Con il 99,38% di schede scrutinate alle ore 12:37 italiane (Fuso orario Turchia +1H) sembra oramai inevitabile per i due principali sfidanti di queste elezioni – il Presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e il leader della coalizione d’opposizione Kemal Kihcdaroglu – rimandare al 28 maggio lo scontro finale. Nonostante un margine di quasi 5 punti sul suo avversario infatti, Erdogan quasi sicuramente non riuscirà a raggiungere quel 50% necessario per evitare, dopo 20 anni di stabilità, il ballottaggio, a conferma di spinte molto forti che hanno remato contro la sua leadership.
Parlando ai suoi sostenitori ad Ankara questa mattina, il leader dell’AKP, ha affermato: “Non sappiamo ancora se le elezioni si sono concluse al primo turno. […] Se la nostra nazione ha scelto per un secondo turno, anche ciò sarà ben accetto”, sottolineando che i voti dei cittadini turchi residenti all’estero (che nel 2018 gli garantirono un gradimento del 60%) devono ancora essere conteggiati.
“Saranno i nazionalisti a determinare il Presidente al secondo turno, se questi sondaggi finiranno così.”, ha affermato il terzo candidato Sinan Oğan, senza sbilanciarsi quindi su chi decideranno di sostenere, nonostante la chiara vicinanza ideologica all’AKP – il Partito della Giustizia e dello Sviluppo fondato dall’attuale Presidente uscente.
Sicuro di se e della forza della sua coalizione lo sfidante Kihcdaroglu. “Se la nostra nazione vuole il secondo turno, vinceremo assolutamente al secondo turno”, ha detto ai giornalisti, “La volontà di cambiamento nella società è superiore al 50%”.
Non sono mancate ovviamente accuse reciproche tra gli opposti schieramenti, con addirittura il sindaco di Ankara Yavas che ha messo in dubbio le modalità di conteggio dei voti: “Loro [l’AKP] stanno rallentando il conteggio dei voti attraverso una campagna di ricorsi sistematica. I voti in alcuni seggi elettorali sono stati contati più volte”. “Stanno preparando un pretesto per una sconfitta. Ora rivendicano la vittoria, ma si sentiranno in imbarazzo quando vedranno la realtà. Stanno creando tensione”, ha ribattuto il vice leader e portavoce dell’AKP Omer Çelik.
Rispetto ai dati sull’affluenza, sappiamo che è stata attestata oltre l’86%. Numeri da capogiro rispetto a quelli a cui oramai siamo abituati in Italia.
Massimo A. Cascone 15.05.2023
Fonte: https://secim2023.hurriyet.com.tr/14-mayis-2023-secimleri/secim-sonuclari/