FONTE: BYOBLU.COM
Non si uccide più come una volta. Furti e omicidi a scopo di rapina negli ultimi venti anni sono diminuiti.
Perfino dimezzati. Gli stupri sono in netto calo. Nel 2008 sono scesi da 5.062 a 4.637. L’ otto virgola quattro percento in meno. Le violenze sessuali aggravate, nel triennio 2006-2008, sono entrate in profonda crisi: -16%. E gli stupri di gruppo, le cosiddette gang bang, lamentano nel 2008 una diminuzione di ben il 24,6%.
Urgono immediate misure statali per contrastare questa tendenza. A Milano, nel 2006, si stupravano 526 donne. Quarantasei di loro nel 2008 sono rimaste a secco. Il settore è sull’orlo della bancarotta anche a Bologna dove, delle 179 donne violentate nel 2006, solo 139 sono riuscite a conservare la loro posizione nel 2008.
Il mercato dello stupro, insomma, è in forte crisi. Per fortuna gli italiani sono un popolo generoso. Oltre il 60% dei maschi autoctoni stringono la cinghia, o meglio la slacciano, per tenere il settore a galla. Sono loro che aggrediscono il mercato, generano domanda e vanno a cercarsi l’offerta. I romeni si danno un gran daffare ma non riescono a superare una quota del 7,8% del transato, tallonati dai marocchini con un promettente 6,3%. E’ il cosiddetto lavoro in nero.
Nella foto: Filippo Facci
Per non generare il panico, le emittenti televisive cercano di nascondere la crisi che ha colpito la microcriminalità. Il Centro di Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva ha rilevato che, tra il 2003 e il 2007, i TG nazionali hanno piu’ che raddoppiato il tempo dedicato alle notizie di cronaca nera, passando dal 10% al 24%.
La stampa dal canto suo ha cercato di fare quello che poteva. Siccome uno stupro al giorno toglie le altre crisi di torno, se non c’è bisogna inventarselo.
E’ successo con il caso di Davide Franceschini, lo stupratore di capodanno che aveva trascinato una giovane in un bagno chimico per poi abusare di lei sotto l’effetto di stupefacenti. Ricorderete che la concessione degli arresti domiciliari aveva scatenato interrogazioni parlamentari e innescato la norma del carcere diretto. Oggi è stato scarcerato. Non solo la ragazza era consenziente, ma non si è consumato alcun rapporto sessuale.
E’ successo ancora con il caso dello stupro di Primavalle, il 21 gennaio scorso. Pare che la donna si fosse inventata tutto. Per giustificare la totale assenza di tracce di DNA, ha prima sostenuto di essersi lavata con l’acqua minerale (in questi casi è consigliabile la Perrier per via di tutte quelle bollicine), e poi che il suo aguzzino si fosse educatamente infilato il preservativo prima di consumare la violenza. Se la chiesa non tollera che si usino i profilattici per non morire di AIDS, forse potrebbe almeno distribuire goldoni antistupro, di cui gli energumeni si possano servire per evitare gravidanze indesiderate e soprattutto per non lasciare tracce biologiche.
Gli stupri calano ma l’attenzione dei media aumenta. Qualcosa non va. Se poi a dirlo è Filippo Facci, allora possiamo davvero crederci. Raggiunto al telefono da Giuseppe Cruciani, durante La Zanzara del 23 marzo, dichiara:
«Io non sarò un dietrologo però non sono neanche cieco. Il governo ha avuto tutti gli interessi affinchè si parlasse dell’emergenza stupri in un certo modo. La stampa legata al Governo (ndr: lui la conosce bene, dato che scriva su Il Giornale) ha cercato assolutamente di drammatizzare determinate situazioni e al tempo stesso però di specificare che si trattava di determinate situazioni e non altre, cioè ha cercato di far convivere il dato del calo degli stupri con l’emergenza invece degli stupri compiuti da stranieri. La stampa non trova di meglio, talvolta, che appunto mettere giù articoli a sensazione, in parte assolutamente giustificati, che però rendono estremamente difficile fare marcia indietro quando ci si è precipitati troppo. Il ventiduenne, Davide Franceschini, è colpevole nei confronti di una ragazza consenziente che si è chiusa in un bagno chimico a capodanno con lui. E’ l’unico soggetto che ha permesso che si scoprisse la verità sul suo caso perchè si è costituito. Non sarebbe mai stato scoperto, perchè lei non aveva nessuna traccia di DNA addosso per il semplice fatto che il rapporto sessuale non ha avuto luogo. Lui ha avuto una defiance, che è stata la cosa che ha scatenato il suo nervosismo dopo che lei l’aveva preso in giro. Gli stessi inquirenti che sono stati durissimi in altre circostanze con i rumeni, il GIP in particolare che si è dichiarato favorevole alla liberazione del ventiduenne è una donna nota per le sue sentenze durissime. Per tre mesi nessuno l’ha tirato fuori pur se i materiali fossero a disposizione di tutti.
Tanti altri colleghi hanno cercato di parlare di questo caso, e non ci sono riusciti. Io stesso ho dovuto insistere molto, perchè c’è l’emergenza, perchè c’è la sindrome… Tra l’altro nel secondo stupro di cui è stato accusato uno dei due romeni già dichiarati innocenti, che è quello di Primavalle del 21 gennaio scorso, non solo il romeno non è colpevole neanche di quello, ma è ormai pressocchè certo che non c’è stato nessuno stupro. Pare che la donna si sia inventata tutto, visto che non hanno trovato tracce di DNA, se non quelle di una persona con cui abitualmente si intratteneva sessualmente, e visto che per giustificare l’assenza di questo DNA si è attorcigliata intorno a improbabili scuse tipo che si era lavata con l’acqua minerale e addirittura che il violentatore avesse messo il preservativo prima di violentarla, cosa che non è stata ritenuta molto plausibile.»
Propongo nuovi ammortizzatori sociali per gli stupratori disoccupati. In fin dei conti, tengono famiglia pure loro.