DI VALERIO LO MONACO
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E dunque il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha riscosso quanto previsto. Previsione, beninteso, che era stata tenuta più o meno nascosta da quasi tutti i media ufficiali, se si fa eccezione del Tg La7 di Mentana che invece gli ha concesso spazi almeno decenti (giornalisticamente).
Questo è il vero dato interessante a emergere dalla tornata elettorale dello scorso fine settimana. A margine c’è la sconfitta più o meno totale del centrodestra – se si fa eccezione di Napoli dove una nuova vittoria del centrosinistra era ovviamente impensabile, visto lo sfacelo dell’amministrazione uscente – oltre al fatto che è aumentato il numero degli astensionisti.
Nella foto: Massimo Bugani, candidato sindaco a Bologna per il movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, esulta per il risultato ottenuto
Per quanto attiene quest’ultimo punto la cosa è importante: se anche nelle votazioni comunali e provinciali l’astensionismo cresce è lecito aspettarsi una cifra ancora superiore alle prossime Politiche.
In merito alla sconfitta del centrodestra la cosa è affatto inaspettata, non perché il centrodestra abbia governato male, o meglio, peggio che il centrosinistra altrove, quanto perché in periodi di crisi, chi ancora va a votare lo fa per lo più per mandare a casa la classe dirigente precedente.
Il dato di Grillo è invece importante. Dice in primo luogo che il terzo polo non esiste, o che almeno ne esiste più di uno. Dice che malgrado l’ostilità di “tutto il resto”, malgrado la disparità di mezzi economici ed esposizione mediatica, c’è nel Paese la necessità di qualcosa di diverso, e di un qualcosa, per la precisione, che malgrado tutto riesce in ogni caso a trovare il proprio spazio.
Ma la vittoria del Movimento 5 Stelle, che di questo si tratta semplicemente guardando i dati di Bologna, terra di provenienza di Bocchino e Casini, ovvero del sedicente terzo polo, significa anche altro.
In modo particolare significa che inizia ad affacciarsi sulla scena politica una forza altra del tutto avulsa (per ora) dalle logiche alle quali siamo abituati da decenni, e del tutto inedita. A spartirsi il tutto sino a ora sono stati sempre – sempre – i soliti noti. Ora c’è una nuova realtà, con facce del tutto nuove.
Beninteso, in tema prettamente politico abbiamo già detto la nostra in merito al Movimento di Grillo, attraverso l’articolo di Alessio Mannino pubblicato sul numero di novembre 2010 della rivista . E in modo particolare, ci siamo chiesti – e abbiamo chiesto a Grillo stesso – giornalisticamente, se all’interno di questo partito, diverso e nuovo quanto vogliamo ma pur sempre di partito si tratta, erano o meno contemplati alcuni temi veramente importanti per capirne la portata. Parlavamo di decrescita, di Europa, di sovranità monetaria e più un generale di una posizione sulle Banche e sulla speculazione internazionale. I cardini di una politica che oltre a essere moderna voglia essere anche davvero differente.
Tutto ciò al Movimento di Grillo manca. Ed è esattamente ciò che invece servirebbe per poterne comprendere appieno gli intenti politici, al fine di una valutazione generale.
Sugli altri partiti sappiamo: sono tutti a favore della crescita e nessuno si sogna di mettere in discussione i punti fondamentali del nostro modello di sviluppo sui quali invece noi centriamo maggiormente la riflessione.
Per considerare davvero alternativa una forza politica emergente, sono questi i temi dirimenti.
Il Movimento di Grillo si propone cose buone e giuste, battaglie importanti e su tutto la percezione – da confermare – che si tratta davvero di una forza politica che si pone con valori etici e morali differenti rispetto al pantano degli ultimi anni. Ma oltre al vaglio necessario, nel momento in cui tanti esponenti del Movimento 5 Stelle iniziano a sedere su poltrone di un certo peso, il fondamentale passo per poter finalmente brindare a una nuova situazione nascente, è rappresentato dal risolvere – e rispondere – a tali, cardinali, quesiti.
C’è qualcosa di nuovo, insomma, ma la forza politica che cerchiamo ancora manca.
Valerio Lo Monaco
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17.05.2011
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