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DI MARCO TRAVAGLIO
L’Unità

L’altra sera Bruno Vespa, marito di Augusta lannini che dirige gli Affari di giustizia del ministero per volontà di Mastella, ha organizzato una passerella per Mastella, cioè per il datore di lavoro della sua signora. Il quale lacrimava per le sorti della sua signora agli arresti. Annunciava il ritiro dell’appoggio esterno, anzi del concorso esterno, al governo. E insultava senza contraddittorio giudici, pm e cronisti (assenti) evocando complotti calabro-lucan-campani e sparando le solite corbellerie. La migliore: «Non si arresta mia moglie senza prima sentirla, lo dice pure Andreotti» (i giudici avrebbero dovuto convocarla, anticiparle le accuse e preannunciarle il suo prossimo arresto, sempreché la signora non avesse nulla in contrario).

Poi l’insetto ha mandato in onda il lungo battibecco fra la «iena» Alessandro Sortino ed Elio Mastella, figlio dei più noti Clemente & Sandra. In studio gli squisiti ospiti si profondevano in complimenti per la performance di Elio, che dava del raccomandato a Sortino perché suo padre è membro dell’Authority delle Comunicazioni; mentre lui, Elio, è un umile «metalmeccanico» che tira avanti «con 1800 euro di stipendio». Il mondo alla rovescia. Sortino viene assunto a Radio Capital perché è molto bravo nel lontano ’98, sette anni prima che suo padre vada all’Agcom.

Le lene lo notano e lo ingaggiano nel 2000, cinque anni prima che il padre vada all’Agcom. Dunque non è un raccomandato. Non lo è nemmeno il padre Sebastiano, che vanta un curriculum di prim’ordine: laureato in legge, per 10 anni responsabile della Piccola impresa in Confindustria, per 5 anni dirigente Eni, dal ’77 direttore generale della Fieg (federazione editori giornali) e consigliere Cnel, esperto di antitrust e tetti pubblicitari tv, dunque nemico giurato del monopolio Mediaset e odiato da Confalonieri. Sortino figlio ha fatto carriera nonostante il padre e il padre ha fatto carriera nonostante Mediaset.

Nell’Agcom siede pure un rappresentante Udeur; si chiama Roberto Napoli, il suo curriculum fa sorridere: medico legale all’ospedale dì Battipaglia, consigliere comunale a Battipaglia, assessore a Battipaglia, sindaco di Battipaglia, senatore dal ’94 al 2001, poi trombato e sistemato all’Agenzia per l’ambiente della Campania. Dall’alto di questa spettacolare esperienza e in barba alla legge sulle Authority che pretende «persone di alta e riconosciuta competenza nel settore», nel 2005 Napoli entra in Agcom.

Appena arrivato, si dà subito da fare e nomina sua segretaria Alessia Camilleri, promessa sposa di Pellegrino Mastella, figlio di Clemente. Intanto la figlia Monica Napoli prende il praticantato presso Il Campanile, organo dell’Udeur finanziato dallo Stato con 1,3 milioni l’anno. Al Campanile fanno il praticantato anche Alessia Camilleri, il suo futuro sposo Pellegrino Mastella e l’ex fidanzata di Elio Mastella, Manuela D’Argenio.

Nel 2005 Il Campanile, secondo l’Espresso, versa a Clemente 40 mila euro per «compensi giornalistici»; 14 mila per pagare i panettoncini e torroncini della signora Sandra per i regali di Natale; 12 mila allo studio legale di Pellegrino; 36 mila in tre anni alla società assicuratrice dello stesso Pellegrino. Il giornale rimborsa molti viaggi aerei alla famiglia Mastella (compresi Pellegrino, Elio e Alessia). Altri 2 mila euro al mese vanno al benzinaio di Ceppaloni che fa il pieno al Porsche Cayenne di Pellegrino.

Ora Elio lavora alla Selex, gruppo Finmeccanica, al modico stipendio – dice – di 1800 euro. Strano, perché ogni mese paga insieme al fratello una super-rata di 6700 euro per il mutuo acceso per acquistare uno dei sei appartamenti rilevati dalla famiglia Mastella nel centro di Roma a prezzi stracciati. L’appartamento ex-lnail, in largo Arenula, ospita Il Campanile ed è della società omonima, intestata all’ex tesoriere Tancredi Cimmino e al segretario Mastella, poi girata ai due figli: 50% a Elio, 50% a Pellegrino. Valore dell’immobile: 2,4 milioni.

Ma i giovanotti lo hanno per 1,45 milioni, grazie a un mutuo di 1,1 milioni con rata mensile di 6700 euro. Come lo pagano? Con l’affitto versato dall’Udeur, 6500 euro mensili, il doppio dì quello pagato allora all’Inaii. Come l’hanno garantito? Con due dei 4 appartamenti delle Generali comprati in contanti in lungotevere Flaminio: 2 da Elio, 2 da Pellegrino. Ricapitolando: il giovane metalmeccanico da 1800 euro possiede mezzo mega-appartamento in largo Arenula, un intero terzo piano comprato per soli 200 mila euro e un alloggio costato 67 mila euro.

Sortino jr. si è fatto strada con le sue gambe, ha comprato casa con soldi suoi, a prezzi di mercato. Una vergogna nel Paese dei Ceppalones. Infatti per Porta a Porta il raccomandato è lui, la iena. Viva commozione invece per il metalmeccanico immobiliarista.

Marco Travaglio
Fonte: www.unita.it
23.01.08

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