FONTE: PETROLITICO (BLOG)
Un altro “futuro rivoluzionario” energetico si mostra per quel che era : probabile speculazione. Almeno 20 milioni di euro gettati al vento per un distributore e tre (!) Fiat Panda ad idrogeno finite in soffitta. Undici anni tra progetti e realizzazioni, nulla di fatto, il luogo è trasformato in DISCARICA abusiva.
Estraggo alcune frasi molto significative da questo articolo della Gazzetta di Mantova di oggi* (c’è anche una foto desolante sul loro sito…), che dovrebbero essere impresse nella mente degli adepti dell’aziendalismo praticato dalle aziende che promettono futuri radiosi (ai loro azionisti, quando va bene). Una volta pagata la commessa, intascati i profitti sul progetto, tutto smontato e buonanotte ai suonatori.
Viene pure il dubbio che in tutta questa storia non ci abbia davvero guadagnato nessuno talmente è assurda.Adesso per Scaroni il futuro rivoluzionario si chiama SHALE OIL (vi ricordate il mio post di qualche giorno fa?**), chissà quanto durerà questo futuro? Ma dico: uno che cambia ed annuncia un nuovo “futuro rivoluzionario” ogni sei mesi, o è un uomo senz’altro dalla viva intelligenza e dalle vispe visioni oppure è un… Va beh. Da una parte c’è la Scienza, dall’altra ci sono l’industria petrolifera e gli… Va beh.
“Doveva essere il fiore all’occhiello della nuova tecnologia per le auto all’idrogeno,(…) invece si è trasformato in una discarica abusiva. È quel che resta del distributore multienergy dell’Eni (marchio Agip) di Mantova. Lì vi si produceva direttamente idrogeno per autotrazione ed era il secondo in Italia (…) e il terzo in Europa dopo quello tedesco a Francoforte. (…) Un programma rivoluzionario voluto dall’Unione Europa nel 2001 che lo ha finanziato, e dalla Regione Lombardia, con la partecipazione di Eni, Sapio, Fiat e Mercedes (…). Terminata la sperimentazione nel maggio 2010, la stazione di servizio è rimasta attiva, tra aperture e chiusure, sino a otto mesi fa quando su di essa è calato definitivamente il sipario (…). Adesso al posto delle colonnine che erogavano carburanti ci sono solo immondizia e abbandono. «Mi si stringe il cuore ogni volta che passo di lì» sospira Davide Oneda, (…) all’epoca coordinatore locale della sperimentazione. «Se penso al lavoro che abbiamo fatto – aggiunge – mi viene da piangere vedendo come è ridotto quel distributore (…)».
Inaugurato in pompa magna il 21 settembre 2007 dall’allora governatore della Lombardia Formigoni, dall’attuale amministratore delegato di Eni, Scaroni e dal sindaco di Mantova del tempo, Fiorenza Brioni. L’Unione Europea aveva messo a disposizione 20 milioni di euro per il progetto italo-tedesco… Finita la sperimentazione Eni e Sapio hanno rimosso l’impianto per la produzione di idrogeno e lo hanno spostato in un loro stabilimento, mentre le tre Panda della Regione sono finite in un centro di ricerca del Trentino per una serie di studi condotti con la Provincia autonoma. Fiat ed Eni non hanno dato più segnali di vita sul progetto idrogeno e così tutto è finito nel dimenticatoio.”
Fonte: http://petrolitico.blogspot.it
Link: http://petrolitico.blogspot.it/2013/07/eni-agip-fallita-anche-lauto-idrogeno.html
4.07.2013
*link: http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/07/04/news/dall-idrogeno-alla-spazzatura-cosi-e-finito-il-progetto-europeo-1.7366423
**link: http://comedonchisciotte.org/controinformazione//modules.php?name=News&file=article&sid=11996