All’inizio di questa settimana, il Presidente americano Barack Obama è arrivato a Bruxelles per il vertice europeo, ma non era solo. In effetti era accompagnato da 900 (novecento) persone, cosa che lascia qualche perplessità sui costi di viaggio che vengono addebitati ai contribuenti americani.
Ma a Bruxelles si può assegnare anche un premio speciale, come città dove si sono spesi oltre dieci milioni di dollari per la sicurezza, rispetto alla solita spesa che non supera mai i 700 mila dollari per le riunioni degli altri summit europei.
Oh, ma non vi venga in mente che questi viaggi siano costati troppo, non dimentichiamo che per il viaggio della famiglia Obama nell’Africa sub-sahariana la spesa prevista dal governo USA andava da 60 a 100 milioni di dollari.
Da The Washington Post:
Il Presidente Obama e il suo entourage – che The Guardian ha stimato in 900 persone – sono arrivati a Bruxelles per il summit UE di Martedì scorso e la capitale belga ha dovuto rinforzare significativamente le sue spese per ospitarlo.
Il Sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur ha detto al Guardian che la sua città spenderà 10,4 milioni di dollari per garantire la sicurezza di Obama durante la sua visita presidenziale di 24 ore. Ospitare un summit della E.U. costa, di solito, alla città circa € 500.000 scrivono i giornali. «Ma questa volta, si può moltiplicare questa cifra per 20», ha detto Mayeur.
Le esigenze di sicurezza di Obama non sono singolari, anche quando il suo predecessore, il Presidente George W. Bush, viaggiava all’estero, non ci andava leggero. A novembre 2003, pochi mesi dopo l’invasione americana dell’Iraq, Bush si portò dietro 700 persone in visita a Londra – The Guardian, all’epoca descrisse il momento come “degno del viaggio di un monarca medievale“. Il governo britannico mise in conto una spesa extra di circa 5 milioni di sterline per proteggere Bush durante i suoi quattro giorni di soggiorno a Londra.
Questi viaggi non solo fanno sborsare cifre esorbitanti alle città ospitanti, ma gravano anche in modo estremamente pesante sulle spalle dei contribuenti americani. Il Washington Post ha riferito che a giugno 2013, quando la famiglia Obama fece un viaggio nell’Africa sub-sahariana il governo degli Stati Uniti stimò di dover spendere in tutto una cifra tra i 60 milioni ed i 100 milioni di dollari.
Nel frattempo, di queste voci non arriva nulla alle orecchie dell’uomo della strada, nemmeno ai più attenti che, a malapena, riescirebbero a sentire qualche bip.
Qui si può leggere l’artico intero.
Liberty,
Michael Krieger
Fonte :http://libertyblitzkrieg.com