Con un comunicato pubblicato sul suo sito martedì 17 maggio, ENI ha reso noto di aver avviato in via cautelativa la procedura per l’apertura dei conti presso Gazprom Bank, “in vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni”.
L’azienda ci tiene a ribadire che l’apertura dei due conti correnti, uno in euro ed uno in rubli, è stata voluta da “Gazprom Export secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas disposta dalla Federazione Russa”, e che comunque la decisione di aprirli, “condivisa con le istituzioni italiane, è stata presa nel rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio internazionale”.
D’altronde Gazprom Export e le autorità federali russe competenti hanno dovuto confermare che:
- per le società che acquistano la fatturazione russa dei pagamenti continuerà a essere in euro;
- l’attività di conversione da euro a rubli sarà svolta presso la Borsa di Mosca entro 48 ore dall’accredito e senza coinvolgimento della Banca Centrale Russa;
- nel caso di ritardi o impossibilità tecniche nel completare la conversione nei tempi previsti non ci saranno impatti sulle forniture.
Queste 3 rassicurazioni hanno quindi dato la possibilità a ENI di procedere all’apertura dei conti che comunque sottolinea l’azienda “avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro”.
Qui il PDF del Comunicato di ENI
Come riporta Sky tg24 però, la Commissione europea nelle ultime linee guida ha specificato che aprire un conto presso Gazprom Bank in euro è permesso, mentre aprirne un secondo in rubli “va al di là di quello che abbiamo detto che è permesso nel quadro degli orientamenti che abbiamo dato agli Stati membri”.
Ciò significa che attualmente tutti i Paesi europei che stanno procedendo con la doppia apertura dei conti correnti rischieranno una procedura d’infrazione.
Massimo A. Cascone, 19.05.2022
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