DI MARCO SABA
In un recente articolo (Signoraggio – di Ivo Caizzi, Corriere della sera – CorrierEconomia – pag. 8 – 11/10/2004) si accenna ad un meccanismo poco noto al grande pubblico ma alla base di straordinarie ricchezze: il signoraggio. Attraverso questo sistema, la massa dei popoli occidentali viene espropriata della propria ricchezza da parte di alcuni “signori” che, a differenza di noi tutti, non hanno bisogno di lavorare per accumulare denaro: se lo stampano gratis. Se consideriamo l’emissione delle banconote e le aperture di credito effettuate attraverso la cosiddetta “riserva frazionaria”, che in criminologia verrebbe definita uno “schema Ponzi”, possiamo facilmente calcolare che attualmente, ad esempio in Italia, il 99,96 percento del signoraggio finisce in mani private. Allo stato rimane solo il signoraggio sulle monete metalliche, circa lo 0,04 per cento. Lo Stato difatti, a seguito del Trattato di Maastricht, ha abdicano illegalmente, a nome e per conto del suo popolo, alla sovranità monetaria. Questo è il motivo della bancarotta causata dal cosiddetto debito pubblico che altro non è se non un falso contabile. I falsi contabili, anzi, sono due: quello dello Stato e quello della Banca d’Italia. I soci di questa banca privata, attraverso il signoraggio, si appropriano della ricchezza dei concittadini. Se dietro questi soci vi fossero dei cittadini stranieri, il tollerare ulteriormente questa situazione equivarrebbe ad accettare, come fosse legale, l’alto tradimento. Sono varie le istituzioni che dovrebbero occuparsi del problema: la Corte dei Conti, la magistratura ordinaria, la Guardia di Finanza, i carabinieri, la polizia, etc.
A meno che non si aspetti che il sistema diventi “critico” e che la reazione venga innescata da moti popolari. Già in passato è successo, come con la rivoluzione francese e la guerra americana d’indipendenza (dal signoraggio della sterlina).In America, dopo, non andò tanto meglio ed ora il signoraggio sul dollaro viene succhiato dai privati che si nascondono dietro alla Federal Reserve che, come gli economisti sanno, non è “federale” e nemmeno “riserva”.
Non è un caso che la seconda guerra radioattiva contro l’Iraq sia scoppiata mentre Saddam si apprestava ad accettare gli euro, invece dei dollari, per il petrolio.
L’uso del dollaro per le transazioni petrolifere serve per imporre il signoraggio del dollaro universalmente. A meno che non si adottino risorse energetiche alternative, ma chi ce le finanzia? Le banche del signoraggio?
A fronte di questo sistema bancario occidentale corrotto, impostato su di un debito non dovuto e che crea illegalità a cascata, troviamo l’etica islamica dove il denaro viene prestato senza interessi, secondo i dettami del Corano.
I due sistemi bancari – quello occidentale e quello islamico – sono divergenti ed in contrapposizione. Come sempre avviene, ognuno cercherà di ottenere una supremazia a livello planetario. E’ facile prevedere quale sistema otterrebbe maggiormente l’approvazione da parte del popolo. A fronte di questo pericolo – per i signori del signoraggio – non resta che inondare il mondo di propaganda, se possibile creando contrapposizioni religiose, al fine di far passare per “democrazia” il loro sistema cleptocratico.
Una democrazia che, se necessario, viene imposta con le armi. Alle Nazioni Unite sono vent’anni che stanno cercando di definire cos’è il terrorismo: guardacaso, non ci sono ancora riusciti. Occorre notare che gli atti terroristici vengono così definiti “ex post”, cioè dopo che si è ben chiarito chi ha vinto. Durante il fascismo erano i partigiani ad esser definiti terroristi, mentre oggi si dice il contrario. Chiaro che Ciampi, governatore “onorario” della Banca d’Italia, dirà che in Iraq non c’è la resistenza. Ci sono solo terroristi. (quelli che perderanno)
Da qui la difficoltà nella lotta al finanziamento del terrorismo, finché non si risolve il lodo del signoraggio. Finché non affronteremo il tema della legalità o meno di banche centrali che affittano moneta al popolo senza che vi sia una legge che le dichiara proprietarie della moneta all’atto dell’emissione. Tutti sanno che non si può prestare ciò che non si possiede.
Tutti sanno anche che in Italia vi fu un referendum dove NON vinse la monarchia, infatti è il popolo che è sovrano. Fino a quando non paga “signoraggio” ad alcuno… Altrimenti il popolo è un servo. E che cosa dovrebbero fare i servi se non ribellarsi? E che cosa dovrebbe fare lo Stato se non proteggere l’interesse della sua popolazione? E la polizia, se non è quella privata dei “signori”, da che parte dovrebbe stare? Io, come molti altri, mi sento ormai “terrorizzato” dallo spettro della povertà da signoraggio.
Ecco la polveriera dove siede questa democrazia occidentale che tralascia di guardare in direzione dei parassiti del sistema.
Ormai su Internet sono centinaia i testi che in varie lingue parlano di questo problema. Chi si darà da fare, verrà definito terrorista? O non sono piuttosto terroriste le banche che sostengono questa corruzione finanziaria? Si obietterà: ma se non rubassero così tanto, come farebbero a finanziare le guerre?
Le guerre dove si spara uranio sulla popolazione civile?
Il mega campo di concentramento in Palestina?
Far finta di niente, onestamente, non appare molto sostenibile.
Per cercare di sollevare la questione, tanto per vedere che tipo di democrazia stiamo esportando, ho provato a chiedere: chi sono i nuovi soci della nuova banca centrale irachena? Sto ancora aspettando una risposta.
Marco Saba
http://saba.fateback.com/finanzterr.html
23.10.04
Bibliografia:
saba.fateback.com/bibliografia.html