FONTE: PETROLITICO (BLOG)
“Se proprio non riesci a risolvere il problema, puoi sempre decidere di diventarlo.”
Mario Rossi
Tutti a guardare l’ultimo modello repubblicano che funziona: la Francia. Ed invece i picchi di disponibilità di energia e materiali, e di cultura e di civiltà, fanno i loro effetti pure qui, anche se per legge s’è deciso che tutto deve andare per il meglio nel migliore dei mondi possibili. Si moltiplicano infatti le violenze urbane con i giovani come protagonisti. Ogni settimana, sempre più morti. La foto sopra è stata scattata pochi giorni fa da una fotogiornalista a 10 km dal centro di Parigi, a Montfermeil: è una delle zone “fuori controllo”, la polizia non ci va più, se non per scortare i netturbini, le bande di giovani dettano legge, i palazzi cadono a pezzi, migliaia di famiglie non riscaldano la casa d’inverno, invece degli ascensori (rotti da anni, le gestioni condominiali sono fallite o stanno fallendo, addio manutenzione di qualsiasi cosa…)
A seguito, “FRANCIA, LE BANDE DI GIOVANI A PARIGI [documentario], (petrolitico.blogspot);c’è gente che si dà i turni per portar su la spesa che da anni è solo alimentare. Sono le grotte urbane della Teoria di Olduvai, sono le bidonville verticali, i famosi buchi di cemento sovrapposti che in una società prossima ventura senza energia e materiali diventano incubi. Lo sono già. In Europa, non a Bogotà o a Nairobi: ad un tiro di schioppo, è il caso di dirlo, da Parigi.
La generazione Y vuole sangue, è fottuta e lo sa, è arrivata sulla Terra a 90% delle risorse energetiche esaurite e col restante 10% ipotecato nei contratti di debito pubblico e privato (il debito mondiale totale mi pare ammonti a 12 volte il PIL mondiale annuo).
Ma leggiamo l’elenco sotto; leggiamo i giornali della sola ultima settimana: i giovani francesi sono finiti e la violenza, furti, spaccio, le spacconate e la giustizia fatta in casa, prendono il sopravvento ovunque, aldilà della logica e della prevedibilità, ogni settimana capita di leggere che questo o quel ragazzino di 11-12 anni ha picchiato un professore e quel che più mi stupisce è che mai nessun compagno interviene.
Disumanizzata, analfabeta, volgare, costretta al consumo più che la generazione dei padri e ridotta a rispondere a leggi non scritte peggio di quelle tribali, la gioventù francese di oggi è la foto del fallimento massivo di una società. Non semplifica le cose il fatto che la maggioranza dei casi di cronaca (anche se è vietato scriverlo e spiacevole pensarlo) veda protagonisti figli di immigrati ed i fatti si svolgono in quartieri o cittadine periferiche a maggioranza popolati da immigrati: tutto questo non fa che radicalizzare lo scontro politico attorno al tema della sicurezza e della “identità” nazionale. Si moltiplicano i “non possiamo più prevenire” da parte di scuola e servizi sociali, iniziano a leggersi dei “non riusciamo più a intervenire” da parte delle forze di polizia; al governo non resta che aumentare le Zone di Sicurezza Prioritaria, dove dovrebbe vigere una sorta di coprifuoco gentile.
Proprio nella città dove abito, nonostante sia la più videosorvegliata di Francia!, in un quartiere “sensibile” talmente tanti progetti erano falliti a forza di violenze e vandalismi, che il centro giovanile è ormai gestito da poliziotti (è uno strano progetto di volontariato rimborsato, nella pratica gli agenti sono in servizio), che fanno attività ludica, in abiti civili e disarmati (chissà per quanto ancora), coi ragazzi fragili del quartiere… Addirittura questo progetto ha vinto una specie di premio come miglior progetto sociale locale. Ci sono genitori che sono contenti se i figli vengono sorvegliati al pomeriggio dalle forze di polizia, in un luogo confinato.
Propongo al governo francese una misura politica moderna, “se cosi va il mondo, arrendetevi”: se i genitori sono poveri, arabi, neri, musulmani o magari tutte e quattro le cose insieme, che invitino a partorire i futuri figli direttamente in carcere.
La società post-industriale sta diventando una sorta di prigione blanda. Non è la prigione con i suoi lavoretti artigianali, i ritmi ed i suoi ruoli interni imposti ai carcerati, che ricalcherebbe e scimmiotterebbe la società fuori per dare una ragione di vita ai prigionieri, ma è la società dei liberi che – dopo averle provate tutte – si dà come modello ultimo il sistema carcerario passando per l’elevazione a “maestri di vita” dei poliziotti (che in realtà volevano fare un altro mestiere), che diventano i padri ed i fratelli maggiori di una generazione di violenti giovani fantasmi. Ed in tutto questo quadro gli insegnanti sono solo una noiosa spesa pubblica, scompaiono, diventano dei puri punching ball che ripetono quelle che per i giovani d’oggi sono sempre di più “inutili cazzate, tanto saremo disoccupati a vita”.
Ecco le news francesi cercando il termine “GIOVANI” degli ultimi 6 giorni…
Grenoble: spedizione punitiva a causa di uno sguardo di sfida, due ventenni muoiono linciati, molti feriti (1)
Strasburgo: rissa dopo una partita di calcetto a scuola, 14enne muore per le percosse (2)
Lione: da una parola storta su Facebook nasce uno scontro fra bande, 17enne perfora il polmone dell’amico con un punteruolo, altri quattro i feriti (3)
Parigi: un ventenne passeggia con gli zii davanti al commissariato, tre coetanei lo aggrediscono e gli cavano un occhio con un cacciavite, polmone perforato forse con un coltello (4)
Floure, Pirenei: adolescenti tentano furto di piante di cannabis (coltivata da altri giovani); scoperti, uno è sequestrato, minacciato con una lupara, poi seviziato per una notte; un altro è ritrovato due giorni dopo in un fosso con le gambe spezzate (5)
Reims: dopo un festino di droga ed alcool, tentano la scalata del loro residence al campus universitario, 23enne cade e muore (6)
Parigi: disputa per una ragazza finisce a fucilate, 5 feriti, due gravi tutti di età compresa fra i 17 ed i 25 anni (7)
Tolone: arrestato dopo minacce di morte a giornalisti, un 18enne che aveva lasciato la scuola “per diventare terrorista islamico” aveva in casa un piccolo arsenale (8)
Marsiglia: armati di mazze ed organizzati in banda, in maggioranza giovani, degli abitanti di un quartiere difficile cacciano cinquanta nomadi ed incendiano le roulotte e le auto rimaste (9)
Marsiglia: uno studente ha un malore in classe, il giorno dopo il fratello maggiore irrompe nei locali della scuola e picchia una bidella (10)
Poitiers: ancora aggressioni alla scuola media di Bruxerolles, due giorni dopo che una giovane madre ha pigliato a calci in classe una “cattiva professoressa di razza bianca”, uno studente schiaffeggia il professore di educazione fisica che lo aveva sgridato (11)
(1) link: http://tempsreel.nouvelobs.com/topnews/20121002.AFP0770/meurtre-de-kevin-et-sofiane-interpellations-a-la-villeneuve-qui-devient-zone-de-securite-prioritaire.html
(2) link: http://www.leparisien.fr/strasbourg-67000/deces-d-un-adolescent-grievement-blesse-dans-une-bagarre-a-strasbourg-02-10-2012-2197727.php
(3) link: http://www.metrofrance.com/lyon/bagarre-au-tournevis-un-mineur-mis-en-examen/mljb!En6uxCigUz6QU/
(4) link: http://paris-ile-de-france.france3.fr/2012/09/28/un-homme-violemment-poignarde-pres-du-commissariat-de-choisy-le-roi-94-97443.html
(5) link: http://www.atlantico.fr/pepites/floure-jeune-ludovic-ete-retrouve-sain-et-sauf-497004.html
(6) link: http://picardie.france3.fr/info/le-jeune-homme-tombe-du-3e-etage-est-decede-75569890.html
(7) link: http://www.lepoint.fr/societe/cinq-jeunes-hommes-blesses-par-arme-a-feu-a-bobigny-24-09-2012-1509380_23.php
(8) link: http://www.lemonde.fr/societe/article/2012/09/23/un-jeune-homme-inculpe-apres-des-menaces-contre-charlie-hebdo_1764265_3224.html
(9) link: http://www.liberation.fr/societe/2012/09/28/a-marseille-des-habitants-virent-les-roms_849708
(10) link: http://www.20minutes.fr/ledirect/1004253/marseille-agression-surveillante-lycee
(11) link: http://www.20minutes.fr/ledirect/1004053/troisieme-agression-enseignant-moins-semaine
Fonte: http://petrolitico.blogspot.it
Link: http://petrolitico.blogspot.it/2012/10/francia-il-picco-della-republique.html
4.10.2012
FRANCIA, LE BANDE DI GIOVANI A PARIGI [documentario]
“I nostri giovani amano il lusso, hanno cattive maniere, si prendono gioco dell’autorità, non hanno rispetto per gli anziani.
Nella nostra epoca i tiranni sono i giovani.”
Socrate (testimonianza da Atene, circa 400 a.C.)
“A me mi hanno insegnato: sempre meglio esser stato il macellaio che il vitello.”
15enne con la felpa di Topolino (dichiarazione al minuto 2’10” nel video sotto)
Una volta i parigini studiavano una quindicina d’anni, trovavano un posto di lavoro qualsiasi, poi ecco la vita, quella ideale, scorreva in questo modo: un terzo del tempo nel traffico, un terzo in ufficio, un terzo a dormire e spiccioli di tempo per il resto, comunque aspettando la pensione. Ma qualcosa si è rotto. Sarà che l’automobile è un bene scarso, saranno “tutti ‘sti immigrati”, sarà che pure i trasporti parigini sono al collasso, tra sabotaggi (uno al mese che blocca almeno 100mila persone), guasti e scioperi ed i cantieri di ampliamento dell’esistente quasi tutti annullati, sarà che c’è sempre meno lavoro, soldi, alla fine è la solita solfa: se avessimo più energia per tutti, anche per le teste calde, troverebbero qualcosa da fare e si comprerebbero la loro bella auto sportiva da lavare ogni sabato e sarebbero contenti, non ci ritroveremmo con i cocci della società rotta fra le mani. Ed i cocci rotti, almeno in Francia, sono i giovani.
I giovanotti si dividono sempre più in due categorie: quelli a spasso, in aumento, e quelli chiusi almeno 22 anni (se vogliono trovare un lavoro da almeno 1200 € al mese, questo è il tempo medio di scolarizzazione…), ogni giorno della settimana mattina e sera in istituti pubblici o privati che educano, formano, plasmano, normalizzano materia umana instabile sotto la luce dei neon, a deformare le colonne vertebrali e creare dei futuri malati di colon irritabile quando va bene.