DI MAURIZIO BLONDET
maurizioblondet.it
Siccome i media continuano a raccontare come fosse vera la pochade orchestrata dai cosiddetti investigatori – impagabile la ricerca della SEAT nera in Belgio e Italia, mentre era a Parigi (con 2 kalashnikov dentro) ben parcheggiata; comicissima l’attribuzione della statura di “mente” al ragazzotto dalla faccia di cammello Abdelamid Abaaoud nato in Belgio, proviamo a mettere i dati che mostrano trattarsi di una classica strage di stato.
23 settembre 2014 . Obama ordina bombardamenti in Siria per distruggere le infrastrutture civili che fanno vivere i cittadini siriani rimasti sotto il governo Assad, onde tagliare la gambe al detto governo e far vincere i wahabiti jihadisti tagliagole gestiti dalla Cia e Dipartimento di Stato, che stanno combattendo Assad. E’ una violazione del diritto internazionale e persino delle leggi Usa. “Gli USA hanno bombardato ripetutamente raffinerie, ponti, silos granari, edifici per la distribuzione del cibo, altre infrastrutture civili e abitati civili”
http://www.activistpost.com/2015/10/as-russia-bombs-isis-us-bombs-syrian-civilian-power-stations.htm
Novembre 2014 – Netanyahu si infuria perché il parlamento francese si propone, il 2 dicembre, di riconoscere come Stato la nazione palestinese. “Non hanno niente di meglio da fare in un periodo di decapitazioni in tutto il Medio Oriente, fra cui un cittadino francese?”. Una guida turistica di nome Hervé Gourdel era stata appena uccisa in Algeria. Quando vengono da un simile personaggio, queste frasi sono minacce.
Settembre 2015 – La Russia comincia a bombardare i terroristi in Siria. Ammazza centinaia di addestrati dalla Cia. Sorpresa e rabbia nei noti circoli USA: “Questo è un’estrema mancanza di rispetto (a ultimate disrespect), strilla in Senato John McCain, che vi presiede le Commissione Militare: i russi stanno schiacciando le opposizioni moderate! Ancor più chiaro John Kerry: esprime “grave preoccupazione” per i colpi che i russi assestano ai terroristi battezzati opposizione moderata, e profetizza: “L’ISIS non può essere sconfitto finché Bashar al-Assad rimane presidente della Siria”. In pratica, promette ancor più terrorismo.
http://www.huffingtonpost.com/entry/us-official-russia-has-started-air-strikes-in-syria_560bd96de4b0af3706de9c5c
Frattanto gli americani non sono rimasti con le mani in mano: continuano a bombardare infrastrutture civili: due centrali elettriche ad Aleppo (al-Rudwaiya) che lascia senza luce ed energia ampie zone della città (12 ottobre). E Obama – il 27 ottobre – annuncia il dispiegamento sul terreno in Siria di 50 commandos delle forze speciali. Che senso ha? “Tali misure hanno il potenziale di porre gli Stati Uniti in diretto conflitto con il regime siriano e le forze russe e iraniane che lo sostengono”, spiega al Washington Post un “alto ufficiale” del Pentagono. Lo scopo è appunto quello: rendere più difficile ai russi di bombardare i ‘nostri’ terroristi, mettendoci di mezzo i commandos Usa – come scudi umani?
Il 27 ottobre è anche il giorno in cui il direttore della Cia John Brennan, l’ex capo dell’MI6 John Sawers, il direttore in carica dei servizi esteri francesi (DGSE) Bernard Bajolet, il generale israeliano Yaacov Amidror (un capintesta della provocazione, in Israele stava per diventare capo del Direttorato dello Spionaggio Militare nel 2001, ma i politici lo scartarono perché dichiarò che gli israeliani non religiosi erano “goy che parlano ebraico”: un fanatico anche per i suoi pari) si riuniscono in un “panel” (riunione ristretta di studio), all’università di Washington: è il Intelligence Conference: Panel (VIDEO) , sul tema: Shared 21st Century International Mission (VIDEO) . I quattro hanno evidentemente una missione condivisa per il 21mo secolo. L’incontro dura fino al 29 ottobre. Perché si riuniscono proprio in quei giorni a mettere a punto la missione comune? Perché (rataplan…):
30 ottobre ha luogo il primo tavolo di negoziato per la pace in Siria.
A Vienna. Fortemente voluto dalla diplomazia di Putin, che è riuscito a mettere attorno al tavolo iraniani e sauditi, e mira evidentemente a coinvolgere l’ONU in una soluzione politica del conflitto .
I ministri partecipanti firmano un comunicato “congiunto” in cui chiedono all’ONU di riunire il governo siriano (Assad) e l’opposizione onde cominciare un “processo che conduca a un governo inclusivo e non settario, con nuova costituzione ed elezioni” sotto la supervisione Usa.
Il delegato Onu, Staffan de Mistura, si rallegra e loda Putin: senza i russi non saremmo mai arrivati a tal punto. Un governo futuro “non settario” esclude dal negoziato come opposizione legittima l’ISIS e i terroristi moderati di qualunque tipo, la cui caratteristica è di essere settari e tagliagole. E’ un successo russo da contrastare a qualunque costo.
L’incontro è solo preliminare: ci si accorda per un secondo round. Quando? Il 14 novembre. Un giorno prima, avverrà il mega-attentato a Parigi.
31 ottobre: il volo Metrojet 9268 carico di famigliole di turisti russi viene fatto esplodere sul Sinai. In quel momento, a 60 chilometri dal luogo della tragedia, è in corso una esercitazione congiunta Usa-Israele “Blue Flag”, la più grande esercitazione aerea da decenni, con partecipazione di paesi NATO (greci e polacchi) che simula atti di guerra aerea. Sarà un caso. Isis rivendica l’attentato. Diffonde un video, ritenuto autentico, che mostra l’aereo russo nel momento in cui esplode: ciò che implica che l’operatore fosse sulla verticale del volo al momento dello scoppio, e ne conoscesse l’istante esatto. Una
sofisticazione notevole. Ma alla portata delle potenze aviatorie partecipanti a Blue Flag.
7 novembre – “Gli Stati Uniti si preparano ad intensificare i loro bombardamenti contro lo Stato Islamico in Siria, mentre gli stati arabi che con gran fanfara hanno mandato i caccia per la prima fase della missione sono svaniti” così il New York Times. Gli Usa dunque intensificano, si intromettono pericolosamente nelle operazioni russe in corso, bombardando per conto loro senza coordinamento con la Russia. E si lamentano che gli alleati non se la sentano di partecipare alla provocazione….
http://www.nytimes.com/2015/11/08/world/middleeast/as-us-escalates-air-war-on-isis-allies-slip-away.html?_r=1
11 novembre: “Washington ha bisogno di più scarponi sul terreno per ‘occupare’ e ‘governare’ parti della Siria”: così Deborah Lee James, segretaria della Air Forces, in pratica una vice-ministra. Non è strano? Adesso che i russi stanno debellando l’ISIS, l’America vuole forze di terra per governare ed occupare parti della Siria?
https://www.rt.com/usa/321520-troops-ground-syria-isis/
13 novembre .- mattina. A poche ore dalla strage di Parigi, gli USA annunciano di aver eliminato Jihadi John, l’inglese mascherato da jihadista che appare nei video emanati dal SITE di Rita Katz come tagliagole dell’ISIS. Bisognava pur avere un piccolo successo da attribuirsi. Le prove? Purtroppo, dicono i comandi Usa, il corpo è stato “vaporizzato”. Non avremo mai la prova.
ERA INCORSO UNA ESERCITAZIONE ANCHE A PARIGI
13-14 novembre. France-Info allestisce un sito a cui può rivolgersi chiunque per segnalare una scomparsa o dare una testimonianza. Ad un certo punto un tale Patrick Pelloux, che si qualifica un paramedico affiliato al SAMU (Service d’Aide mèdicale d’urgence, un gruppo di pronto soccorso) telefona e dice: “Per fortuna per il mattino al SAMU di Parigi era stato programmata una esercitazione che simulava attacchi a siti plurimi, sicché eravamo preparati. Si deve sapere che c’era una mobilitazione di forze di polizia, pompieri, paramedici, associazioni (di volontariato) che sono venute e abbiamo cercato di salvare più persone possibili”.
Sempre prima di mega attentati sono state inscenate esercitazioni per coprire gli eventi.
A Manhattan, la sera del 10 settembre 2001, la FEMA (il servizio federale anti-catastrofi) cominciato una esercitazione che simulava un disastro vicino alle Twin Towers. La mattina dell’attentato erano già sui moli di Manhattan, a due passi, con ospedali da campo, roulottes, macchinari di pronto intervento, personale specializzato.
Londra, 7 luglio 2005, attacchi presunti islamisti a quattro fermate della metropolitana. Un tal Peter Power, tutto eccitato, telefona alla BBC Radio e dice in diretta: “Sono direttore di un impresa di security, la Visor Consultants. Sapete cosa? Un cliente mi aveva commissionato una esercitazione, con un migliaio di pesrone coinvolte, che simulava quattro attentati in quattro punti del subway: combinazione, proprio quelle stazioni dove sono avvenuti gli attentati! Che fortuna!| Abbiamo potuto passare dalla simulazione alla realtà molto rapidamente”. La Visor Consultants lavora normalmente per la Metropolitan Police, ossia Scotland Yard. Dopo, Power non è stato più disponibile per interviste.
Il paramedico francese Pelloux è un personaggio sui generis. Anzitutto, ha una pagina di Wikipedia in inglese che parla di lui – ovviamente se l’è scritta da sé – dove rivela una cosa interessante: “Durante la sparatoria di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015 (Pelloux) era nei pressi dell’edificio della rivista, sicché è stato uno dei primi ad arrivare sul posto, chiamato da qualcuno che lavorava per la rivista. Egli ha immediatamente telefonato al presidente francese Francois Hollande per dirgli quel che era accaduto. Egli ha visto che alcuni dei suoi amici erano morti e h ha fornito pronto soccorso agli altri”.
Leggere per credere : https://en.wikipedia.org/wiki/Patrick_Pelloux
Un paramedico che è il primo a telefonare al presidente Hollande? Che si trova per caso sul posto dell’attentato a Charlie Hebdo, dove ha degli amici fra i redattori? Fosse pure un medico come si dichiara su Wiki, quanti medici hanno il numero di cellulare di Hollande? E poi, della sua presenza sul luogo di Charlie ha fatto un business, raccontando ai giornali a destra e a manca le sue imprese di soccorritore, anzi essendo parte di un libro che ha confermato la versione ufficiale dell’eccidio (su Charlie Hebdo come false flag abbiamo scritto a suo tempo). E per giunta è n attore professionale o quasi, come segnala la sua partecipazione ad alcune pièces teatrali a Parigi…un uomo dalle molte doti.
Pelloux ha poi confermato che l’esercitazione erta in corso anche al Guardian:
“That morning, the emergency services in Paris had actually done a training exercise for a major terrorist attack. We were well prepared.”
http://www.theguardian.com/world/2015/nov/15/paris-attacks-medic-we-were-treating-war-wounds-made-by-war-weapons
Gli ebrei abitanti a Parigi sono stati avvertiti in anticipo delle stragi che sarebbero avvenute in città. Da chi sono stati avvertiti non è chiaro; ma la notizia è stata riportata da Times of Israel, quindi non è una elucubrazione di qualche complottista.
http://www.timesofisrael.com/in-france-defense-experts-see-parallels-to-israel/
E’ già un progresso: chi scrisse che l’11 Settembre 2001 gli ebrei che lavoravano al World Trade Center erano rimasti a casa, è stato bollato di antisemita. Anche negli attentati di Londra del luglio 2005 gli ebrei furono avvisati prima: per la precisione, Bibi Netanyahu, che si trovava nella capitale inglese, fu avvertito dai suoi servizi di non uscire dall’albergo quel mattino. La cosa fu riportata come normale dai giornali inglesi (io ero lì come inviato) – e nessuno che chieda ad Israele: visto che sapete sempre degli attentati prima, non potreste avvisare anche la “nostra” popolazione?
I PASSAPORTI TROVATI “VICINO” AI TERRORISTI: FALSI
Quello siriano è un comprovato falso di quelli che si vendono ad Istanbul a medio-orientali (anche pakistani) che vogliono farsi passare per siriani profughi di guerra ed ottenere asilo in Europa. Il passaporto egiziano trovato “vicino” a un altro terrorista appartiene invece a una vittima: Walid Abdel Razzak, che era allo stadio a vedere la partita, e lotta fra la vita e la morte in un ospedale francese. Miserabili depistaggi subito smentiti.
http://www.middleeasteye.net/news/syrian-passports-found-scene-paris-attacks-fakes-made-turkey-police-520642631
Il misterioso arrestato in Germania
Nella giornata dell’attentato, la AFP diramava la seguente notizia: un uomo che trasportava armi in una vettura è stato arrestato in Baviera. Stava dirigendosi verso Parigi sull’autostrada che unisce Salisburgo (Austria) a Monaco (Germania). L’arrestato veniva del Montenegro. Nella sua auto, in un nascondiglio, la polizia ha trovato varie pistole, mitra, munizioni e molti chilogrammi di tnt . Gli inquirenti ritengono che abbia un fondato legame con gli attentati di Parigi. L’età dell’arrestato, 51 anni, non l’età di un combattente dell’ISIS, ma forse della “mente” E’ Islamico o no? Non sappiamo. La notizia, ampiamente riportata dalla stampa tedesca, cui ha fatto riferimento anche il governatore della Baviera, è stata soppressa prontamente. Forse perché sconvolge la versione ufficiale?
Una ulteriore informazione ha precisato: la polizia bavarese ha arrestato il viaggiatore armatissimo verso Parigi il 5 novembre. Dunque una settimana prima della strage di Parigi.
http://www.dw.com/en/bavaria-arrest-raises-suspicions-about-links-to-paris-attacks/a-18849866
14 novembre, Vienna– Tavolo del negoziato di pace in Siria: “Usa, Europa e gli stati sunniti danno la colpa ad Assad per il conflitto ed anche per l’ascesa dell’ISIS; l’Arabia Saudita ha chiarito che continuerà a sostenere i ribelli se Assad non si ritira… la Russia è scettica se una opposizione democratica ad Assad semplicemente esista. Saudi e Turchia vogliono espandere la lista dei gruppi legittimati (a partecipare alla transizione) in modo da escludere parecchie fazioni islamiste.
http://www.slate.com/blogs/the_slatest/2015/11/14/vienna_talks_negotiators_agree_to_syria_peace_road_map_in_the_wake_of_paris.html
Antalya: al G20, Putin rivela che 40 paesi finanziano ISIS, fra cui alcuni membri del G20. Mostra anche la foto satellitari della strada su cui l’ISIS fa’ transitare le autobotti che portano il petrolio iracheno, che il Califfo estrae, per venderlo in Turchia. Una fila di autobotti lunga decine di chilometri. Sono così facili da bombardare, perché gli Usa non li bombardano? Putin non può, perché la sua azione è limitata alla Siria. Immediatamente dopo, gli Usa annunciano di aver cominciato i bombardamenti, distruggendo 116 autobotti nella Siria orientale, ad Abu Kamal, cittadina di frontiera con l’Irak. Prima non aveva mai bombardato queste file di mezzi, hanno spiegato al Pentagono, per timore di perdite civili.
E lo stato di guerra?
Hollande l’ha indetto. Ma non ha invocato la clausola NATO articolo 5; ha chiesto aiuto alla… UE. Tutti i 28 paesi devono aiutare militarmente la Francia. E tutti i 28 paesi unanimi ed entusiasti hanno offerto il loro sostegno – guerra! – ha enunciato commossa la Mogherini.
E’ un passo decisivo verso “più Europa”, come stanno ripetendo da giorni i soliti noti: per vincere l’ISI, ci vuole più Europa, un esercito comune, ed anche (mai sprecare una strage di stato) lo sforamento del deficit contro l’austerità… come mi scrive il lettore Fazio F.
“La sistematica destabilizzazione intorno all’Europa ha sempre puntato a creare un nemico artificiale per favorire il processo di unificazione inceppato e ora era il momento da non far scappare. Hollande stava perdendo popolarità ma è il miglior esecutore dei piani del nuovo ordine mondiale, intanto gli europei stavano diventando sempre più eurofobi. Serviva un nemico esterno per unire obtorto collo gli europei e il nemico rimarrà fin quando l’Europa non diventerà un clone degli USA, a questi assoggettata e ovviamente ben separata dalla Russia. Gli immigrati alle frontiere non hanno funzionato come sperato, era già pronto il piano B. La storia recente, compreso l’allargamento affrettato dell’UE, la crisi libica provocata dalla Francia la crisi siriana vanno lette in quest’ottica”.
Perfetto. C’è anche questo. Sempre le stragi sono di Stato. Servono al potere esecutivo.
Maurizio Blondet
Fonte: www.maurizioblondet.it
Link; http://www.maurizioblondet.it/e-strategia-della-tensione-lo-dimostra-la-cronologia-2/
17.11.2015