DI JUSTIN RAIMONDO
original.antiwar.com
Mentre l’esercito statunitense viene
mandato oltre oceano in cerca di mostri da distruggere, ignorando i buoni consigli dei Fondatori, più vicino a casa si sta preparando un’altra guerra, proprio al confine tra Stati Uniti e Messico. L’agente di polizia di confine Brian A. Terry, ucciso il 21
dicembre presso Rio Rico in Arizona è stato assassinato da uomini armati
facenti parte di un cartello di droga, usando armi contrabbandate attraverso il confine USA – Messico con gli auspici del Bureau of Alcohol, Tabacco and Firearms (BATF).
I cartelli, che avevano sparato a metà del Messico e terrorizzato l’altra metà, sembra abbiano avuto una grossa mano da quei geni di Washington, da quelle “forze
dell’ordine” autorizzate
coscientemente a contrabbandare
attraverso il confine, verso il Messico, armi sofisticate. L’agente
speciale del BATF, John Dodson, ha detto alla Commissione di Vigilanza:
“Non era questione
di alcune armi che ci erano state sottratte, né
di chiudere un occhio in modo che pesci piccoli potessero portarci fino
a quelli molto più grandi. Era autorizzare carichi di armi che sapevamo
essere destinate a criminali, questo
era il piano. Questo era il mandato”.
“L’ATF si suppone
sia il guardiano – il cane da pastore che ci protegge dai lupi che
vogliono predarci – specialmente lungo il confine meridionale. Ma
invece di incontrare il capobranco, gli abbiamo affilato i denti,
aggiunto artigli, mentre tutto quello che facevamo era sedere pigramente
e vedere, monitorare e notare come diventava un predatore più
efficiente ed efficace”.
Questo va oltre il mero “blowback” – termine CIA per azioni che producono
conseguenze indesiderate e spiacevoli. Perché è difficile capire esattamente
quello che doveva essere, a meno che non fosse il desiderio di seminare
il caos in Messico e creare una nuova minaccia ai cittadini statunitensi
residenti lungo il confine.
Ho sentito la spiegazione ufficiale– questo era presumibilmente un piano per
intrappolare qualche capo di qualche cartello di droga – ma suona
falso quando ci si rende conto che questo “mandato” comprende il
contrabbando di migliaia di armi, compresi fucili d’assalto.
Abbastanza per equipaggiare un piccolo esercito.
Ora, gli eserciti esistono per un solo
scopo: combattere ed uccidere. Forse i funzionari del governo avevano
qualcuno in mente quando, dietro l’operazione “Fast and Furious”,
immaginavano chi potessero essere i futuri obiettivi di questo esercito?
Di sicuro non si aspettavano che fosse
l’agente Terry e naturalmente è per questo che la questione è diventata
un grosso problema negli USA, dove almeno una commissione del Congresso,
presieduta da Daryl
Issa, sta scavando in questo
scandalo in metastasi. Il direttore in carica del BATF è stato costretto a lasciare il posto, insieme al procuratore degli USA per l’Arizona e le dimissioni potrebbero
non fermarsi qui; ci sono segnali del coinvolgimento di altre agenzie, come quella per la Sicurezza Nazionale. Si
sapeva che era un argomento scottante, ma quello che vorrei sapere a
questo punto è: che tipo di caos si aspettavano creasse l’operazione
“Fast and Furious” in Messico – e a che scopo?
Il governo statunitense ha un primato terribile in America Latina e la storia è ben conosciuta: durante la guerra fredda, Washington ha armato e addestrato “squadre della morte” nel Sud
e nel Centro America, i cui massacri ampiamente documentati
rivoltano lo stomaco di ogni essere umano civilizzato. I contras, le bande
di destra salvadoregne,
come i nostri favoriti caudillos,
ricevevano carichi di armi, così come ogni altra assistenza, dai loro
mecenati americani. Come potrebbe essere diversa l’operazione “Fast
and Furious”?
I governi non permettono a carichi
così imponenti di armi di attraversare i loro confini verso clienti
stranieri senza avere un qualche obiettivo di politica estera in mente
– e, quando il tutto viene dai costruttori
dell’impero che stanno
a Washington, quale altro obiettivo potrebbe essere che non quello dell’espansione
delle frontiere imperiali?
Spazzando via le versioni ufficiali
e le scuse, quando si guarda a cosa l’operazione “Fast and Furious” ha effettivamente compiuto – l’armamento e il consolidamento di una forza militare che in questo momento combatte le forze armate messicane –, è difficile non concludere che siamo attivamente coinvolti nella destabilizzazione del governo messicano. È un semplice dato di fatto.
scoperto che delle armi
ha beneficiato il cartello
di Sinaloa, guidato da
un tizio conosciuto come “El Chapo”, un’altra indicazione
che la spiegazione dell’ “intrappolamento” è una copertura e
nemmeno molto credibile. Se l’idea era di intrappolare i signori della
droga messicani con un’operazione sotto copertura, perché si sono
concentrati sulla gang di Sinaloa escludendo tutte le altre?
Una spiegazione più plausibile,
dato quel che sappiamo ora, è che il BATF e altre agenzie governative
USA incaricate di proteggere i nostri confini si siano strette in un’alleanza
con il cartello di Sinaloa per coltivarli – ed usarli. Vi ricorderete
di come la CIA ha fatto buon
uso dei nostri capimafia,
che odiavano Castro perché li aveva sbattuti fuori da Cuba ed erano
profondamente coinvolti nei numerosi complotti per farlo fuori. È una cosa naturale per i governi di reclutare criminali per fargli
fare il loro sporco lavoro, dal momento che entrambi sono parassiti
che vivono degli sforzi produttivi degli altri. Il loro principio operativo
principale – la
forza dà ragione –
è praticamente identico. La loro finalità principale – mantenere
il monopolio nell’uso della forza in una data area geografica –
è pure lo stesso.
La sola differenza è che i criminali
non hanno una logica ideologica, come “il bene comune” o “la guerra
al terrorismo” per giustificare le loro azioni. Vi sono dentro per
il bottino e per la brama di dominazione.
Grattate via tutte le balle sulla “democrazia”
e sull’”intervento umanitario” e chiedetevi: qual è la differenza
dagli obiettivi principali della politica estera americana?
Questa somiglianza sinistra è
più che sufficiente, mi sembra, per garantire un ottimo rapporto
di lavoro tra il governo USA e la mafia messicana ed è precisamente
quello che esce fuori in questo scandalo del “Fast and Furious”.
Ma la domanda rimane: cosa, esattamente, il governo americano aveva
in mente quando ha armato quello che equivale a un reggimento di
killer professionisti?
Il governo messicano è a malapena
riuscito a mantenere l’ordine, mentre i cartelli si aggiravano come
furie per il paese, massacrando
a migliaia e sottomettendo intere province: cadaveri che continuavano a venire fuori
e sembra che difficilmente possa passare giorno senza una qualche spettacolare dimostrazione di violenza in una qualche grande città messicana. L’intera
forza di polizia è assente, non per slealtà ma solo per paura, la paura
che il governo stia perdendo la sua presa e che i cartelli di droga
stiano prendendo il sopravvento.
In questo contesto, mettere migliaia
di armi in mano a dei criminali altamente organizzati è inconcepibile
– a meno che il piano sia far cadere il governo messicano e creare
il caos. Quei geni a Washington hanno deciso che, dato che il governo
messicano è alla fine in ogni caso, è meglio accelerare il processo?
Se così fosse, perché non crearsi nuovi amici tra i nuovi governanti?
“El
Chapo” potrebbe tornare
utile, un giorno.
Per anni le nostre élite hanno
cercato di forgiare legami tra le tre nazioni che compongono il Nord
America: “zone di libero scambio” che
non sono libere, coordinamento
di agenzie militari e delle forze
dell’ordine, ecc…Alcuni
hanno anche proposto un qualcosa di folle come una ”Unione Nordamericana”, presumibilmente con una sua moneta
corrente – l’”Amero” – sebbene funzionari (e i media allineati)
lo neghino, sostenendo che si tratta di voci messe in giro dagli odiati
“cospirazionisti”.
Di fronte a questa cospirazione criminale portata avanti con la collaborazione
di diverse agenzie governative, comunque, ci si dovrebbe chiedere quali
siano le vere intenzioni dell’operazione Fast and Furious.
Con il Messico in balia delle gang
della droga armate dagli americani e il governo centrale di Mexico City in procinto di perdere il
controllo, l’introduzione
di truppe statunitensi per “mantenere l’ordine” è interamente
nel regno delle possibilità. In quel caso, l’ Unione Nordamericana
diverrebbe realtà, nei fatti se non nel senso formale – e quest’ultimo
può essere messo in piedi abbastanza
velocemente.
Chiamatemi “cospirazionista” se
vi fa sentire meglio, ma quando si tratta degli schemi rompicapo dei
nostri saggi governanti mi sembra non ci sia nessun limite alla loro
abilità di seminare tragedie e terrore ovunque agiscono. Lo hanno fatto
in Iraq, lo stanno facendo in Afghanistan e lo hanno fatto per decenni in tutto il mondo – perché il Messico dovrebbe esserne immune?
NOTE A MARGINE:
Vedo che alla fine stiamo andando da
qualche parte con la nostra raccolta
fondi e credo di dover
ringraziare per questo l’FBI, così li ringrazio:
Grazie, ragazzi per quell’incredibile
stupido memo che dichiarava che noi di Antiwar.com siamo
agenti di una potenza straniera e una minaccia per la Sicurezza Nazionale
(maiuscolo nell’originale). Dimostrando un principio su cui abbiamo
a lungo insistito qui nel nostro piccolo nido di spie – cioè che
la frase “lavoro di governo” è un ossimoro – avete alimentato
i nostri sostenitori e aumentato i contributi al sito – rispondendo
alla domanda posta nel vostro memo, che era “come fa Antiwar.com a
racimolare fondi – chi sono i suoi donatori?”. La risposta dovrebbe
ora essere ovvia, anche al mangiatasse Epsilon
– Minus Semi–Morons (ndt: personaggio
del “Mondo Nuovo” di Aldous Huxley) al quartier generale dell’FBI.
Ancora non abbiamo raggiunto il nostro
obiettivo – e se non lo raggiungiamo dovremo iniziare a fare tagli,
molti dei quali i nostri abituali noteranno immediatamente. Perciò
per favore portateci oltre questo ultimo ostacolo. Abbiamo bisogno di
30.000 dollari di fondi da parte di generosi donatori e abbiamo bisogno
di raggiungere tale cifra entro il prossimo venerdì, prima che il resto
del paese si fermi per la festività del Labor Day, lasciando
il nostro staff infaticabile a contemplare un futuro incerto.
La tua donazione deducibile dalle tasse è necessaria oggi stesso.
Fonte: Fast and Furious. Blowback from Mexico
30.08.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICIOGA