DI ALESSANDRA DANIELE
carmillaonline.com
Come lungamente profetizzato, il tempo è giunto.
Le tribolazioni fiscali e le piaghe tributarie sono però solo una parte di quello che ci aspetta. Ciò che il coro degli araldi mediatici preferisce tacere, mentre annuncia l’avvento dell’Anticrisi, è che reca il Marchionne della Bestia.
Ci dicono ”la casa brucia”, in realtà a estendersi come un incendio, sfruttando il vento della crisi, è il Modello Pomigliano-Mirafiori, quell’inceneritore di diritti dei lavoratori che era stato spacciato come eccezione, e che in qualche mese è già diventato la regola.
Il Modello Unico di sfruttamento che il decreto-stangata, immediatamente firmato dal solerte presidente, estende dagli operai FIAT a tutti gli altri lavoratori dipendenti. Come intuibile, il cosiddetto caso isolato era in realtà il paziente zero. Dall’accordo Mirafiori all’esplosione dell’allarme Anticrisi sono infatti passate più o meno 28 settimane.
Ci ripetono ”la casa brucia”, e che tutti dobbiamo portare il nostro contributo liquido per spegnere le fiamme, fosse pure il nostro sangue arterioso. E se ne fingono addolorati, con espedienti da vecchi guitti, dandosi la colpa a vicenda. Non è il loro cuore a grondare sangue però, sono le loro mani.
Stiracchiare smorfie di contrizione fasulla è il loro unico sacrificio. Le false lacrime di collirio che gli rigano il cerone, il loro unico contributo liquido. E nella casa che ci chiedono – anzi, ci ordinano – di salvare dal fuoco che loro stessi hanno appiccato, ci vogliono come schiavi da cortile. Come house negros, che dicono ”la nostra economia”, e trepidano per gli indici di borsa, mentre fanno straordinari sottopagati invece delle vacanze. Che rispondono ai nobili appelli presidenziali alla ”responsabilità”, e si precipitano a salvare dalle fiamme la casa del padrone che è la loro prigione.
Questa non è la nostra economia. È la loro finanza corrotta, nutrita col nostro lavoro, i nostri risparmi, i nostri diritti, il nostro futuro, e che non ne sarà mai sazia, perché non è nella sua natura.
La natura della Bestia è mangiare, consumare risorse e vite umane finché ogni territorio sia un deserto, ogni città una discarica, ogni specchio d’acqua una pozza di liquame, e ogni essere umano superstite sia uno schiavo da cortile, che aspetta disciplinato il suo turno di diventare carne da macello.
Con la Bestia non si contratta.
Dobbiamo fermarla.
Alessandra Daniele
Fonte: www.carmillaonline.com
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15.08.2011