell’UE], hanno speso il loro tempo a cercar d’integrare tutto ciò che si stava muovendo in Europa Orientale (3), non era questo, in effetti, ciò che volevano.
Al contrario … hanno costretto l’Ucraina a “schierarsi ” (4), creando le condizioni per gli eventi che sono andati puntualmente a verificarsi: l’Ucraina ha scelto … ed il paese è conseguentemente precipitato in un processo, drammatico e sanguinoso, che porterà alla sua divisione, e non siamo che all’inizio. La Signora Ashton ed il Signor O’Sullivan hanno

letteralmente teso una trappola, all’Ucraina e … all’Europa.

Cinque mesi più tardi il danno che è andato a generarsi è enorme:
ci sono stati oltre 100 morti (5); l’Ucraina si ritrova con un governo non eletto [portato al potere da fazioni di estrema destra (6)]; si è verificata una rottura nelle relazioni euro-russe; l’Ucraina e la Russia sono sull’orlo di una guerra [che non è lontana dall’essere una guerra tra Europa e Russia (7)]; l’esercito russo ha riacquistato il controllo del suo arsenale in Crimea; la flotta degli Stati Uniti è in crociera nelle acque del Mar Nero (8); la US Army si sta trasferendo in Europa [Polonia, Lituania, Romania] (9); i media, eccitati dal sangue, non sono che uno strumento di propaganda, e spingono le politiche ed i cittadini a favore della guerra; il trattato di libero scambio UE-Ucraina è in procinto di essere firmato [a scapito degli interessi russi, come preteso da Washington] da parte di un governo ucraino non eletto (10) [se venisse utilizzato lo stesso metodo anche per il TTIP, Washington e la Signora Ashton dovrebbero firmarlo al più tardi nel prossimo mese di Aprile!]; gli occidentali stanno preparandosi a negare la legittimità del referendum sulla Crimea – la qual cosa aggrava la crisi e genera domande sul senso della “lotta democratica” in Occidente … (11)

Dal punto di vista europeo, un notevole fallimento politico e diplomatico! Lavorare per ricostruire nel 2014 una Cortina di Ferro, ed isolare l’Europa dalle dinamiche dei paesi emergenti che ci legano alla Russia [come d’altro canto l’Ucraina ci legava alla Russia] (12)!

ATTACCHI IN SERIE CONTRO L’EUROPA

Al di là del palese fallimento, tutto ciò deve essere visto anche come risultato di un attacco a “tutto” il progetto europeo, i cui due principali obiettivi sono sempre stati quelli della pace [attraverso la cooperazione e la condivisione degli interessi] e dell’indipendenza del continente [conseguenza della sua unione di fatto].
L’attacco in corso è in linea con quello condotto nel 2010 contro l’euro. Nel caso la moneta comune fosse collassata [vista l’impossibilità tecnica di un ritorno alle monete nazionali], l’Europa si sarebbe ritrovata, de facto, integrata alla zona-dollaro. Quella volta l’Europa ha resistito, e ha salvato i suoi soldi … ma al prezzo di un enorme indebolimento, soprattutto politico.

Il TTIP [ed il tentativo di farci firmare in fretta quest’oscuro Trattato che nessuno vuole], sembra perseguire lo scopo, in particolare, di porre la politica sotto la tutela dell’”economia” [ovvero l’Europa sotto la supervisione degli Stati Uniti]. Il TTIP, in ogni caso, non sarebbe altro che una grande zona di libero scambio USA-UE basata sul dollaro, che annetterebbe formalmente l’Europa alla zona-dollaro.

Anche in questo caso vengono messi sotto tiro gli strumenti dell’indipendenza europea [ovvero l’arsenale giuridico di protezione commerciale], posti a garanzia degli interessi economici, della competitività qualitativa e della salute dei cittadini europei. I metodi per ottenere a tutti i costi la firma di questo Trattato costituiscono da soli la prova della sua profonda disonestà.

FAR SCENDERE SULL’EUROPA UNA NUOVA CORTINA DI FERRO

E non abbiamo ancora visto niente di quello che andrà a succedere fra Washington e Bruxelles. La crisi ucraina, in ultima analisi, non è stata innescata che per costringerci ad acquistare il gas di scisto dagli USA (13) e a firmare il TTIP [al di fuori del quale il gas di scisto non può essere venduto, in Europa (14)], nonché per giustificare il rinnovato aumento dei bilanci militari degli Stati Uniti e della Nato, (15) attraverso la riattivazione di una Guerra Fredda fra “Occidente” e “Paesi Emergenti” [precisando che sarà l’Occidente, questa volta, a trovarsi sul lato sbagliato della Cortina di Ferro].
[ … ]

Fonte: www.leap2020.eu

Link: http://www.leap2020.eu/GEAB-N-83-is-available-Global-systemic-crisis-escalation-in-the-US-reaction-for-survival-trigger-a-cold-war-to-make-it_a15801.html

16.03.2014

Scelto e trdaotto per www.comedonchisciotte.org da FRANCO

NOTE:

1) Fonte: Le Monde, 2014/05/03.

2) Si tratta del numero tre del SEAE. I giornalisti investigativi dovrebbero prestare una maggiore attenzione ad alcune opinioni che egli ha espresso nel corso della sua attività. David O’Sullivan appare nel radar del nostro percorso europeo nei primi anni ’90 quando, nell’ambito della “DG Istruzione” era un “Capo Unità [operativa]”, responsabile del programma TEMPUS, che fu bloccato dalla Corte dei Conti europea, a seguito di una lettera aperta di Franck Biancheri, che denunciava delle malversazioni.
Visti gli inizi, la carriera del signor O’Sullivan non sarebbe dovuta andare molto lontano. Ma, a metà degli anni ’90, quando stavamo preparando il progetto transatlantico TIESWeb in partenariato con la Commissione Europea e la Casa Bianca, un diplomatico dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Bruxelles, un giorno ci raccomandò [nel corso di una conversazione informale] di seguire la carriera di un certo David O’Sullivan, “che sarebbe andato lontano”. Sorpresa nelle nostre file, seguita da osservazioni sulla natura sgradevole del personaggio … e da un piccolo sorriso riguardo certe decisioni dei “grandi”.
Ma, pochi anni dopo, sotto la Commissione Prodi [a partire dalla fine degli anni ’90], David O’Sullivan diventa … Segretario Generale della Commissione Europea, la posizione più di potere di tutto l’”edificio” europeo, nientemeno!
Sotto la sua gestione, ed attraverso il suo personale intervento, il progetto di riforma istituzionale, avviato come logica conseguenza delle dimissioni [per fine lavori, ndt] della Commissione Santer [che aveva chiaramente rivelato l’inadeguatezza della modalità di funzionamento dell’Europa post trattato di Maastricht, e aveva portato un gruppo di funzionari a formare, a nome del Commissario Prodi, una “task force sulla riforma della governance europea”, il cui lavoro aveva portato ad un “libro bianco” dallo stesso nome], venne correttamente sepolto [lavoro di redazione raccogliticcio, idee innovative eliminate, pubblicazione organizzata nel mese di Agosto durante le vacanze dei giornalisti ].
Questo progetto di riforma è stato comunque un grande momento di speranza per il processo di democratizzazione europea, una speranza irrimediabilmente delusa. Ritroviamo il Signor O’Sullivan al SEAE, nell’ambito di un “disequilibrio” realizzato al suo vertice, realizzato in favore degli anglo-sassoni.
La nomina della Signora Ashton, in effetti, fu compensata da quella del francese Pierre Vimont, il numero 2 [Direttore Generale Esecutivo] … ma prima, per riprendere il controllo, [la Ashton] aveva creato una posizione numero 3 [che non esiste in nessuna istituzione europea: Direttore Generale Amministrativo] per affidarla a O’Sullivan. E così egli si trovava accanto alla Ashton, nel 2013, durante la trattativa per un accordo di libero scambio fra UE ed Ucraina … con i risultati che ben conosciamo.
Ma questo non è tutto: egli è diventato Ambasciatore dell’UE a Washington, in modo da poter controllare, in tandem con la Ashton, l’intera filiera della firma all’ormai famoso TTIP. “Seguire” le cattive notizie riguardo l’Europa è piuttosto semplice, basta seguire lo sviluppo della carriera del Signor O’Sullivan.

3) Voi lo sapevate? La Georgia senz’altro. Fonte: EuropeanVoice, 2013/11/29.

4) Fonte: The World, 2014/05/03.

5) Fonte: KyivPost, 2014/11/03.

6) Fonte: CNN, 2014/06/11.

7) In particolare, l’UE sta facendo di tutto per annettersi l’Ucraina, ed accelerare la firma dell’accordo di associazione – che avrebbe dovuto attendere l’elezione di un vero governo, ma che sarà infine firmato da un governo non eletto [fonte: Radio Ucraina, 2014/02/26], visto che il prossimo governo legittimo potrebbe essere di nuovo filo-russo.

8) … e l’esercito americano si ri-presenta in Europa, dopo i tanti sforzi fatti per sloggiare. Fonte: Chicago Tribune, 2014/02/12.

9) Fonte: Ouest -France, 2014/12/03.

10) Questo articolo del 2014/03/12 di EUBusiness ha il notevole merito di essere chiaro: “La nuova leadership dell’Ucraina probabilmente firmerà il tanto atteso accordo politico con l’Unione Europea la prossima settimana, ha detto Mercoledì il Primo Ministro ad interim Arseniy Yatsenyuk, a seguito di una conversazione con la Casa Bianca” … L’UE se la sta prendendo [l’Ucraina], si temeva che questo paese potesse essere preso dalla destra estrema, ma è ancora peggio: è stato “preso” da un potere esterno.
Ma la cosa più sorprendente è che di 28 governi [i paesi che costituiscono l’UE, ndt], la maggior parte dei quali [ma non tutti] democratici e responsabili davanti ai loro popoli, non ce ne è stato nemmeno uno che ha avuto qualcosa a che ridire. Trappola americana, tradimento dell’UE e delle élites politiche europee, che si stendono a terra [come quelle francesi nel 1940]. Non si parla nemmeno dei nazionalisti di ogni genere che infestano la vita politica nazionale, a colpi di proclami sulla sovranità delle nazioni … e non hanno la minima critica da fare, peraltro, sulla presa di controllo dell’agenda europea da parte degli americani.

11) L’Unione Sovietica è crollata senza spargimento di sangue, sotto Mikhail Gorbaciov. E’ straordinario il fatto che un impero si sia ritirato in silenzio. Gli Stati Uniti non sembrano voler rientrare nei ranghi con la stessa dignità. Dopo aver usato la finanza [l’enorme piano di salvataggio del 2009, il famoso TARP da 700 miliardi di dollari, che ha trasformato la crisi delle banche in crisi degli stati, e poi i Quantitative Easings lanciati dalla Federal Reserve nel 2010 e nel 2012, che hanno trascinato tutto il pianeta nell’indebitamento generalizzato], la politica degli Stati Uniti è salita di un tono nell’affrontare l’Europa [con la collaborazione di alcune delle élites europee], ed ora ne sta tentando la scalata.

12) L’Ucraina, in effetti, è un collegamento strategico tra l’Europa e la Russia, e quindi tra l’Europa ed i paesi emergenti. LEAP sa quanto sia importante portare l’Europa più vicina ai BRICS, è il motivo per cui abbiamo lanciato nel 2009 il processo Euro-BRICS, per proiettare l’Europa verso il suo vero destino, data la sua natura: partecipare alla nascita di un mondo multipolare. Se l’Europa non riesce a svolgere questo suo ruolo, c’è il rischio di una polarizzazione del mondo tra l’Occidente da una parte, ed i paesi emergenti dall’altra. Le élites occidentali, decisamente, non hanno molta fantasia … oppure non dispongono di molte lezioni nei loro libri di storia. Se ne disponessero in misura maggiore, saprebbero che raramente le guerre sono fredde, e che è meglio nemmeno cominciarlo questo tipo di gioco.

13) Fonte: The Guardian, 2014/03/05.

14) Lo shale gas è un gas non convenzionale, vale a dire che il suo prezzo non è indicizzato al petrolio, la qual cosa rappresenta ovviamente un vantaggio competitivo, che fu autorizzato solamente perché non è sensato superare le frontiere. Conseguentemente, i notevoli investimenti effettuati dagli Stati Uniti per diventare un grande esportatore di gas, diventeranno di successo grazie alla firma dei trattati di libero commercio, compresi nei famosi Trattati di libero scambio trans-atlantico e trans-pacifico, per i quali Washington è letteralmente pronta ad uccidere. Fonte: Office of Fossil Energy.

15) Gli enormi tagli imposti dal Congresso, nei giorni scorsi, al bilancio militare degli Stati Uniti, ed il conseguente panico nei corridoi del Pentagono, non sono certo sfuggiti ai nostri lettori. Fonte: US News, 24/02/2014.

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