E' DAVVERO ANNO ZERO ? (PARTE SECONDA)

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Si diceva ; una “guerra elettorale” , una contesa già avviata fra attori politici che hanno già la consapevolezza di quel che sta avvenendo. D’altronde lo stesso D’Alema ha lanciato l’avvertimento : siamo alla vigilia di una nuova stagione di Mani Pulite. Già si sa che il popolo , la ggente (per come si trattano gli italiani e si lasciano trattare) è indignata per l’inettitudine , la corruzione e gli sprechi della pubblica amministrazione , cioè per fenomeni che hanno contrassegnato anche l’intera stagione della cosiddetta “Seconda Repubblica” , ma che , naturalmente , muovono a sdegno quando le dimensioni dei portafogli calano vistosamente. I “nuovi” lo sanno da tempo e si sono preparati per tempo… Vogliono rappresentare questa indignazione (probabilmente congiunturale) sottraendo consenso ai due poli ed hanno un vantaggio : sono estranei alla politica o “politica” ed hanno le “mani pulite” (o politicamente nette per quanto riguarda le istituzioni). Sanno che per guadagnare quella rappresentanza – di indignati , sdegnati , arrabbiati , delusi ed anche indecisi – devono giocare la carta della riprovazione morale , dell’attacco a rappresentanti politici già screditati o che si sono sputtanati con le loro mani. Pensandoci bene , quindi , il V Day dell’8 settembre e le liste civiche sono ingegnose ed efficaci operazioni di marketing politico. Il “grillismo” è la copertura di un più vasto movimento che diventerà partito politico destinato a competere alle elezioni politiche per riempire il vuoto lasciato dai due poli. Le liste civiche municipali sono solo un esperimento in preparazione del “grande evento”. Penso di aver ragione a diffidare… Avevo torto , però , quando ritenevo che Grillo volesse proporsi come leader…

Sbagliavo , perché , semplicemente , Grillo è il testimonial del nuovo “movimento” , l’uomo destinato a guadagnargli consenso , l’uomo – immagine… Non so se alcuni fra voi sono a conoscenza del fatto che Pardi , uno dei leader , avesse , qualche giorno dopo il V Day , dichiarato che occorreva rappresentare le “istanze” mosse da Grillo come se quel progetto – il progetto delle liste civiche , intendo – fosse allo statu nascenti ed autonomo da Grillo , dal V Day e dal suo blog. Beh ! Semplicemente non è così… Il progetto risale alla primavera di quest’anno , fra i firmatari delle liste c’è Grillo stesso e poco tempo dopo , sul suo blog , è stato lanciato il V Day contro i politici. Durante l’esibizione la sua esibizione , ironicamente , Grillo ha “proposto” Travaglio , altro firmatario ed esponente del nuovo movimento , o partito , fate un po’ voi , come Ministro di Giustizia. Semplice ironia ? Nella vita mi sono abituato a tutto ; il primo governo di Berlusconi potè contare su Giuliano Ferrara Ministro. Qualche tempo prima , non molto , avremmo riso sul governo Berlusconi , su Ferrara Ministro… Berlusconi , quello delle televisioni e del Milan ? C’era poco da ridere… E’ormai noto che Forza Italia , il partito – azienda di Berlusconi , era in cantiere da due anni , quasi in contemporanea con Mani Pulite. Ma si può pensare che le liste civiche siano poi così spontanee da essere state concepite e da essere nate ieri. Io ho i miei dubbi… Intendiamoci , fin qui nulla di male , se i rappresentanti del centrosinistra e del centrodestra sono così inetti e corrotti , è giusto rimpiazzarli ed è gusto che i nuovi soggetti elaborino le loro strategie politiche , ma è la mancanza di trasparenza dell’operazione che non getta buone luce. Per chi vuol vedere , è evidente che liste civiche e “grillismo” sono in rapporto , ma perché non dichiararsi ? La spiegazione può essere solo che Grillo , come collettore di consenso attraverso il suo blog e i suoi spettacoli , come uomo indipendente ed autonomo da qualunque partito , può spendersi meglio a favore del nuovo movimento… Pensate , forse , che il modernissimo Grillo , nell’era dei cellulari e delle e mail non abbia avuto folti contatti con gli altri esponenti delle liste civiche ? Gli accenti contro la “partitocrazia” , i propositi di demolire i partiti , molto simili a quelli di 15 anni fa e oggi si “vendono” bene. E l’ambiguità grillina si vende bene anch’essa per cui non và sciolta come pensavo potesse accadere. Per approfondire , radiografiamo il nuovo movimento…

La prima componente è quella che potemmo definire il “grillismo” propriamente detto , le reti create attraverso il suo blog e i suoi spettacoli. Di Grillo conosciamo il suo blog , i suoi spettacoli incentrati sui temi della new economy , dello sviluppo sostenibile , ecc… Non mi soffermo… Sappiamo che si è creato una rete di rapporti con esponenti del cosiddetto “movimento dei movimenti” , almeno per la sua parte “moderata” , il movimento new global o no global di contestazione alla globalizzazione neoliberista , personaggi come Alex Zanotelli , don Ciotti , Gino Strada , Gianni Minà , ecc… di cui Grillo è grande amico grazie ad anni passati a condividere idee e tematiche. E’ presumibile – anzi si può più che presumere – che il comico genovese tenti di convincere gli amici nell’operazione , ma , al momento e a ragione , costoro sono riluttanti. Gli esponenti del “movimento dei movimenti” o , meglio alcuni fra loro , hanno agganci istituzionali con partiti della sinistra come Rifondazione , da tempo più “movimentista” che comunista e i Verdi. Tolti , in apparenza , i panni “new global” , Grillo si è lanciato all’attacco degli odierni politici e non solo… Per il momento non è possibile sapere come e quando Grillo ha deciso di appoggiare le liste civiche. Ha attaccato l’indulto del Ministro Mastella , ormai il bersaglio preferito degli uomini delle liste civiche come Travaglio , indulto che è anche stato una concessione al garantismo delle sinistre della maggioranza e dei radicali. Ha indossato panni “legalitari” e securitari – basta guardare l’esibizione al V Day che , almeno per quegli aspetti , non può essere spiaciuta ad un leghista. Ha affrontato la tematica dell’immigrazione con approcci discutibili , additando a “patrie sconsacrate” , termini che , ancora , non sarebbero sgraditi ad un leghista. Ed è strano che uno come lui , ferrato nei temi della globalizzazione , quindi anche dell’immigrazione , si lasci andare a tanto semplicismo. La spiegazione , l’unica possibile è che , appunto cerchi di attrarre simpatizzanti delle idee di destra , perché dall’altra parte , gli scontenti del centrosinistra , il piatto è già pieno ! Insomma siamo “oltre la destra oltre la sinistra” come si dice oggi. Prendo atto… prendo pure atto che le perplessità crescono…
Un’altra componente è quella dei cosiddetti “girotondi” o “girotondini” , il movimento antiberlusconiano e critico verso la politica “dalemiana” e dialogante del centrosinistra , movimento dai connotati “legalitari”. In apparenza i ”girotondi” , il popolo dei fax , si è dissolto con la vittoria – sconfitta del centrosinistra , in apparenza è stato solo uno strumento per spodestare Berlusconi. Il prof. Pardi , firmatario delle liste civiche , ha , probabilmente , il compito di far confluire i “girotondini” nel nuovo movimento. E’ noto come fra i “girotondi” e il movimento new global non vi fossero particolari simpatie , come fossero stati in competizione di piazza , competizione fra piazze che non raccoglievano proprio soggetti simili. In sostanza i secondi rimproveravano ai primi di avere un ristretto orizzonte antiberlusconiano… Tant’è… Andiamo avanti…

Ricordate gli attacchi di Grillo al regista romano Nanni Moretti ? Avendo a mente il progetto delle liste civiche qualche conto torna… Semplicemente Moretti , forse ancora legato al centrosinistra o per qualche altro motivo , si è rifiutato di seguire Pardi e i “girotondini” nel nuovo progetto ; di qui l’irritazione di Grillo ! Forse i motivi per cui Moretti si è rifiutato di seguire l’amico Pardi sono rintracciabili nell’ultimo film , “Il caimano” , il film su Berlusconi e sul berlusconismo il cui finale valeva la pellicola… Nel finale in un quadro un po’ surreale Moretti metteva sé stesso , uomo di sinistra , come Berlusconi , in tutta sua arroganza e violenza… Pur processato e condannato il Berlusconi – Moretti riesce a far rivoltare la folla contro i giudici in un vero e violento deserto morale e culturale… Moretti , in sostanza , metteva in luce il suo pessimismo : il berlusconismo , o la sua antropologia , si sono impadronite dell’Italia e ciò indipendentemente dall’esito di qualsiasi elezione. Credo non avesse tutti i torti e penso che , per queste ragioni , non tornerà a fare politica.

Direi che l’ultima componente è anche la sua sponda istituzionale , l’Italia dei Valori di Di Pietro. Sappiamo molto dell’eroe di Mani Pulite e sappiamo anche che non è certo un politico nuovo… Non può essere considerato tale… Nella sua carriera politica Di Pietro , attuale Ministro di questo governo , che , guarda caso , trascorre un giorno su due a litigare con Mastella – vera fissazione !- , è uscito e entrato nel centrosinistra. Grande moralizzatore della vita politica italiana , è riuscito a imbarcare nel suo partito un tipo come De Gregorio , proveniente dal centrodestra che , nel giro di mezza giornata , al centrodestra è tornato. Un tipo , questo De Gregorio , che , in quanto ad affidabilità e pulizia , farebbe rimpiangere un Mastella ! Prima delle elezioni Di Pietro ha fatto , comunque , più di un acquisto da Forza Italia ; ma non era quello che “voleva sfasciare Berlusconi ?” Ma Di Pietro continua sulla linea che ha percorso nella sua vita , il “legalitarismo” a cui conquistare consensi e simpatie da destra a sinistra. Perché Di Pietro con la destra ha una certa dimestichezza… Durante l’odierna legislatura si è trovato spesso in sintonia con il leader di AN Gianfranco Fini , ad esempio sull’indulto , al quale l’alleanza con Berlusconi per il quale non c’èi sono mai stata , da parte sua , grande simpatia , sta stretta. Nella sua carriera Fini ha pagato pegno all’”amico” Berlusconi che ha sdoganato il partito dei neofascisti dichiarando il suo appoggio a Fini quando si candidò come sindaco di Roma contrapponendosi a Rutelli. Ormai la situazione è fluida , incerta , tutti i giochi sono possibili , il centrosinistra ed il centrodestra come li conosciamo oggi non esistono più e , con buone probabilità tanto Di Pietro che Fini si preparano a lasciare i rispettivi poli. Il “legalitarismo” dipietrino (e dagli con il personalismo politico !) può attrarre esponenti della destra. Già ai tempi di Mani Pulite Di Pietro poteva contare sull’amicizia dell’onorevole missino Mirko Tremaglia , ex repubblichino e grande amico , forse ancor oggi , di Di Pietro era l’ineffabile Cossiga che scrisse la prefazione ad un libro del giudice. Proprio lui ! Cossiga del quale non voglio più aggiungere nulla… Molto legato a Di Pietro è Elio Veltri , ex socialista molto critico nei confronti di Craxi , oggi firmatario , anche lui delle liste. Alla vigilia delle elezioni del 2001 , quelle che assistettero al trionfo di Berlusconi , Veltri scrisse con Marco Travaglio , altro firmatario delle liste , il libro “Il colore dei soldi” che mostrava le traversie giudiziarie di Berlusconi nel chiaro e sacrosanto tentativo di illustrare chi fosse l’uomo che si preparava a vincere le elezioni. E’ presumibile che Di Pietro avesse assecondato questa iniziativa. Il libro , allora edito da Editori Riuniti – quando Travaglio non si faceva pubblicare i libri dalla BUR – impose il successo di Travaglio che si creò il personaggio di fustigatore del centrodestra e del centrosinistra , denunciandone le illegalità diffuse… Si cominciò finalmente a inquadrare il personaggio Berlusconi , le sue amicizie mafiose ed il resto e si fece ciò in televisione – mentre già da tempo si scrivevano biografie “non autorizzate” su Berlusconi -. Travaglio fu invitato nella trasmissione di Luttazzi e , quando il Cavaliere se la legò al dito. Dopo aver vinto le elezioni , nel giro di un anno , Berlusconi si disfò della presenza in RAI di coloro che avevano trattato le problematiche legate ai guai giudiziari e ai sospetti di collusione mafiosa nel giro di un anno , vale a dire Santoro , Biagi e Luttazzi. Qualche parola su Travaglio la devo pur dire…

Il suo lavoro documentario , i suoi libri sono preziosi e notevoli , ma oggi non aggiungono più nulla. Non importa più sapere se Tizio o Caio è corrotto o mafioso o è affetto da guai giudiziari , il problema è cambiare radicalmente la situazione. Possono farlo Grillo , Travaglio , Di Pietro e gli altri ? I miei dubbi aumentano… Travaglio è nato alla corte di Montanelli e del Giornale. Ottima penna , Montanelli , giornalista di destra e visceralmente anticomunista , lasciò il Corriere della Sera perché , in effetti , in quel periodo – metà anni Settanta – era sbilanciato a sinistra (era il periodo in cui veniva ospitato anche Pasolini). Fondò il Giornale che si avvalse dei finanziamenti di un allora sconosciuto imprenditore edile che , di lì a poco , avrebbe fatto strada e che si sarebbe iscritto alla P2. Non vi sfido ad indovinare chi… Montanelli era ottimo giornalista ma anche un grande cinico , un cinico che si sarebbe paragonato a Ferrara. Invitò a “turarsi il naso” alle elezioni del 1976 che , tradotto ai tempi , voleva dire “cosa volete ? La vittoria dei bolscevichi , forse ? Vi conviene votare per gli altri anche se sono corrotti e se sono mafiosi…”. Quando Berlusconi concepì il progetto di Forza Italia e pensò di utilizzare il foglio di Montanelli per sostenere il partito azienda – cosa che poi fece – il grande vecchio della stampa italiana lasciò il giornale che aveva fondato , portandosi dietro alcuni fedeli fra cui il giovane Travaglio. Questo gli rende merito… Alla vigilia delle elezioni del 2001 e alla fine dei suoi giorni Montanelli scrisse che “Berlusconi avrebbe governato con la menzogna , la corruzione e il manganello”. Buon profeta , ma aggiungo che Montanelli doveva pur sapere chi era Berlusconi , per un cospicuo numero di anni suo editore… Non ha accettato il Berlusconi politico – ritenuto pericoloso – ma ha accettato di lavorare per il Berlusconi editore semplicemente perché condividevano l’anticomunismo. L’unico motivo di attrito fra i due , a quei tempi , mi pare si fosse verificato quando Berlusconi tentò di fare del Giornale montanelliano un foglio di fiancheggiamento del leader socialista Craxi già vezzeggiato dalla P2 , ma Montanelli non aveva grande simpatia per Craxi. Non è , comunque , che Berlusconi politico fosse altra cosa dall’editore , il suo orizzonte culturale è stato sempre all’insegna della “menzogna , della corruzione e del manganello” e Montanelli , da gran cinico , lo doveva pur sapere. Si era forse turato il naso un’altra volta ? Comunque aver fede , vivere nel culto montanelliano come Travaglio non è peccato e , giustamente , fa bene a scrivere delle malefatte del centrodestra e del centrosinistra , ma dovremmo attenderci da lui un uguale trattamento per gli esponenti del movimento delle liste civiche di cui è firmatario. Manteniamo i dubbi…

Ricapitolando : un movimento “nuovo” che , però , ha una sponda istituzionale ; ha uomini “nuovi” ma anche ceto politico proveniente dal centrosinistra che vuole distanziarsi da esso , attraendo gli elettori delusi di quest’orbita e gli alti arrabbiati e scontenti. Un movimento dall’aspetto “legalitario” che cerca consensi ed alleanze nel movimento di contestazione alla globalizzazione neoliberista , prevalentemente e , comunque di idee “sinistrorse” , non rinunciando a cercarne pure a destra , forse anche le alleanze… Teniamo conto che questo movimento diventerà partito – se non lo è già , visti gli agganci con il partito di Di Pietro , si presenterà alle elezioni politiche , si candiderà al governo e , probabilmente , governerà e non si capisce con quale orizzonte… Il “grillismo” sembra quasi un veltronismo arrabbiato dove sta tutto… E ci saranno , appunto , i problemi reali da affrontare e , nel guazzabuglio che si sta formando , riusciranno ad andare d’accordo , ad affrontare pressioni esterne ? L’orizzonte “legalitario” non è un pochino “ristretto ?
Mi si può obiettare , facilmente e giustamente , che questi sono comunque in gran parte uomini nuovi , che sono diversi dagli altri , che sono indipendenti ed autonomi dai poteri economici e finanziari e , comunque è giusto dare il beneficio del dubbio. Mi si obietterà che , anche attraverso “i sondaggi” della rete , sarà possibile elaborare un programma. Io , però , voglio mettere altre pulci nell’orecchio…
E’ possibile che il movimento delle liste civiche abbia uno sponsor economico ? In questa direzione , per la verità , qualche indizio c’è… Qualche mese fa la Rizzoli (vale a dire RCS – il gruppo del Corriere della Sera) pubblicò “La casta” scritto dal giornalista del Corriere Gian Antonio Stella. In questo volume vengono denunciati gli sprechi e i privilegi della casta , appunto , politica. Cose che , anche se non nel dettaglio , si sanno e che già sono state denunciate in altri libri. Il programma Report di RAITRE , già da anni mostra sullo schermo abusi , sprechi e quant’altro , degli amministratori e dei politici. Il saggio – denuncia di Stella , però , pubblicato in grande tiratura , intercetta il malcontento degli italiani , in gran parte depauperati da anni di crisi , di sprechi , di malgoverno e ha successo ! E’ il segnale che bisogna raccogliere i “nuovi” frutti…

La BUR , una collana Rizzoli , pubblica da tempo , in quantità industriale , i libri di Marco Travaglio ed ha pubblicato , recentemente , un paio di titoli di un altro giornalista – polemista legato al movimento della liste civiche , Oliviero Beha. I temi sono i consueti , la degradazione della politica italiana e di quella parte della finanza e dell’economia legati a quella politica. Spesso Beppe Grillo cura la prefazione di questi testi – anche per un altro libro di Beha “Italiopoli” edito , questa volta , da Chiarelettere. Sembra che nella RCS sia avvenuta una svolta. Un fatto indicatore di ciò è l’assunzione della carica a vicepresidente di Gherardo Colombo. Proprio lui ! Il giudice (vi ricordate lo slogan “Di Pietro – Colombo andate fino in fondo”) che si è occupato della fuga di Sindona , della P2 , delle tangenti , della maxitangente ENIMONT e della corruzione dei giudici attuata dall’uomo Mediaset Previti. Un uomo che , certo , non ha una grande simpatia per Berlusconi e per la P2. Come è noto RCS è il tempio della grande finanza e della grande industria , del suo gotha. Qua dentro si giocano anche gli equilibri del neocapitalismo italiano ; insomma siamo al cuore del vero Potere , del potere reale con i suoi patti e le sue guerre fra bande ; le sue guerre di mercato. Allo stato del 2004 , uscito Romiti , ex manager FIAT , al gruppo di controllo della RCS appartengono Mediobanca , FIAT , l’Immobiliare Italcementi di Pesenti , Assicurazioni Generali , Pirelli , Banca Intesa , Sinpar , Mittel ed EDISON. Con la liquidazione di Romiti entrano quattro nuovi soci : Della Valle , Merloni , Ligresti – già salito alla ribalta delle cronache con Mani Pulite – , Geronzi – vale a dire Capitalia entrata nell’inchiesta sul crack Parmalat-. Quindi si stanno giocando nuovi equilibri… Tendiamo a sopravvalutare il Berlusconi politico quando il Cavaliere è soprattutto un finanziere , un business man. Con un’operazione stile P2 tenta il controllo della RCS , un’operazione di cui , sicuramente , Ricucci è un prestanome. Come Gelli insegnava “il vero potere risiede nel controllo dei mezzi di informazione”. Negli anni Settanta , per qualche anno , la P2 di Gelli ed Ortolani assunse il controllo della Rizzoli (Angelo Rizzoli era un iscritto come il direttore editoriale Tassan Din) grazie anche ai buoni servizi del Banco Ambrosiano di Calvi – altro affiliato -. Il “parco giornalisti” del Corriere – ora di proprietà Rizzoli – vale a dire il direttore Di Bella e i vari Costanzo , Gervaso , Trecca , ecc… completava l’album di famiglia. Ai tempi il tentativo della P2 era quello di creare un network economico , finanziario e politico genuinamente anticomunista da contrapporre al “voltafaccia” della FIAT e di altre imprese italiane che , invece , cominciavano a guardare con interesse al compromesso storico e al PCI , naturalmente nell’ottica di condurre i comunisti alla demarxistizzazione. Voltafaccia perché pochi anni prima casa Agnelli finanziava i neofascisti dell’MSI e i “golpisti bianchi” di Sogno (altro iscritto alla P2) mentre un altro collaboratore di Sogno , il provocatore Cavallo , schedava gli operai FIAT. Insomma da un parte il piduismo , il neoconservatorismo , il “trilateralismo” e il neoliberismo di “destra” con agganci americani (CSIS) e nella mafia sicula e italoamericana ; dall’altra il “trilateralismo” e il “neoliberismo” di sinistra della FIAT e di altre imprese dialoganti con i comunisti. E’ significativo il fatto che il leader del PRI , il partito più vicino ai finanzieri e agli industriali , avesse dato la sua benedizione all’intesa DC – PCI. Tornando all’oggi possiamo dedurre facilmente che i famosi soci occulti di Berlusconi fossero e sono riconducibili agli ambienti piduisti e alla mafia , coloro che hanno incoraggiato la sua entrata in politica. L’interesse per l’RCS , nella fattispecie per il Corriere della Sera , perno di equilibri economici e finanziari e quotidiano d’opinione più letto d’Italia non è scemato. Berlusconi esagera. Alle elezioni del 2001 ottiene l’appoggio di Agnelli (FIAT) e della Confindustria mentre gli equilibri all’interno dell’RCS sono a suo favore. Il Corriere della Sera , il giornale più spaventosamente conformista d’Italia , appoggia Berlusconi , ma questi , come si è detto , esagera. Al minimo cenno di critica , ed è difficile non criticare un Presidente del Consiglio che fa del paese o ritiene il paese la sua personale proprietà… Il direttore del Corriere De Bortoli viene rimosso dalla direzione e sostituito da Mieli (per la verità , tanto rumore per nulla ! , perché De Bortoli verrà messo alla direzione del Sole 24 Ore). Per assumere il peno controllo dell’informazione “confindustriale” Berlusconi tenta l’assalto alleandosi con i nuovi finanzieri d’assalto , i cosiddetti “furbetti del quartierino”. Le scalate contemporanee , mediante OPA , di RCS , Antonveneta e BNL indicano che , per certo , un patto , almeno tacito fra Berlusconi e i diessini dalemiani c’è stato. Costoro , attraverso la Unipol , volevano rafforzare un loro polo finanziario ed economico per sottrarsi a pressioni esterne indebite , ma la scelta di un”inciucio” finanziario con Berlusconi e , certo , non solo perché il Cavaliere dovrebbe essere un avversario politico , è veramente sciagurata. I tentativi , fortunatamente , vengono sventati. Dico : fortunatamente e giustamente perché un’informazione di opinione controllata da Berlusconi , questa sì avrebbe portato al regime ! Un’altra vicenda degna di interesse è quella della TELECOM. Grillo ha avuto il merito di prendersi carico della rappresentanza dei piccoli azionisti e di tutelarli di fronte al finanziere d’assalto Tronchetti Provera. Costui potrebbe entrare , anzi difficile sostenere il contrario , nell’affaire del servizio di sicurezza TELECOM coinvolto nelle intercettazioni , nei pedinamenti di magistrati , giornalisti , politici – e stendiamo un velo pietoso sui calciatori ! -. Un particolarità degli “attenzionati” è che , per la grande maggioranza , sono persone sgradite a Berlusconi ! Tronchetti Provera alleato di Berlusconi ? Guardiamo ai rapporti fra uomini del servizio sicurezza TELECOM e uomini del SISMI , il servizio segreto militare italiano , sotto la direzione dell’ufficiale della Finanza Pollari e scopriremo che questa è la realtà dei fatti… Una guerra “politica” , di mercato , mediatica e con il coinvolgimento di servizi pubblici e privati , in definitiva , una guerra di potere. Pensiamo al dossieraggio attuato dal collaboratore SISMI Pio Pompa…

Qualcuno avrà notato che , dall’intervento di Grillo all’assemblea degli azionisti TELECOM , il comico ha cambiato registro : il bersaglio principale sono diventati i politici. Voglio azzardare un’ipotesi che , in quanto tale , và presa con il beneficio del dubbio e và verificata , se possibile… Voglio dire , non è verosimile pensare che , prendendosi carico delle cause dei piccoli azionisti – TELECOM ma si potrebbe aggiungere Parmalat – Grillo abbia deciso di allearsi con quella parte di grande azionariato o , comunque , di azionisti più ferrati nell’acquisto di pacchetti di controllo ritenuta migliore , più onesta o maggiormente in grado di “mettere a riparo” i “piccoli” ? E non può darsi che la contropartita sia stata anche quella di impegnarsi , naturalmente con i suoi mezzi e le sue capacità , nella costituzione di un movimento , o meglio , di un nuovo partito da contrapporre sia al centrosinistra che al centrodestra giudicati , ormai , oltrechè spreconi e corrotti anche inaffidabili ? Sono domande senza risposta , ma , in ogni caso , sensate e non cancellerebbero la buona fede di Grillo. Però ogni scelta , soprattutto quando si entra nelle stanze del potere , hanno conseguenze…

Oggi , dunque , gli equilibri nell’RCS sono mutati e non sono più favorevoli a Berlusconi , abbiamo un Presidente di Confindustria – prima c’era il berlusconiano Amato – e della FIAT Luca Cordero di Montezemolo che , sfruttando la fama di “uomo della Ferrari” , comiziando e tuonando , fa le paternali , pretende di dettare l’agenda politica e di influire sulle decisioni politiche con rara arroganza , decisioni che dovrebbero essere dettate da uno spirito rigorosamente neoliberista. La FIAT si è risollevata dalla crisi , è più forte , più in grado di influenzare. Fra Luca Cordero di Montezemolo e Berlusconi non corre certo buon sangue , inoltre la nuova direzione confindustriale ha lanciato una svolta “legalitaria” e “moralizzatrice”. Il buon Luca intima gli imprenditori di “pagare le tasse” (e prima che succedeva ?) e , come se fosse il Verbo , dichiara che “la mafia è fuori dal Mercato !”. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere perché che ha studiato e si è occupato seriamente dei fenomeni della mafia e della criminalità organizzata sa perfettamente che questi sono stati allevati e sono cresciuti nel libero mercato. Il mercato reale non quello delle favole che sono state propinate per anni… I mafiosi , i grandi boss devono aver certo pensato che il buon Luca o è pazzo o non parla seriamente. In ogni caso riprovi lui a togliere i mafiosi dal Mercato (con la m maiuscola). La mafia non è solo criminalità organizzata , ma anche un potere economico che vive nel Mercato. E’ il neoliberismo reale bellezza (non s’era discusso per anni del socialismo reale) e non puoi farci niente ! In totale è la svolta di un neoliberismo condito di “legalitarismo” e di “moralismo” – falsi , a mio parere – . La svolta del neocapitalismo buono – negli USA dicono “compassionevole” – e quello cattivo dei Berlusconi , dei piduisti e dei mafiosi di questo mondo… Si continua con le finzioni ! Leggiamo attentamente dichiarazioni provenienti dalla Confindustria , dai giornali targati RCS e da esponenti delle liste civiche e , sono sicuro , ravviseremo delle affinità e delle sintonie. Torniamo per un attimo ai fogli dell’RCS : il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore. Questi fanno da cassa di risonanza alle “nuove idee”. Il primo , grandissimo giornale di opinione di inusitato conformismo , è diretto da Paolo Mieli , uno che dà lezioni di moderazione quando ha un passato in Potere Operaio , dove , naturalmente non ce n’era uno di operaio – “molotov e champagne” si diceva ! – la più violenta delle organizzazioni extraparlamentari di sinistra.

Un altro importante giornalista del Corriere è Pierluigi Battista , altro “moderato” di provenienza extraparlamentare di sinistra… Il vicedirettore è , udite , udite Magdi Allam , l’arabo che , quasi quotidianamente ci spiega quanto è buona e democratica Israele… Il predecessore di Mieli è stato quel De Bortoli , già citato , che non ha esitato a fare professione di vittimismo quando è stato costretto da pressioni berlusconiane a lasciare la direzione del Corriere… per assumere quella del Sole 24 Ore. E ricordo a che avesse un poco di memoria che De Bortoli ha sponsorizzato la Fallaci e i suoi libri che , primi qua in Italia , hanno istigato la rabbia e lo “scontro di civiltà” contro l’Islam. Più “moderati” di così si muore… Gad Lerner , qualche tempo fa , alla trasmissione di Ferrara mi sembra , ricordò che gli editorialisti pensavano che la Fallaci fosse una pazza scatenata. Ma i vari campioni del giornalismo targato Corriere , i vari Zincone , Panebianco , La Loggia cavalcarono e sostennero le uscite della Fallaci. Non so cosa dovrebbe meritare tanta malafede da parte di personaggi a cui viene appiccicata addosso l’etichetta della “moderazione”. Bene ! La linea di questi giornali RCS è rigorosamente liberista , assolutamente… Naturalmente costoro si indignano per gli sprechi della politica , della Casta – come , ormai , è diventato di pubblico dominio. Mi spieghino , allora , come fanno a giustificare , questi neoliberisti opportunisti , le ragguardevoli cifre – io non le riporto per pudore – che il Corriere e il Sole 24 Ore incamerano dallo Stato ! Insomma lo Stato finanzia , per vie traverse , la Confindustria , naturalmente neoliberista e per il mercato ! Sempre pronti a denunciare le malefatte della Casta , ma qui ci si ferma , vero amici del Corriere ? Viene ancora da ridere pensare che Grillo possa portare parte del movimento di contestazione alla globalizzazione neoliberista al mulino dell’RCS e del Corriere , rigorosamente neoliberista e che , qualche anno fa , dopo il G8 di Genova , accusò i contestatori di essere dei terroristi (andatevi a rivedere le cronache d’allora !). Ci sentiremmo veramente di poter escludere che le nuove liste civiche supportate da Grillo non siano poi così autonome ? Vi siete chiesti perché Grillo e gli esponenti delle liste civiche sono muti sulla legge Biagi ? Se gli indizi dovessero trasformarsi in prove e certezze tutto sarebbe più chiaro – allo stato attuale c’è poca trasparenza ! – , perché i poteri confindustriali preferiscono un lavoratore precario , ricattabile e senza tutela sindacale. Altro che efficientismo ! Sparlare dei “poteri deboli” , cioè dei politici rende bene e meglio soprattutto quando si è in sintonia con i poteri forti. E poi , la questione della riduzione della spesa pubblica , degli sprechi , ecc… Siamo tutti d’accordo , se si escludono quelli che “prendono” , ma i quali riduzioni si parla ? Quelle di che contributi ai giornali e , quindi , anche al Corriere ? Da ultimo le proposte di Grillo che , a mio parere , sono un espediente mediatico… Chiedetevi , invece , che cosa faranno i “nuovi politici” quando saranno in Parlamento e governeranno , quando riformeranno la Casta dal suo interno. Ci saranno l’iter legislativo , gli accordi , i contatti e poi ? A quelli che hanno fiducia io rispondo : “Preparatevi !” Io , al coro della ggente che bersaglierà i poteri deboli , i “politici” , per quanto corrotti ed inetti , non mi aggregherò… Oggi e , ripeto , oggi è molto facile e comodo… Ma se ci sono i corrotti dove sono i corruttori ? Il corruttore non è forse riprovevole quanto il corrotto , se non di più perché in certi casi può pure controllarlo ? E chi sono i corruttori ? Ma sono quelli che hanno osannato Craxi per poi applaudire i giudici che lo hanno condannato ; sono quelli che hanno poi abbracciato la normalizzazione , preoccupati dello zelo giudiziario , optando , di volta in volta , per Berlusconi o per il centrosinistra per poi sputare ancora nel piatto in cui , pure loro , hanno mangiato. Signori , sono i veri poteri forti… Il resto oggi è teatrino infimo… Un politico ci mette sempre la sua sporca faccia , mentre questi “non si sporcano le mani”. Ma vogliamo parlare della serie dei grandi patrimoni , di bancarotte fraudolente , delle speculazioni finanziarie , di Cagnotti già condannato , di Tanzi , di Geronzi ; vogliamo parlare dei milioni e miliardi intascati e occultati , dei fondi neri , delle società off shore , dei canali di riciclaggio , dei traffici di armi , droga , ecc… , delle scatole cinesi (non le ha inventate Berlusconi e non è l’unico che fa ricorso a questi espedienti). Vogliamo parlare dei paradisi fiscali… Se si fa tanto i moralizzatori , si vada fino in fondo , a scoperchiare le casseforti di tangenti , evasioni fiscali , fondi neri , proventi delle mafie e della criminalità organizzata di diversi paesi , delle forme di finanziamento del terrorismo , del riciclaggio di traffici di armi , droga ed altro. Quelli , invece , non sono forse stati canaglia ? Ma è meglio così , meglio l’ipocrisia , l’indignazione a buon mercato , perché , semplicemente , è questo il sistema che vige e chi ne ha le chiavi non vuole certo cambiarlo. Oggi tutti sono d’accordo quando scrivono che Sindona era un finanziere legato alla mafia siciliana ed italoamericana , un riciclatore dei proventi dei traffici di droga , oltrechè piduista. Ebbe poi le sue traversie , ma credete veramente che i “salotti buoni “ delle finanze americana ed italiana non avevano nozione delle attività del signor Sindona e che , qualcuno , pure vi partecipò ? Chissà perché organizzò un falso sequestro denso di segnali ricattatori… E Gelli ? Era certo un agente segreto , probabilmente a contratto , per americani ed italiani e il Piano di Rinascita Democratica , la P2 non potevano essere tutta farina del suo sacco… Siamo di fronte a soggetti collettivi… Gelli aveva una miriade di conoscenze nel mondo della finanza e della grande industria italiana nonostante la sua pessima fama ed amava ripetere di essere un “banchiere senza licenza” ( in buona sostanza un addetto alle operazioni finanziarie sporche ed illecite). Da buon agente segreto Gelli ha accumulato dossier e documenti per ricattare e può , quindi , dormire sonni tranquilli , da pensionato più che abbiente data la consistenza del suo patrimonio. La vera lista della P2 contiene molti più nomi , è stata recuperata dal SISMI in Uruguay ed è stata secretata. Ma credete , veramente , che gli affiliati di Gelli fossero solo i politici ?

Aveva ragione il vecchio Marx , in fondo , quando affermava che “gratta gratta esce fuori l’economia”.
Torniamo ora ai “giochetti di potere” , quelli delle piccole fazioni , consorterie , correnti , lobby ; torniamo alle future elezioni presentate senz’altro come quelle decisive per l’Italia , al passaggio dalla “Seconda” alla “Terza” Repubblica con le nuove “rotture” , i nuovi assestamenti gattopardeschi con i loro ricambi generazionali. Torniamo alle guerricciole per raccogliere le briciole che , essendo la torta sempre sostanziosa , non sono poca cosa. Dunque un quadro “politico” diviso attualmente in tre :
– la rifondazione berlusconiana e forzitaliota del centrodestra con i nuovi circoli “imprenditoriali” della Libertà , affidati alla nuova vamp della politica italiana , la sciura Brambilla con un Berlusconi defilato e nel ruolo di manovratore dietro le quinte. Insomma , il tentativo di dare un’immagine del centrodestra meno legata la partito – Mediaset e più “manageriale” , “imprenditoriale” , ecc…
– il Partito Democratico , una sorta di contenitore di Nulla , affidato alle “magie” di Veltroni , il volto della “rifondazione di centrosinistra” depurata dei residui passatisti del marxismo. L’operazione è gradita al capitalismo “radical chic” alla De Benedetti e Scalfari del gruppo Repubblica – Espresso
il terzo incomodo , le liste civiche , il “grillismo” o come lo volete chiamare ; il volto “buono” e “nuovo” (ma Di Pietro è nuovo ?) della politica italiana sponsorizzata o , meglio , fiancheggiata dai giornali RCS e dall’editoria Rizzoli.

Questi ultimi sono , per ovvi motivi , in vantaggio e forse già cantano vittoria , ma coloro che hanno attualmente in mano le redini degli equilibri economico finanziari , della Confindustria e nell’RCS , in realtà , decideranno al momento opportuno , e sceglieranno il cavallo più affidabile e vincente. Tutto può succedere… Ora come non mai giocano su tutti i tavoli ; è risaputo l’appoggio a Veltroni nelle primarie del centrosinistra essendo ormai sgraditi i vertici del DS , Fassino e D’Alema colpevoli di aver tentato dubbie operazioni finanziarie e lo stesso Prodi , troppo debole al governo e troppo dialogante con i “comunisti”. Meglio quindi il duo di “sindaci di Roma” (Veltroni – Rutelli) , sicuramente graditi anche al Vaticano. La svolta “imprenditoriale” (di pura immagine) di Berlusconi piace sicuramente ai poteri confindustriali a cui , certo non spiacerà pure il ridimensionamento degli uomini Mediaset in politica… Come nel biennio 1992 – 1994 la situazione era estremamente incerta e nessuno , agli inizi , si sarebbe aspettato una “scesa” in campo di Berlusconi e la sua vittoria , un po’ come quando negli USA l’ex attore Reagan vinse le presidenziali. Siamo di fronte ali stessi poteri economico finanziari e confindustriali che nel 2001 scelsero Berlusconi (l’incontro con Agnelli ; la dichiarazione di Berlusconi “Il programma della Confindustria è il mio !”) e l’anno scorso Prodi (l’editoriale di Mieli sul Corriere in cui si definiva la scelta a favore del centrosinistra). Nel primo caso l’appoggio fu ritirato perché Berlusconi era troppo indaffarato egli affari suoi e dei suoi amici e nel secondo perché Prodi è troppo debole e la maggioranza “troppo spostata a sinistra”. Gli stessi poteri fiancheggiano le liste civiche… I “nuovi” non possono cantar vittoria , gli avversari elaborano le loro strategie e chi conta deve ancora scegliere. Se dovessi scommettere punterei proprio su Berlusconi , perché , a differenza degli altri ha dimestichezza con il mondo dei poteri economici e finanziari , facendone parte. L’operazione dei Circoli della Libertà potrebbe piacere… In questo caso si arriverebbe ad un compromesso Montezemolo – Berlusconi con quest’ultimo ridimensionato e più impegnato nell’agenda “confindustriale”. Oppure Luca Cordero di Montezemolo stanco delle ritrosie al neoliberismo , stanco dell’inefficienza e dell’inaffidabilità dei “politici” , si deciderà ad entrare in “politica” con il suo partito , il partito FIAT o partito Ferrari , se preferite , in contrapposizione al partito Mediaset di Berlusconi. Un bipolarismo che farebbe molta più chiarezza…

In ogni caso niente di buono sotto il sole : le contese elettorali sono solo giochini , non politica seria e , al momento del dunque , dell’entrata in Parlamento e nel governo si disvela la finzione. Chi è al governo o alla maggioranza subirà le consuete pressioni e se non sarà in grado di attuare l’agenda politica dei “poteri forti” sarà costretto a cedere a chi è più affidabile…

Insomma è la (vuota) contesa fra i berlusconiani , i veltroniani , i (perdonatemi !) “grillini” , la “politica” personalista tanto piccina da sparire e che rappresenta solo sé stessa , il Nulla o , meglio , il fumo… Dove c’è fumo , c’è arrosto : in questo caso l’arrosto del neoliberismo. Non siamo alla “fine delle ideologie” : noi seppelliamo i soliti cadaveri , quelli di chi si oppone realmente allo stato di cose , quelli delle dottrine politiche critiche verso il neoliberismo. Si contesta : ma quelle dottrine politiche sono residui del passato ; creazioni ottocentesche… Beh ! Pure il neoliberismo , il liberismo figlio dell’utilitarismo inglese e del pragmatismo americano lo è ! Questo è il meraviglioso sentiero ottocentesco de presente e del futuro… Il neoliberismo , il neoconservatorismo , il trilateralismo , che si intrecciano e confondono , non sono che riproposizioni… La deregulation , il reaganismo , l’affermazione del premier britannico Thatcher , negli anni Ottanta , “There is no alternative” , non c’è alternativa al libero mercato , appunto… E banchieri , finanzieri , industriali , politici , diplomatici , giornalisti , ecc… di tutto il mondo aderiscono a questa visione. Coloro che promettono la riduzione della fame del mondo , quando poi , per ovvi meccanismi , del mercato reale , del neoliberismo reale , questa aumenta… Coloro che hanno scoperto i problemi dell’ambiente quando la situazione era oltre i livelli di guardia e , comunque , non potendo risolverli entrando nella loro ottica. Forse i vecchi partiti di massa erano rigidi , inquadrati , ma rappresentavano qualcosa… Piaccia o non piaccia quella era politica… Oggi , invece siamo al postmoderno , alla postdemocrazia , ai partiti “pigliatutto” che organizzano unicamente il consenso… Il Mercato fagocita tutti i linguaggi quando diventano spendibili… Può diventare pure “compassionevole” , “no global” , “verde” , ecc… E poi riesce a mantenere sé stesso… Noi diventiamo “merce” , consumatori – votanti a sui i “politici” si rivolgono per i voti… Merce contro merce… E la “politica mercato” , la “politica merce” , la “politica consumo” , la “politica media” , la “politica spettacolo” , la “politica virtuale” , la “politica gioco” , ecc… Tutte facce della stessa medaglia di una “politica” che è tutto fuorché politica… Fra il centrosinistra e il centrodestra una sia pur minima differenza persisteva , ora si sta annullando e scopriremo che Prodi era dei meno peggio perché , a differenza dei “politici” odierni “vecchi” o “nuovi” ha una immagine “onesta” , irritante che , mediaticamente , non può essere spesa… Ma noi stiamo a discutere del presente mentre è già domani e Prodi è in piedi sono per garantire la transizione alle elezioni , al “nuovo”… Le nuove elezioni , appunto , e vedremo come si caratterizzeranno… Un mercato di partitini che si bevono come la Coca Cola o la Pepsi (perché è come se noi scegliessimo fra due prodotti dello stesso tipo , senza poter optare per qualcosa di diverso) ; un palcoscenico di spettacoli in cui i “politici” recitano e giocano come bambini. Perché è tutto un tremendo gioco infantile e i “politici” sono bambini che vivono in un loro mondo… E i politici che ballano e danzano… i politici che recitano… i reality… la politica che si fa reality (o fiction)… i politici che si divertono sugli yatch dei veri potenti… i paparazzi che fondano partiti… i comici che fanno i politici… i politici che fanno i comici… i comici che fanno finta satira che non fa ridere… i talk show urlati politici e non politici… l’informazione spettacolo… il giornalismo capziosamente vuoto… il giornalismo fiction… i politici con… anchorman… presentatori televisivi… cantanti di successo… attorucoli… calciatori… le modelle… le veline… le subrettine… le pornostar… ancora i comici… Sembra una canzone di Rino Gaetano ! Un enorme gigantesco carnevale , una baracconata in cui tutto viene frullato : con rispetto parlando questa è la “politica” rincoglionita (non solo vuota) , la “politica” dei bamboccioni fuori dalla realtà , intenti solo a strappare applausi e risatine.
Se questo è l’eterno gioco politico non bisogna starci , bisogna lasciare che giochino fra di loro nell’indifferenza più totale e disarmante… Attualmente… allo stato attuale penso che l’indifferenza sia un giusto atteggiamento… Abbandonare questo carnevalesco teatro ; elezioni comprese…

Vorrei vedere quando mancheranno i voti , gli applausi , i sorrisini e le risatine !
Vorrei tornare per un momento su Grillo dopodiché non tornerò sull’argomento che , peraltro , è collaterale… Io apprezzo sinceramente quel che il comico genovese ha fatto in passato , ma , a mio parere – spero di essere smentito – è stato trascinato in un’operazione – e gli riconosco ancora la buona fede – che lo costringe ad entrare nel circo politico mediatico , quel grande carnevale cui accennavo , in cui tutti sono uguali a tutti , tutti cercano l’applauso della ggente , del pubblico e se ne fregano del cittadino. Il Grillo di oggi non è più quello di qualche tempo fa.

Questo mio ultimo scritto , oltre che una manifestazione di miei pensieri e riflessioni , costituisce anche uno sfogo ed è il più denso di provocazioni… Allo stato attuale la penso così , in futuro chissà… Per quelli che pensano si debbano sotterrare le categorie di “destra” e “sinistra” , è inutile che si affannano perché la “politica” che vediamo è veramente oltre la “sinistra” , oltre la “destra” , ha sotterrato la vecchia politica da tempo per queste gustose prelibatezze postmoderne propinateci quotidianamente. A questa stregua è meglio essere reazionari. Il Mercato , il neoliberismo, ecc… esistono e la loro egemonia ha degli effetti e i conflitti politici svengono marcati dalle fratture provocate da quegli effetti. Personalmente penso che debba essere ripensato il socialismo in forma non dogmatica come teoria e prassi… Certo per quanto ho scritto io stesso posso essere accusato di essere qualunquista , nichilista , cinico e di fare delle dietrologie. Per quel che riguarda il qualunquismo rispondo che , per me , il vero qualunquista è quello che cavalca le correnti della ggente ovunque lo portino… Qualunquista e , aggiungo , squallidamente conformista… Forse ho fatto sfoggio di un nichilismo intellettuale ma la terra bruciata attorno ai valori l’hanno fatta altri , coloro che banalizzano tutto con lo spettacolo , Chiesa compresa. Il cinismo può essere uno strumento intellettuale per comprendere i veri cinici , coloro che cavalcano la massa , mentre , per ciò che concerne le dietrologie , rispondo che la storia è fatta di complotti e che , ognuno ,poi , è dietrologo per quel che gli fa più comodo…
Per quanto riguarda i tempi odierni e postmoderni dico che , forse , e dico forse aveva ragione Pasolini che ,già agli inizi degli anni Settanta , aveva compreso il fenomeno di omologazione culturale ed antropologica della società italiana all’insegna del consumismo e dell’edonismo. Parlava di “nuovo fascismo” , perché allora la parola neoliberismo non era n uso in Italia , ma la sostanza è la stessa. Lui , sì , che scriveva che le categorie destra/sinistra per come si presentavano non potevano più comprendere il nuovo paesaggio. Dicevo… secondo il poeta l’unica reazione possibile a tutto era la disperazione e non mi sembra un’affermazione poi così discutibile… Solo se si tocca il fondo , se si è in basso , si può risalire veramente… Solo allora sarà possibile una reazione che sia adeguata… Insomma , dalla disperazione un barlume di speranza…

Dimenticavo ! E la sinistra ? Quella istituzionale è ancora troppo autoreferenziale , così fottutamente autoreferenziale da apparire sempre di “sinistra”. E la “sinistra” oggi è un frullato di vago ambientalismo , comunismo “radical chic” bertinottiano , operaismo e “movimentismo”. Bene ! Ora siamo alla vigilia di qualcosa che dovrebbe assomigliare a un cambiamento : sia veramente alternativa , elabori dei programmi , ma non si nasconda dietro le consuete parole.
Il movimento di contestazione alla globalizzazione neoliberista di matrice cattolica e di “sinistra alternativa” , dopo un periodo dinamico e innovativo ormai lontano , si è adagiato , spera di risolvere i problemi senza sporcarsi le mani e delegando al Potere la risoluzione dei problemi. Anche qui , oltre all’integrazione , vi è un difetto di autoreferenzialità. In Brasile il movimento ha portato alla formazione di una nuova sinistra che governa , nel bene e nel male… Qualcosa ha prodotto. Da noi solo tiepide contestazioni , appuntamenti ovvi e programmati , litigi…
In futuro vedremo…

Voglio chiudere con una piccola fiaba…
In un tempo e in un mondo lontano gli uomini vivevano in piena serenità quando , al loro cospetto , si presentò uno strano essere , forse un lontano parente dell’omini di burro collodiano (spesso gli scrittori comprendono la realtà molto più degli “scienziati” sociali , politici ed economici). Era piccolo , di aspetto innocuo e la sua faccia aveva mille espressioni tutte sorridenti. Inoltre era gentile e garbato da conquistare i presenti ed ammaliarli. L’essere propose il gioco delle tre carte : sul banco erano poste tre carte , due vuote e un asso di denari ; lui le avrebbe mischiate e gli uomini avrebbero dovuto indovinare ov’era l’asso di denari. In cambio avrebbero conquistato felicità e ricchezza , ma , nel caso avessero perso , cioè scelto le carte vuote , avrebbero dovuto cedere all’essere i loro averi. Dunque giocarono e l’ometto pareva molto abile nel mischiare le carte… Vinceva sempre e gli uomini furono costretti a cedere , progressivamente , i loro averi. In realtà l’ometto era un imbroglione : le tre carte erano tutte vuote per cui non poteva perdere… Gli uomini persero tutto ,rimasero nudi e l’essere ne fece i suoi schiavi , finchè un uomo , un mago forse , dopo aver assistito alla scena si accorse dell’inganno e decise di giocare lui per restituire agli uomini la libertà e le loro cose. L’essere si era fatto ormai arrogante ed il suo sorriso irridente… Il mago , con grande abilità , sostituì una carta vuota con un asso di denari e cominciò a vincere… a vincere… a vincere… Agli uomini furono restituiti libertà ed averi. L’ometto , ovviamente , si era accorto dell’inganno , ma non poteva sbugiardare sé stesso di fronte agli uomini. Il mago , rispondendo con l’inganno all’inganno , aveva ristabilito il giusto equilibrio delle cose. Ora era l’ometto ad essere messo alle corde e costretto lui stesso , alla pari con il mago , a giocare veramente con i suoi possedimenti. Quanto credete che l’essere rimarrà sorridente ed accetterà di giocare ?
La fine della storia non la so…

E’ veramente l’Anno Zero ? In realtà all’Anno Zero siamo rimasti…

H.S.
www.comedonchisciotte.org – www.cloroalclero.com
18.10.07

E’ DAVVERO ANNO ZERO ? (PARTE PRIMA)

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