Mentre la Turchia minaccia di bloccare l’adesione alla NATO di Svezia e Finlandia, Bloomberg ha riferito il parere di tre alti funzionari turchi, rimasti anonimi poichè non autorizzati parlarne, su ciò che Ankara sta cercando di ottenere data l’alta posta in gioco.
Il lungo elenco delle richieste della Turchia, secondo quanto rivelato, includerebbe sia la rimozione delle sanzioni imposte ad Ankara per l’acquisto di sistemi di difesa missilistica S-400 dalla Russia, sia la reinclusione nel programma di velivoli avanzati F-35, nonchè una chiara posizione dei die Paesi rispetto ai gruppi che Ankara considera organizzazioni terroristiche.
Svezia e Finlandia hanno precedenti nel concedere asilo politico a persone provenienti dalla Turchia, in particolare di etnia curda, in fuga dai conflitti interni, cosa che Ankara trova inaccettabile. La leadership turca chiederebbe quindi a Svezia e Finlandia di ” denunciare pubblicamente non solo il PKK, ma anche i suoi affiliati prima di poter entrare nell’Alleanza”.
“La Turchia vuole essere reinserita nel programma di aerei avanzati F-35, dal quale è stata esclusa dopo aver acquistato dalla Russia i sistemi di difesa missilistica S-400. Ha anche una richiesta in sospeso agli Stati Uniti per l’acquisto di decine di aerei da guerra F-16 e kit di aggiornamento per la sua flotta esistente”, scrive Bloomberg, aggiungendo tra le richieste di Ankara anche l’eliminazione delle sanzioni imposte da Washington per l’acquisto dei missili S-400.
Le fonti dell’agenzia di stampa hanno inoltre voluto precisare che le obiezioni della Turchia all’adesione alla NATO di Finlandia e Svezia non sono in alcun modo dovute ai legami di Ankara con Mosca.
Massimo A. Cascone, 18.05.2022