DI DMITRY ORLOV
Le tecnologie politiche hanno tre obiettivi principali:
1. Cambiare le regole del gioco tra i partecipanti al processo politico;
2. Introdurre nella coscienza di massa nuovi concetti, valori, opinioni e convinzioni;
3. Manipolare direttamente il comportamento umano attraverso i mass-media e le prassi amministrative.
Le tecnologie politiche perseguono questi obiettivi tattici conformemente a ben più elevati imperativi strategici: solo la natura nobile di questi elevati imperativi può giustificare l’utilizzo di tali metodi non democratici. Sì, il fine giustifica i mezzi, di tanto in tanto. Sarebbe meglio, per salvare l’umanità ed il mondo naturale, utilizzare dei metodi non democratici che lasciarli spegnersi aderendo a quelli che sono strettamente democratici.
Ma spesso gli imperativi sono molto meno nobili.
Tali imperativi possono essere distinti in due categorie:
1. quelli che intendono migliorare il benessere di tutto il mondo mediante il conseguimento del bene comune per tutta la società, così come inteso dai suoi membri più istruiti, più degni, più responsabili e più intelligenti. Le tecnologie politiche di questo genere creano un circolo virtuoso, si fondano sui precedenti successi per rinforzare la coesione sociale, la solidarietà e permettono grandi realizzazioni. (imperativi positivi)
2. quelli che, al contrario dei precedenti, intendono arricchire pochi e dargli il potere, nonché proteggere interessi specifici a detrimento del resto della società. Questa tipologia di strumenti tecnologici politici non riesce a superare le contraddizioni interne e origina un circolo vizioso nel quale coloro, che ne beneficiano, lottano gli uni contro gli altri per ottenere livelli sempre più alti di comportamenti egoistici a danno degli altri, preparano il terreno per risultati sociali disastrosi, stagnazione economica, violenza di massa e forse anche la guerra civile per ottenere la disintegrazione politica (imperativi negativi)
Prendiamo gli Stati Uniti a titolo d’esempio. Gli Stati Uniti sono decisamente da inquadrare prevalentemente nella seconda categoria. Passiamo brevemente in rivista una dozzina di esempi di questi comportamenti, tra quelli più importanti.
1. Le lobbies dei combustili fossili.
Obbiettivo: Convincere la popolazione americana che non è in corso alcun catastrofico cambiamento climatico e antropico.
Mezzi: condurre campagne diffamatorie contro gli scienziati del clima e pubblicazione di falsi articoli scientifici. Critica denigratoria della scienza nel suo insieme; presentazione del movimento che propone l’arresto del cambiamento climatico come una cospirazione, etc…
Questa lobby mostra, tuttavia, qualche segno di debolezza e contraddizioni interne. Contrariamente alla Carolina del Nord, alla Florida ed al Wisconsin, la Carolina del Sud non ha vietato ai pubblici dipendenti l’uso del termine «cambiamento climatico», ma, in realtà, coloro che ne hanno sentito parlare si guardano bene dal farne uso. La Carolina del Sud – uno stato che si autodefinisce “conservatore” – finirebbe in parte sotto le acque nel corso di un cosiddetto “diluvio di mille anni” (in seguito ribattezzato “alluvione centennale”, poi “alluvione decennale” e, infine, “inondazione blub-blub-blub”).
Sappiate che, quando i tecnologi politici cominciano a vietare l’uso di parole, sono sempre più disperati. A livello della tecnologia meta-politica, quando un tecnologo politico mostra dei segni di debolezza per una contraddizione interna, è spesso preferibile lasciare che le cose seguano il loro naturale corso. Dopo tutto, cosa importa se i responsabili in Carolina o in Florida utilizzano il termine “cambiamento climatico” o il termine blub-blub-blub?
2. I costruttori di armi
Obbiettivo: convincere la popolazione americana che la proprietà privata delle armi da fuoco metta le persone al riparo, che sia efficace a prevenire la tirannia e che si tratti di un diritto da difendere ad ogni costo.
Anche qui vediamo emergere dei punti deboli con contraddizioni interne, come l’aumento degli episodi violenti di sparatorie di massa negli Stati Uniti. Il livello del lavaggio del cervello qui è molto elevato e le autorità americane potrebbero trovarsi costrette a ricorrere alla manipolazione diretta per riportare la situazione sotto controllo (alla fine è proprio ciò che sperano accada). Questo potrebbe anche provocare lo scoppio di un feroce braccio di ferro tra il governo e i fanatici delle armi da fuoco, che saranno descritti come terroristi e fuorilegge, i quali, alla prova del fuoco, saranno annientati dall’esercito, dalla marina e dall’aviazione. Questo non farebbe che mettere in mostra un’altra contraddizione interna: con la dimostrazione che il possesso di armi da fuoco non mette al riparo e che le armi sono inutili nella prevenzione della tirannia, il governo sarà costretto ad ammettere tacitamente che è, di fatto, una tirannia in guerra contro il suo stesso popolo. Ciò nuocerà a certe altre numerose tecnologie politiche da cui il governo dipende per la sua stessa sopravvivenza.
3. Il sistema politico a due partiti, con i lobbisti e i loro sponsor tra le corporations, le big money e gli estranei
Obbiettivi: Salvaguardare nel popolo la credenza che gli Stati Uniti siano una democrazia e che la gente abbia ancora la facoltà di scelta.
Da una parte, questa tecnologia sembra ancora funzionare. La gran parte del popolo ha votato a favore di Obama (molti di loro anche due volte!) e poi hanno avvertito un grande momento di solitudine, quando hanno realizzato ch’egli non è che un impostore, appena differente dal suo predecessore, e che tutto quello che aveva detto per ottenere il loro voto era solamente una musica della speranza. E adesso, molte di queste stesse persone sono pronte a votare di nuovo, per un chiunque altro politico di carriera, democratico, capace di suonare lo stesso spartito. Malgrado tutto ciò, questo aspetto della tecnologia politica appare oramai in declino. Lo strumento dei partiti sembra non più capace di produrre dei candidati credibili. I repubblicani vivono una situazione di smarrimento interna e sembrano particolarmente vulnerabili; rischiano di passare in secondo piano a causa di estranei come Trump. Inoltre, la maggior parte degli elettori non si identifica più né con un partito né con l’altro, questo costituendo uno sviluppo problematico per i tecnologi politici, incaricati di pascolare da un lato all’altro lo scacchiere politico.
4. Le aziende e le élites intorno alla difesa nazionale
Obbiettivi: Giustificare l’esorbitante impiego di risorse pubbliche per la difesa col pretesto di salvaguardare la sicurezza nazionale, con la sconfitta di malfattori ed altre assurdità. Gli Stati Uniti hanno un sistema di difesa troppo costoso, ma molto inefficace.
Affari in corso: Le ostilità in Siria minacciano di degenerare. Gli Stati uniti hanno ordinato alla porta-aerei USS Theodore Roosevelt di lasciare il golfo Persico, sguarnendo questo golfo di tutte le porta-aerei americane per la prima volta dopo sei anni.
La ragione è semplice: malgrado che siano il frutto di ricerche molto costose, le porta-aerei americane sono efficaci solo contro avversari molto deboli e disorganizzati. Quando si tratta di affrontare grandi potenze come la Russia, la Cina e l’Iran, appaiono non altro che anatre d’acqua dolce, senza difesa contro gli attacchi di missili supersonici e di siluri a supercavitazione [1] – che, tra l’altro, gli americani non posseggono affatto. Questi evidenti segni di debolezza (ce ne sarebbero ancora di cui parlare) scalzano il principio fondamentale della costante ed esosa richiesta di dollari per la difesa, secondo cui si tratta di denaro ben speso. Col tempo, questo messaggio è destinato a sprofondare quando la difesa degli Stati Uniti produce pasticci militari inutili, rapporti senza fondamento, creati dai servizi d’informazione che scambiano i loro desideri con la realtà, alimentando, così, una contraddizione interna molto grave.
Se abbiniamo questa relativa impotenza delle armi altamente tecnologiche americane contro avversari armati in modo simile con l’incapacità o il rifiuto di dispiegare truppe sul suolo (dopo le riuscite spedizioni negli scannatoi umani dell’Iraq e dell’Afghanistan), si ottiene una superpotenza compassata la cui capacità di proiezione militare è piuttosto circoscritta. Perché, allora, la difesa costa così tanto? Si possono ottenere sconfitte con molto meno! È un segno di disperazione la decisione americana di lanciare scatole di munizioni per armamento leggero e granate sul deserto nel nord della Siria, nella speranza che alcuni gruppi di terroristi moderati (tutto da ridere) riusciranno ad impossessarsene per primi e ad utilizzarli contro il governo siriano.
La lista è lunga, ma, per ragione di sinteticità e come esercizio da fare, lascio al lettore di individuare più dettagliatamente gli esempi restanti di cattiva tecnologia politica che si possono rinvenire negli USA. Non è difficile trovare informazioni. Domandatevi se queste tecnologie falliranno per una contraddizione interna, per lo scoppio di un conflitto più grande o per aver provocato una generalizzata degenerazione della popolazione che opprimono.
5. Il complesso sanitario
Obbiettivo: mantenere inculcata nelle persone l’idea che sia necessario un sistema sanitario basato su polizze assicurative, che le esorbitanti spese mediche siano giustificate, che la medicina pubblica socializzata sia una sorta di incarnazione del male e che si ricevono le migliori cure mediche, benché tutte le prove dicano il contrario.
6. L’insegnamento superiore
Obbiettivo: mantenere le persone salde nella convinzione che l’insegnamento superiore negli Stati Uniti sia un valore certo, a dispetto dei suoi elevatissimi costi, del crollo degli iscritti e del fatto che più della metà dei laureati sono stati incapaci di trovare un impiego professionale.
7. Il sistema carcerario
Obbiettivo: garantire che le persone continuino a credere che imprigionare una percentuale di popolazione superiore a quella imprigionata da Stalin, soprattutto per atti non violenti e crimini senza vittime, permetta di salvaguardare in qualche modo la sicurezza della popolazione, malgrado non esistano prove al riguardo.
8. L’industria automobilistica.
Obbiettivo: mantenere le persone nella convinzione che possedere un’automobile sia segno distintivo di libertà e screditare l’uso del trasporto pubblico, sebbene che, se prendessimo in esame tutti i costi e le esternalità legate ad una vettura e li traducessimo in ore di lavoro necessarie per pagare tutto ciò, guidare una macchina si rivelerebbe meno redditizio che camminare.
9. L’industria agro-alimentare.
Obbiettivo: mantenere le persone nella convinzione che uno stile alimentare basato su alimentari a buon mercato, pieni di prodotti chimici e realizzati industrialmente, sia comunque accettabile, a dispetto dell’elevato livello di obesità, malattie cardiache, diabete e altre patologie che ne sono conseguenti.
10.Il sistema finanziario
Obbiettivo: mantenere le persone nella convinzione che il loro denaro sia al sicuro anche se sparisce nel buco nero di un debito crescente ed impossibile da rimborsare.
11. La religione organizzata.
Obbiettivo: mantenere le persone nella convinzione che prostrarsi davanti ad un grande uomo vestito di bianco nel cielo, che potrebbe inviarvi all’inferno, malgrado vi ami, e che, benché sia onnipotente, ha sempre bisogno del vostro denaro e che prevale sulla vostra ragione, fondata sui fatti, per farvi trovare la strada nel mondo. Questo conduce le persone semplici di spirito ad affermare con insistenza che la storia creata dal dio egizio Horus, alla quale sono stati aggiunti frammenti dell’epopea di Gilgamesh e altri miti antichi, sia la parola di Dio e la verità letterale assoluta. Bisogna mantenere viva la finzione che le persone religiose siano in qualche modo più etiche e spiritualmente elevate delle persone non religiose.
12. Il sistema giuridico
Obbiettivo: mantenere le persone nella convinzione che il sistema giuridico origini la giustizia, piuttosto che vendersi al miglior offerente, soltanto per nutrire un enorme massa di avvocati ben pagati che hanno meritato i vostri soldi e che l’obbedienza ad un codice di leggi, tanto voluminoso quanto complesso da essere completamente incomprensibile all’uomo medio e anche a buona parte degli stessi avvocati, significhi essere un buon cittadino.
Come vedete, gli USA sostengono un certo peso di parassitismo dovuto a cattive tecnologie politiche. Ciascun gruppo d’interesse particolare può fare appello a tecnologi politici per mettere in piedi un sistema che assicurerà loro una fetta non proporzionale di torta, a danno dell’intero mondo.
Tutto ciò, in sé, è già pessimo, ma cattive tecnologie politiche comportano problemi supplementari: indeboliscono lo spirito di quelli che opprimono. Il loro principale scopo è di mantenere nelle persone la convinzione in cose false. Una volta riuscita l’operazione, queste persone rimangono personalmente coinvolte in queste bugie, vi si identificano e prendono tutte le informazioni in contraddizione con le proprie convinzioni come un affronto personale o, per lo meno, come un fonte inopportuna di dissonanza cognitiva. Ciò li rende impermeabili alle buone tecnologie politiche, quelle che cercano di convincerli delle cose vere, e ai metodi di lavoro che si basano sui fatti al fine di orientarli a fare solo ciò che è necessario fare. Si tratta di ciò che Andy Borowitz ha chiamato “l’uomo resistente ai fatti”.
In ragione del gran peso parassitario di cattive tecnologie politiche, per la popolazione degli Stati Uniti dovrebbe valere la pena di mettere insieme in atto buone tecnologie politiche, come quella utile a prevenire un catastrofico cambiamento climatico.
Un gran numero di pessime tecnologie sono sul punto di fallire, sia per effetto di contraddizioni interne che in ragione del fatto che per i loro nefasti effetti sulle persone prese nel loro sortilegio. È dunque logico aspettare.
Inoltre, il problema degli Stati Uniti come inquinatori e maggiori turbatori del clima può risolversi da solo: gli Stati Uniti sono un paese che soffre enormemente del cambiamento climatico, dato che l’Ovest ed il Sud-Ovest vanno incontro al rischio di siccità, il Sud è decimato da ondate di caldo e la costa Est sparirà sommerso dalle onde. Teniamo conto che ciò riguarderà solo il 5% della popolazione mondiale, un numero importante ma non molto da tenere in ostaggio il resto del pianeta.
Negoziare con gli USA per prevenire il cambiamento climatico appare, dunque, una perdita di tempo. Perché il 95% dovrebbe aspettare che il 5% scavi un buco tanto profondo anche per loro? Non sarebbe una perdita di tempo? Questa è la domanda a cui risponderemo prossimamente.
Dmitry Orlov
Fonte: http://lesakerfrancophone.net
Link: http://lesakerfrancophone.net/reduire-la-techno-sphere-partie-ii/
14.10.2015
Traduzione dal francese per www.comedonchisciotte.org a cura di NICOLA PALILLA
[1] Precisazioni dell’Autore
• Gli USA dispongono di un missile supersonico terra-aria ma di corta portata. Stessa cosa la Francia. Niente di comparabile con il Kalibr russo, che ha un raggio d’azione di più di 1500 Km e che è stato recentemente testato in Siria in condizioni reali con il 100% di obiettivi raggiunti
• Gli USA non hanno siluri funzionanti a supercavitazione.
• La velocità Mach 1 comincia a 1,047Km/h e la velocità di propulsione dei siluri US più rapidi è di 500 km/h, meno della metà.
• La Russia e l’Iraq hanno siluri Shkval, che viaggiano a più di 500 km/h.
• Le porta-aerei possono abbattere dei bersagli subsonici, ma non hanno difesa antimissile contro quelli supersonici.
• Contrariamente ai Tomahawk subsonici degli americani, il Kalibr può essere lanciato da piccole navi.
LEGGI ANCHE “RIDURRE LA TECNOSFERA” PARTE PRIMA