Venerdì 23 aprile, il Governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato un disegno di legge che priva la Disney dell’autorità di autogoverno sul Walt Disney World Resort, il complesso di parchi dell’area di Orlando, grande 25.000 acri.
All’interno di quella che fin ora era gestita dalla Disney come una vera e propria “città privata”, sorgono quattro parchi a tema, due parchi acquatici e 175 miglia di carreggiate.
Secondo alcuni, DeSantis, che ha definito lo status speciale della Disney “davvero un’aberrazione”, avrebbe preso questa decisione in risposta all’opposizione della Disney alla sua legge per i “Diritti dei genitori nell’istruzione”, che stabilisce in particolare che “un distretto scolastico non può incoraggiare la discussione sull’orientamento sessuale o l’identità di genere nelle classi elementari”.
“Nessun individuo o nessuna azienda in Florida viene trattato in questo modo” ha affermato il Governatore, durante una conferenza stampa.
Nonostante non si ancora chiaro l’impatto che questa legge avrà nei rapporti tra le due parti, sembra che una delle ripercussioni certe sarà che la Disney dovrà pagare più tasse allo Stato americano.
Massimo A. Cascone, 25.04.2022