DI JURIAAN MAESSEN
ExplosiveReports.Com
Secondo quanto sostengono i maggiori studiosi mondiali degli orsi polari, le tribù di orsi polari nell’Artico potrebbero essere oggetto di una “riduzione intenzionale della popolazione” allo scopo di assicurare una “popolazione di orsi polari sana, anche se più piccola”.
Già sofferente del fatto che la sua identità venga sfruttata dagli allarmisti del riscaldamento globale come simbolo del cambiamento climatico per mano dell’uomo, ora l’orso polare potrebbe dover temere l’eutanasia da parte degli ambientalisti stacanovisti.
Una dozzina di accademici, descritti dallo Yale’s environmental magazine (il giornale di Yale che si occupa di ambiente, ndt) come “i massimi studiosi di orsi polari al mondo”, hanno pubblicato un articolo su un documento per la salvaguardia ambientale in cui sottolineano che è arrivata l’ora di praticare l’eutanasia sulle popolazioni di orsi polari in Canada, Alaska, Groenlandia, Norvegia e Russia.
“La riduzione controllata del numero della popolazione attraverso la caccia potrebbe essere necessaria per assicurare sia la sicurezza della specie umana che una più sana, seppur più piccola, popolazione di orsi polari, in conseguenza ad un habitat in declino”, affermano gli autori.
Il modo in cui questi “ambientalisti” hanno intenzione di agire, è attraverso l’eutanasia “compassionevole” degli orsi polari, che “difficilmente sopravvivranno” a causa del riscaldamento globale.
“L’eutanasia potrebbe essere l’opzione più misericordiosa per quegli orsi in condizioni tanto critiche da sopravvivere con difficoltà”, hanno scritto gli autori. “Viste queste circostanze, sarà importante sviluppare delle chiare linee guida volte all’identificazione degli animali affamati”.
Uno dei più “autorevoli studiosi di orsi polari” che è stato co-autore di questa bizzarra proposta, il Dottor Steven Amstrup, sottolinea che lo scopo del loro consiglio sulla “gestione degli orsi polari” è “quello di ricordare ai lettori, e speranzosamente ai politici, che il futuro a lungo termine dell’orso polare è in pericolo”. Amstrup:
“Fare in modo che i managers e i politici siano consapevoli di tutte le molteplici azioni che potrebbero essere svolte sul campo, e permettere agli stessi di iniziare a pensare ai variabili livelli di costo che dovrebbero essere investiti nelle differenti opzioni da loro scelte.”
Un altro studioso che ha partecipato alla stesura dell’articolo, il biologo dell’Università dell’Alberta Ian Stirling, ha affermato in una e-mail all’ “Environment 360” di Yale (la rivista di Yale che scrive di ambiente, ndt) che questo documento serve come “punto di inizio per chiarire la necessità di sviluppare dei programmi preliminari per gestire tali problematiche.”
Come riporta Ed Srtruzik di Yale:
“Gli scienziati hanno capito che sarà complicato vendere queste controverse strategie gestionali al pubblico e ai politici. Una spinta all’azione sarà probabilmente una crescente minaccia alla specie umana nell’Artico da parte degli orsi costretti ad allontanarsi dai ghiacci per raggiungere la terraferma.”
Citando ancora un altro co-autore dice:
“Prima consideriamo le opzioni, prima avremo un progetto. Lo scenario peggiore che potrebbe verificarsi è uno scioglimento dei ghiacci precoce e centinaia di orsi affamati, il tutto seguito da una gestione inappropriata del problema”.
Come accennavo precedentemente, la grande immagine del nobile orso polare era stata associata ad una mascotte dai fanatici ecologisti, che affermavano che l’orso polare non fosse in grado di nuotare. La sua immagine è stata persino diffamata dagli eco-venditori tanto da impaurire la gente per farle credere che l’uomo sia la causa del’instabilità stagionale delle banchise, come ci mostra il seguente video:
Juriaan Maessen
Fonte: http://explosivereports.com
Link: http://explosivereports.com/2013/02/07/eco-zealots-in-overdrive-lets-kill-the-polar-bears/
08.02.2013
Traduzione per Comedonchisciotte.org a cura di FRANCESCA SAVINA