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La Redazione

 

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FORMULA PER L'ESTINZIONE

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A cura di Davide
Il 4 Agosto 2005
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Governi criminali, media corrotti, pubblico comatoso: la combinazione perfetta per la distruzione definitiva della specie umana.

DI JOHN KAMINSKI

Ho un sogno ricorrente. Sono su un aereo, seduto vicino al finestrino, e osservo soddisfatto la superficie soffice delle nubi, e lontano laggiù le città microscopiche, chiacchierando cordialmente col mio vicino di posto. Ma presto sembra che ci troviamo in disaccordo sulla nostra destinazione. Lui sostiene che sia Los Angeles; io dico New York.

Ho appena iniziato ad alzarmi, con l’intenzione di chiedere a un assistente di volo di comporre la nostra disputa, quando ci accorgiamo che le hostess sono impegnate in una bizzarra attività. Sorridendo educatamente, scelgono i passeggeri a caso, uno alla volta, poi li conducono fino allo sportello dell’uscita di emergenza. Il primo è un ragazzino che si tiene stretto al suo skateboard, poi una donna di mezz’età con un abito nero e manageriale, poi una tipica casalinga benpensante che tiene per mano il suo poppante, e tutti saltano di buon grado nell’aria rarefatta, seguiti dai cordiali addii delle loro guide.Incredulo, sbircio verso il finestrino opposto, notando una processione di passeggeri che in stile Mary Poppins stanno precipitando al suolo. Terrorizzato, guardo di nuovo verso il mio vicino, ma lui contraccambia la mia espressione di orrore con un sorriso svagato tipo “va tutto per il meglio”. Sull’orlo del collasso, mi precipito verso la cabina di pilotaggio, ne spalanco con violenza il portello, e scopro che è vuota. I sedili dei piloti sono vuoti.

Esterrefatto, mi volto e mi trovo faccia a faccia con la bellezza sintetica di un’hostess. “Non è meraviglioso il pilota automatico?” sussurra con voce sognante. “Sa, deve solo avere fede. Ecco, lasci che le mostri la porta sul suo futuro.”

***

Per quanto ancora, continuo a chiedermi, gente apparentemente onesta e ragionevole continuerà a tollerare il perverso psicodramma che sta tenendo il mondo sotto assedio, e che è così platealmente contrario ai bisogni della gente comune, anzi mostra di volerli distruggere?

Gli infausti pronostici dei cosiddetti teorici della cospirazione si stanno tutti avverando: impudenti menzogne danno origine a guerre insensate, per i profitti di una ristretta minoranza; la popolazione viene sfacciatamente intossicata sia dalla classe medica sia dall’industria alimentare, dato che le leggi approvate di recente le mettono al riparo dalle azioni legali delle vittime delle loro pozioni venefiche; e un’elite di banchieri che ormai si accoppiano solo tra loro ruba tranquillamente i nostri soldi, giocando alle tre carte con bilanci che ingrassano lo stesso esiguo segmento di popolazione che sembra immune alle leggi che invece garantiscono al resto di noi la povertà.

Ma peggio di tutto è forse il mondo irreale creato dai mass media commerciali, che impedisce qualsiasi discussione sui rapporti tra valori etici e onestà dei governanti, e non fa che aggravare i nostri problemi per mezzo del cosiddetto intrattenimento, pervaso da narrazioni nichilistiche e pornograficamente autodistruttive.

Che razza di smidollati, deficenti e decerebrati sarebbe capace di accettare una cospirazione tanto sfacciata?

Be’, tanto per dirne uno, il popolo americano, ma anche molti altri abitanti del pianeta, che ogni giorno scelgono di barattare i loro punti fermi emotivi, conquistati con fatica, e i loro legami familiari in cambio di un vacuo divertimento artificiale, per poi accucciarsi nella loro impotenza, perché sono completamente avvinti a un sistema tecnologico che li rende assuefatti a un demente consumismo.

Quasi tutti ci siamo fatti ipnotizzare dai compari alla moda del capitalismo, che fustigano la naturale fiducia in se stessi come egoismo antisociale. Siamo tutti vittime della seduttiva soavità di un bric-a-brac high-tech che recide il legame che abbiamo con la terra che ci da’ la vita, che rende sempre più impenetrabile il nostro isolamento e che ci spinge a rinnegare la nostra benefica dipendenza da coloro che troviamo naturale amare.

Come mai in così pochi si accorgono che nessuno di noi è libero, che siamo tutti proprietà delle banche? Nessuno possiede la propria casa, l’auto, perfino educazione e carriera sono sostanzialmente dati in pegno alle banche. Il vostro matrimonio, per quelli di voi che ancora ne hanno uno in piedi, non lo considerate effettivo senza la ratifica dello stato. Perfino i vostri bambini non sono vostri: alla loro nascita bisogna per forza somministrargli dei vaccini tossici, altrimenti i fascisti della salute pubblica ve li porteranno via, dichiarandovi cattivi genitori. In un mondo impazzito e alla rovescia, questa è la legge.

Non è strano che così pochi americani abbiano avuto da ridire sul nuovo, esplicito uso della tortura contro persone che non hanno subito alcun processo – né tantomeno sono state condannate – specialmente quando i resoconti clandestini di quelli tenuti prigionieri e maltrattati a Guantanamo li mostrano solo come malcapitati rapiti per dare una spolverata di autenticità a uno degli aspetti meno importanti delle contraffatte fantasie di Washington sul terrorismo?

Perché nessuno si è accorto che il nostro governo non ci sta proteggendo dai terroristi? Il nostro governo li crea, i terroristi, così che un tremebondo timor panico ci faccia appoggiare la cabala criminale che devasta il mondo con insensate uccisioni di massa, permettendole di tenerci in uno stato di frenetica e impotente paura, per meglio controllarci e inquadrarci in una schiera ordinata di servizievoli marionette. Questa non è libertà, è schiavitù – l’impaurita e condizionata schiavitù delle banche – e ogni santo giorno la dobbiamo affrontare, con crescente insicurezza.

Perché lo sopportiamo? Perché non vediamo attraverso il velo dell’inganno, dato che soprattuto da questo dipendono le nostre vite?

***

Appena dopo i recenti attentati di Londra, sono rimasto davvero impressionato dal coro che, levandosi dalla rete, ha subito fatto notare che quell’azione era un inganno, e che quattro innocenti ragazzi musulmani di Leeds erano evidentemente stati incastrati per prendersi la colpa di quest’ennesima pubblica atrocità commessa dall’elite al potere. Questi resoconti hanno scrupolosamente sottolineato che tutta una serie di personaggi sospetti, da Rudy Giuliani a Benjamin Netanyahu, si trovavano convenientemente sul posto a propagandare la solita favola ufficiale, proprio come in seguito all’11 settembre.

Ho pensato: ogni volta che la Grande Menzogna si fa un po’ più evidente, il futuro dell’umanità si fa un po’ più luminoso.

Ma la forza dei grandi media è mostruosa, e proprio com’è successo con l’11 settembre e la guerra in Iraq, le parole sulla bocca della gente della strada è molto diversa da quelle meditate dagli informati commentatori del cyberspazio.

Prima c’è stato il mio vicino: “Quei fanatici teste di straccio! Dovremmo proprio andare lì e farli saltare tutti in aria!” Preso in contropiede, ho ribattuto: “Questo lo stiamo già facendo da anni, ormai.” Ma lui non si calmava, né accettava di discuterne: “La bomba! La bomba atomica ci vuole per tutti quelli lì!” ha abbaiato prima di andarsene infuriato.

Nè le cose sono andate meglio con la mia famiglia. “Ma perché QUELLA GENTE continua a farci queste cose?” dicevano, interrompendo la preparazione di una festa di famiglia, senza la minima consapevolezza delle atrocità che gli Stati Uniti continuano a infliggere in giro per il mondo. “Oh, di quale gente si tratta?” ho replicato, senza ricevere risposta.

Poi la tv ha cominciato a martellare coi mussulmani di su e gli arabi di giù, e col compare di Bush, Joseph Farah, che prevedeva che al-Qaeda avrebbe presto colpito negli USA.

Ma perso nel retorico cordoglio per la tragedia di Londra c’era un eccellente articolo su quello che era veramente al-Qaeda – un database della CIA che molto tempo fa i propagandisti della guerra hanno trasformato nella riedizione della stirpe di Dracula – pubblicato sul sito di Conspiracy Planet (e che ho letto su un altro buon sito: http://100777.com/node/1343) e inviatomi da qualcuno degli amici Dalit che ho in India (i Dalit li adoro, ma il resto degli indiani è pessimo come americani e israeliani messi insieme).

A proposito di amici in rete, Lilia Firefly, una nativa americana della costa occidentale, famosa custode di semi delle piante sacre (cercate su Google), mi ha inviato una storia molto eloquente che delinea molto bene quanto sia pericoloso farsi sballottare da un’atrocità all’altra senza fermarsi a riflettere sul contesto di tutta questa catena di saccheggi e aggressioni. I memorandum di Downing Street. Ve li ricordate? Due settimane sulla breccia e l’oblio li ha già risucchiati.

I memorandum di Downing Street, cari amici americani, sono i documenti che provano come Bush e Blair avessero deciso di andare in guerra contro l’Iraq, e avessero quindi fabbricato le loro dichiarazioni pubbliche – acconciando per bene le loro prove fasulle – sulla base dela loro politica sanguinaria. I memorandum di Downing Street avrebbero dovuto far riversare in strada ogni americano onesto, formando una folla inferocita che pretendesse l’immediata e pubblica impiccagione di George W. Bush e di qualche centinaio di altri funzionari del governo statunitense.

Ma sarebbe dovuto accadere lo stesso anche dopo l’11 settembre, quando Bush e Daschle si accordarono sul limitare il raggio delle indagini per non mettere in pericolo la “sicurezza nazionale”. E’ proprio questa assenza di reazioni fa capire quanti americani onesti siano davvero rimasti – praticamente, non abbastanza.

I memorandum di Downing Street provano che George W. Bush e la sua banda di sciacalli (con in prima fila Judith Miller e il New York Times nel ruolo dei propagandisti senza scrupoli) hanno gettato via la vita di 9.000 americani e di 128.000 civili iracheni per quelle che si sono dimostrate menzogne premeditate.

I memorandum di Downing Street sono la cartina al tornasole di quello che sono diventati gli americani: banditi sionisti e nazisti, che ammazzeranno chiunque per qualunque motivo, o anche senza motivo alcuno.

Il maggiore movente degli attentati di Londra era quello di toglierere la storia dei memo di Downing Street dai giornali di tutto il mondo, e la cosa è riuscita perfettamente.

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Il diabolico concento di Fox News, CNN eccetera, ha vibrato all’unisono, disseminando strategicamente frammenti di informazione che eliminassero ogni dubbio sull’origine islamica delle atrocità londinesi, nonostante i presunti attentatori – ora convenientemente morti – non avessero manifestato in precedenza il minimo indizio di tendenze terroristiche.

Perfino un ex dirigente del Mossad si è unito al coro, decantando la Terza Guerra Mondiale. E diversi funzionari israeliani hanno centrato un bel bersaglio propagandistico con osservazioni del tipo “ora sapete quello che proviamo noi”.

Già, penso proprio che lo sappiamo. Ci mentono in continuazione su quello che sta davvero accadendo, e voi ci fate pure una ramanzina per provare la vostra tesi. Avete in tasca i mass media, e la gente comune è talmente occupata a barcamenarsi col vivere quotidiano che non gli è proprio possibile accorgersi delle curve e controcurve di questo groviglio di inganni, quindi si limita a prendere per buona la fuffa che gli passa la cronaca locale, perché non ha né il tempo né l’energia di cercarsi da sola i particolari verificabili. Il che è esattamente quello che vogliono coloro che ci controllano, truccano le elezioni, e bombardano chiunque vogliano per ottenere profitti.

Nessuno di quelli che conosco nel cyberspazio crede alla versione ufficiale. Quello che sembra sia accaduto è che quattro innocenti uomini di paglia siano stati reclutati per partecipare a un’esercitazione antiterrorismo, e gli siano state date con l’inganno bombe vere [al posto di quelle finte per l’esercitazione] che hanno ucciso sia loro sia altre 50 e più persone. Ancora una volta, il quadro del dopo-attentato è stato scrupolosamente artefatto per incolpare i mussulmani.


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Due degli attentatori:Hasib Hussain e Mohammad Sidique Khan

Il copione propagandistico è andato meglio di quello dell’11 settembre, nel quale l’FBI aveva fatto immediatamente il nome di 19 arabi, indicati come responsabili, per poi ritrovarsi svergognata dal fatto che otto di essi risultarono vivi e vegeti, in località diverse tra loro, e tutti proclamantisi innocenti del misfatto. Naturalmente, per l’FBI l’imbarazzo non è stato sufficiente a fargli cambiare la lista degli autori dell’11 settembre, e il pubblico americano era semplicemente troppo stupido per chiedersi come mai.

Questa volta si sono preoccupati di ucciderli tutti, e hanno piazzato vicino alla scena i loro documenti. In questo modo, anche se le famiglie di quegli uomini sanno della loro innocenza, almeno l’FBI non rischierà più la sorpresa di un finto terrorista che si rifa’ vivo da qualche parte.

Se questa carognata non è un’azione dimostrativa, in modalità “false flag”, dei sionisti che proseguono col genocidio contro la minaccia mondiale conosciuta come gli Amalek (alias i non ebrei che non sostengono Israele), vorrei proprio sapere cos’è.

***

Ricevo circa 500 e-mail al giorno, e di sicuro la domanda che mi fanno più spesso è: che si può fare?

Ho cercato a lungo di dare una risposta soddisfacente a simili domande, e l’unica goffa risposta era: “Restate fermi nella vostra verità, e siate di esempio agli altri.”

Ma ultimamente mi sono reso conto che il mondo non è mai stato in contatto con la realtà, una realtà che abbiamo un disperato bisogno di conoscere se dobbiamo sopravvivere.

La maggiore scoperta, riguardo questa realtà, è che le religioni tengono la nostra mente sotto controllo per mezzo di magiche storie menzognere, e se scegliamo di crederci diventiamo vulnerabili a una propaganda autoritaria che a sua volta è costituita di menzogne.

Non potete provare che Mosè, Krishna, Budda o Gesù abbiano mai camminato su questa terra, e se credete nelle parole che gli attribuiscono, non potrete rendervi conto con chiarezza di come le sbarre di questa prigione planetaria vengano fissate attorno alle nostre vite.

Fintanto che crederemo di doverci inchinare senza fare critiche davanti a questi stereotipi religiosi, non potremo combattere con efficacia contro il medesimo tipo di autoritarismo che i nostri leader corrotti ci fanno subire, e di conseguenza le “autorità” avranno mano libera nello sfruttarci e annientarci come gli piacerà. E noi, pieni di gratitudine per i doni ricevuti, ci tratteniamo dal metterli in discussione anche con la semplice logica.

Quante volte in vita vostra avrete sentito il vostro predicatore, il vostro parroco, il vostro rabbino, proclamare con melliflua sicumera: sostenete i vostri governanti, oppure: giusto o sbagliato, è il mio paese… Deriva tutto dalla prescrizione biblica “Date a Cesare quel che è di Cesare.”

Questa non è spiritualità. E’ condizionamento mentale. Infrangendo questo sacro comando rischiate la dannazione eterna, la perdizione dell’anima, e qualunque altra tremenda punizione, a seconda degli anni di condizionamento mentale che avete subito in proposito, riusciate a immaginare.

Noi dobbiamo entrare in contatto con una realtà nuova, quale non abbiamo mai conosciuto, e il primo passo per riuscirci consiste nello sbarazzarci dei miti magici che ci impediscono di vedere ciò che accade veramente.

A causa del suo radicato condizionamento, la maggioranza della popolazione mondiale troverebbe insultante questa soluzione, dato che sin dall’infanzia è stata indottrinata in questo o quel sistema religioso, e basa perciò la propria percezione del mondo e della disordinata società umana su miti assurdi e storie di magia, che la rende incapace, alla lettera, di reagire in maniera sensata a concetti pazzeschi del tipo “odiano la nostra libertà”, oppure “Saddam possiede armi di distruzione di massa”, due deliberate, stupide, scoperte menzogne a cui ha creduto la maggioranza del popolo americano.

Esistono menzogne che raccontiamo ai nostri bambini, e menzogne che raccontiamo a noi stessi.

L’unica giustificazione plausibile dei riti religiosi è che servono ad acquietare le paure dei bambini, che si chiedono dove siano andati i loro cari una volta giunta al termine la loro vita. Le conseguenza imprevista di questa pratica in apparenza così innocua è che questi bambini non cresceranno mai. Trasferiranno invecde i sentimenti di paura e rassicurazione che li legavano ai genitori su una suprema entità immaginaria, che considereranno una sorta di genitore immaginario per il resto delle loro vite.

Questo è il più importante rito culturale a cui gli esseri umani abbiano mai soggiaciuto, e la sua importanza è stata riconosciuta da lungo tempo, soprattutto da parte di chi avvertiva la necessità psicologica di dominare gli altri, e lo rivestì di una professione di altruismo che attecchì sul potere di controllare l’esistenza altrui tramite miti magici che occultassero lo sfruttamento ai danni degli innocenti da parte di un’aristocrazia autonominatasi tale. Un fenomeno che continua tutt’oggi.

Il rapporto che lega i santi uomini che pretendono di possedere i segreti della vita oltremondana e quelli che nutrono tali fantasie perché alleviano la repressa ma onnipresente paura della morte, è il lato oscuro della coscienza umana, ed è un legame culturale corrotto che dura da più di cinquemila anni. In un certo senso si può dire che il fenomeno sacerdotale sia la risposta a un ovvio e universale bisogno emotivo.

Ma è anche una formula per l’estinzione, dato che i soldati di una guerra santa uccideranno sempre volentieri per un obbiettivo che nessun altro è in grado di percepire, eccezzion fatta per la mente ebbra di potere di un prete. O Mullah. O rabbino. Troppe volte si è dimostrato vero che, una volta che abbiamo annientato i nostri nemici, allora cominciamo a ucciderci l’un l’altro, perché un altro modo di vivere non l’abbiamo imparato.

Un sola razza, un solo credo, o un solo colore, non può essere questo il nostro articolo di fede. Se lo fosse, secondo le regole del libero mercato alla fine dovremo rivendicare per noi stessi una superiorità sovrannaturale e dare inizio al sacro compito di eliminare tutti gli infedeli. Iscritto chiaramente nel Talmud e nell’Antico Testamento, è davvero il principio dell’impresa di eliminare noi stessi, inconsapevolmente in marcia verso la nostra stessa distruzione.

Tutto questo sarà la nostra fine. E’ ora di rendersi conto che questa ottusa nevrosi è durata duemila anni di troppo, è una stupida illusione, alimentata a scopo di profitto proprio da quelli che adesso ci assediano coi loro finti allarmi terrorismo, omicidi di massa “false flag”, e i loro boriosi soliloqui da baciapile in cui dicono che lo fanno in nome di Dio.

Le scelte sono due: affrontare la realtà, e permettere alla gente di venerare lo straordinario miracolo della vita nella forma che preferiscono, oppure perire, di peste o di spada. Il tempo stringe.

***

Ma ecco un altro incubo ricorrente, un incubo che tu, caro lettore, hai sperimentato anche troppo spesso negli ultimi anni. C’è un’angelica creatura, abbigliata maestosamente in sacri paramenti, che si china benignamente sopra di te, e ti dice, col tono più rassicurante possibile: “Il mio Dio è migliore del tuo…”

John Kaminski
Fonte:www.johnkaminski.com/
Link:http://warfolly.vzz.net/recipe.html
17.07.05

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DOMENICO D’AMICO

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