DI PAOLO FRANCESCHETTI
paolofranceschetti.blogspot.it
Consigli di sopravvivenza per chi vuole far mangiare sano i propri figli nonostante la futura legge
Di recente è stata fatta una proposta di legge in materia di regime alimentare (il testo QUI,) , subito bollata come legge antivegana, perché avrebbe nel mirino quei genitori che impongono una dieta vegana ai figli minorenni. La proposta rende penalmente perseguibile quel genitore che “impone o adotta nei confronti di un minore degli anni 16, sottoposto alla sua responsabilità genitoriale o a lui affidato per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore stesso”.
Intanto facciamo alcune premesse:
1) Dire “dieta vegana” non significa nulla; vegano significa solo “privo di alimenti di origine animale”, ma in teoria è vegana anche una dieta composta di sola Coca Cola e patatine fritte; mentre dire “onnivoro”, d’altra parte, non significa che il bambino mangia di tutto per comporre una dieta equilibrata e sana; in genere il “bambino che mangia di tutto” ingurgita anche Coca Cola, panini da McDonald’s, latte e biscotti a colazione, pizze magari surgelate, ecc. Infatti, correttamente, la proposta di legge non usa il termine “vegano”, ma si limita a colpire quei genitori che fanno seguire al figlio una dieta carente di alimenti essenziali.
2) Nessun genitore conosce la tabella degli alimenti e nessun genitore nutre i propri bambini tenendo presente le vitamine, i minerali, ecc. presenti negli alimenti. Al contrario i bambini mangiano di tutto, sì, ma anche una quantità di schifezze industriali senza precedenti nella storia dell’umanità. E questo lo fanno praticamente il 99% dei genitori al mondo.
La legge in realtà è figlia di quella diffusa sottocultura giuridica – o mania, se preferiamo – di voler legiferare anche nelle materie più impensate, per pretendere di regolare anche ciò che non è possibile regolare (come alcune leggi americane che regolano quale tipo di rapporto sessuale è ammesso tra coniugi). Ricordo ad esempio il ministro della salute Sirchia, che voleva proporre di “dimezzare le porzioni dei ristoranti” e “imporre lattine di bibite solo da 250 ml” per combattere l’obesità. Il risultato di questa mentalità è una proposta di legge stupida quanto la proposta del ministro Sirchia di allora, oltre che inutile, che se dovesse passare farebbe solo una serie di danni creando confusione, senza raggiungere l’obiettivo. Vediamo perché.
Il testo non colpisce i “vegani”; colpisce in realtà chiunque adotta una dieta carente di alcuni elementi essenziali rendendo potenzialmente criminali il 90% dei genitori italiani. In sostanza la legge va a punire anche i genitori onnivori; anzi, soprattutto quelli, perché in genere il genitore vegano, essendo più informato, nutre il proprio figlio con molta frutta e verdura, cereali, legumi, ecc., a differenza di quello onnivoro che, dandogli di tutto, lo nutre mediamente anche con zuccheri, farine raffinate, bibite gassate, e solo in minima parte con verdure, legumi e cereali. La dieta di un bambino onnivoro medio è fatta da colazione con latte e biscotti, primo secondo e contorno, a pranzo e cena, e spesso pure dolci e merendine a metà giornata. In altre parole, la dieta di un bambino vegano sarà pure carente di ferro, zinco e vitamina B12 come dicono alcuni nutrizionisti male informati, ma la dieta di un bambino onnivoro medio è carente di quasi tutto e in compenso abbondante di zuccheri raffinati e grassi, molti dei quali addirittura idrogenati.
La legge, quindi, lungi dal colpire i genitori vegani, potenzialmente può innescare lotte e denunce per i genitori che portano i propri figli troppo spesso al McDonald’s, o per quelli che per merenda gli danno sempre e comunque (non frutta, o alimenti sani ma) merendine, biscotti, gelati, panini industriali, ecc.
Inoltre, quando verrà riscontrata una carenza, chi potrà mai stabilire che tale carenza sia dovuta all’alimentazione, e non invece ad una predisposizione del bambino a mal assimilare certe sostanze?
D’altro canto, per chi vorrà continuare a dare al figlio una dieta vegana, onde evitare le noie e le complicazioni burocratiche che potrebbero nascere se la proposta diventasse legge, sarà sufficiente dire: “Mio figlio fa una dieta varia e sana, mangia molta frutta, molta verdura, legumi, cereali, cercando di tenere basso il numero di zuccheri raffinati e di grassi idrogenati”. In questo modo si chiuderà la polemica, nessuno avrà nulla da ridire, e si eviterà di impattare contro un sistema troppo ignorante per poter capire ancora l’importanza della dieta ai fini della crescita. Tutt’al più, qualche onnivoro agguerrito e smaliziato, sentendo questo elenco, farà la fatidica domanda: “E la carne? La carne è importante per il ferro”; basterà rispondere: “Certo che la mangia, cerco di limitarla e di dargli solo carne di allevamenti scelti, non quella comprata al supermercato piena di estrogeni e nutrita con alimenti innaturali, per questo evito che mangi carne alla mensa scolastica”. E l’onnivoro demente sarà ridotto al silenzio. Il problema sono i termini. Vegano è termine che si presta a distorsioni e strumentalizzazione, anche grazie a molti attivisti vegani il cui fondamentalismo e la cui ottusità ha contribuito a danneggiare il veganismo vero e consapevole più di qualsiasi altra cosa; meglio utilizzare il termine “dieta sana e naturale” termine contro cui nessuno potrà obiettare nulla, specie gli onnivori che, nel 90 per cento dei casi non hanno una dieta nè sana nè naturale.
Paolo Franceschetti
Fonte: ttp://paolofranceschetti.blogspot.it
10.08.2016
Concordo. Assurdo arrivare a legiferare sulle abititudini alimentari. Evidentemente, in casi di effetti dannosi sulla salute dei figli a seguito di comprovate scelte dei genitori, esiste gia’ la possibilita’ di intervenire.
Elvira Savino, una faccia una razza di forzataliota che dice tutto…
CIT:
" Tra l’altro queste ‘regolamentazioni’ rischiano di essere il preludio ad
altre ‘normalizzazioni’ in sfere differenti, come quella educativa. …"
Perchè non è già così oggi?
A me risulta che già oggi e da parecchi anni, un genitore non puo’ più decidere come educare il proprio figlio.
Ad esempio non può decidere di non mandarlo a scuola anche se ritiene che gli venga solo riempita la testa di propaganda, e cazzate completamente inutili nella vita e nel vivere.
Cosi come non può mandare a lavorare il "fanciullo" se esso decide di farsi mantenere a vita dal genitore ecc ecc.
Se sei un uomo poi da decenni ormai non puoi più neppure decidere circa la tua paternità o meno.
Ti basta un preservativo bucato per ritrovarti padre tuo malgrado, volente o nolente….
Con tanto di obblighi giuridici ed economici a vita…
Quindi come vedi, il fatto di non poter più decidere di far seguire o meno una dieta particolare a tuo figlio, è proprio l’ultimo dei problemi.
Perchè se sei un uomo ormai non puoi più decidere proprio niente circa la tua prole.
Nada de nada.
Se invece sei una donna, allora il discorso cambia parecchio.
Proibire il cibo spazzatura no?
Non è il legiferare sulle abitudini alimentari, che è assurdo. E’ legiferare a culo che è assurdo.
Più una legge è vaga più è necessaria la discrezionalità del giudice per applicarla. Nessuno vuole questo, neanche i giudici stessi.
Le leggi di un paese civile (o che aspiri ad essere tale) hanno bisogno di esattezza, del minor numero possibile di alee: non per niente si chiama "certezza del diritto".
Il cittadino DEVE avere una ragionevole idea di quali sono i comportamenti illeciti, in modo da non incorrervi. O da sapere che sta commettendo un illecito. Si dice "giustizia" perché si viene giustamente resi responsabili di ciò che abbiamo consapevolezza che è sbagliato. Se siamo impossibilitati a capire cosa vuole da noi la legge, la giustizia diventa arbitrarietà.
Ma se invece si legiferasse, per esempio come in Francia, dove nelle scuole sono proibiti i distributori di "merendine" e bibite, dove si obbligano le mense a servirsi di un nutrizionista per supervisionare i menu, dove i bambini devono assaggiare qualsiasi cosa gli viene messa nel piatto (possono avanzarla, ma solo dopo averla assaggiata: si è accertato che mediamente dopo 3-4 assaggi si abituano al sapore e mangiano di tutto).
Beh, sarebbe una legge sacrosanta, e sarebbe di grande impatto sulle buone abitudini alimentari.
Se si raccogliessero firme per una una legge che introducesse l’educazione alimentare come materia, fin dalle elementari, andrei a firmare di corsa.
Io sono d’accordo con quello che dice.
Ho letto la proposta di legge, che dice quanto segue:
fuori dei casi previsti dall’articolo 572, impone
o adotta nei confronti di un minore
degli anni sedici, sottoposto alla sua responsabilità
genitoriale o a lui affidato per
ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza
o custodia, una dieta alimentare
priva di elementi essenziali per la crescita
sana ed equilibrata del minore stesso è
punito con la reclusione fino a un anno
Orsù gente, la prossima in materia di alimentazione, sarà l’obbligatorietà del consumo di un tot di OGM a settimana, con tanto di tesserino magnetico. In fondo se ci pensate, questa legge ne è un logico presupposto.
qualche perplessitá… Perchè? In natura, mangi quello che trovi e così facendo vari i nutrimenti.
I vegani hanno ROTTO I MARONI sotto tutti i punti di vista. Voglio raccontare un episodio che almeno FARA’ luce su questa gente.
I "vegani", parola adattata all’italiano, sono una iattura per la stessa causa che sostengono. Ma anche tutto questo parlare di alimentazione, con annessi i fanatismi contrapposti, rappresentano una sciagura. Ora addirittura si vuole legiferare in materia. Demenzialmente. Anche mangiare è diventato complicato.
Io ringrazio chi fa questi articoli e chi commenta in modo positivo per farmi sentire particolarmente intelligente,dal momento che tutto è relativo e di questo sentitamente vi ringrazio.
In altre parole Franceschetti consiglia di far crescere i bambini con dieta vegana, e mentire agli eventuali impiccioni dicendo che mangiano carne… Una soluzione magari comoda, ma quantomeno ipocrita: dovremmo ridurci a nascondere ai vigilanto anche quello che mangiamo? Spero che simili tempi siano ancora molto lontani.
Credo che tu abbia assolutamente ragione.
Premesso che detesto i vegani "di moda", quelli che lo fanno magari solo per qualche mese, per darsi un tono e sentirsi superiori, bisogna riconoscere che nel tuo racconto chi ha tirato fuori qualche argomentazione intelligente è stata la ragazza, e non certo tu con i tuoi spiedini. Probabilmente per il fatto che lei sull’argomento ci ha riflettuto ed è minimamente informata, a differenza tua che sembri elaborare i pensieri direttamente dalla pancia e dai per buono quanto ti viene imposto dall’industria alimentare. Almeno sapessi ascoltarla, la pancia, avresti qualche problema di salute in meno. Buoni spoedini.
Hai detto un fracco di imbecillate, talmente tante che sarebbe tedioso rispondere a tutte, per cui mi limito alla prima: se noi in quanto mammiferi abbiamo bisogno del latte per lo svezzamento – come tutti i mammiferi – , perchè dopo lo scezzamento dovremmo continuare a berne – come nessun altro mammifero – e soprattutto bere quello delle mucche, molto più grasso di quello umano?
Non si deve corrucciare, i geni si capiscono solo tra loro, noi che siamo semplici voliamo basso.
il discorso "non mangiare quello che ti fa male "potrebbe ancora starci . NON VA assolutamente e non sta in piedi il discorso "non mangiare quello che ammazzi un bimbo del terzo mondo."
prima di leggere il mio commento leggete quello di Giovanni Mayer.
argomentazione intelligente? Forse,anche se continuano a rompermi i maroni da quando faccio le medie con la fame del mondo.
E’ la sfinge che le ha suggerito tale risposta?
non posso dire come ti risponderei….ti senti intelligente?
OTTIMO articolo, condivisibile sotto TUTTI i punti di vista.
OK, anche se rispondo a te non vuol dire che sono in disaccordo SU TUTTO.
Ma chiarisco: è una legge fatta col culo.
Le leggi FATTE BENE si fanno col cervello e non col culo, e si fanno con l’intento giuridico in mente di rendere la disciplina di una data materia patrimonio comune.
Detto questo,
Rispetto a quello che dicevi tu, obiettavo che non c’è niente di INTRINSECAMENTE sbagliato nel legiferare sulle abitudini alimentari, come tu sostieni.
Di leggi italiane sull’alimentazione ce ne sono già a bizzeffe e regolamentano di tutto.
Per fortuna.
Le "abitudini" sono solo un dettaglio del più ampio panorama dell’alimentazione. Nulla vieta di intervenire direttamente o indirettamente sulle abitudini alimentari.
Ti hanno vietato l’abitudine di andare in latteria colla bottiglia di vetro da riempire. Di comprare pesce direttamente dal pescatore, non abbattuto a -40°. Di raccogliere funghi e asparagi dove ti pare. Di cucinare investendo col monossido il tuo prossimo e di cucinare a fuochi aperti nei ristoranti. Hanno violato la tua "libera abitudinarietà alimentare" semplicemente cancellando un numero di cibi dalla libera vendita (es. stupido: se vuoi una coda alla vaccinara, o ti macelli la mucca da solo o il tuo macellaio commette un illecito).
Regolamenti nazionali e locali.
Salvo esempi come questi, se ti vuoi fare del male da solo (per mezzo del cibo o in altro modo), non sono cavoli del legislatore.
Questo è l’impianto generale dei codici civili (e quelli penali) di derivazione illuministica (napoleonica): il singolo è signore di sé stesso, salvo quando il suo agire impatta sul prossimo e sulla comunità.
Il problema dei figli è che sono una via di mezzo tra "il prossimo" (da tutelare contro gli "eccessi di libero arbitrio") e il privato in quanto sono sotto l’autorità di un diligente padre di famiglia (autorità presupposta come superiore a quella della maggior parte delle leggi). Laddove il genitore manca al suo dovere di diligenza, ci sono normalmente i tribunali dei minori e vari gradi di assistenza sociale per i casi singoli.
Ma ci sono anche leggi che dettano criteri generali di diligenza e quindi si immischiano direttamente nel privato della famiglia: non li mandi a lavorare a 12 anni. Non gli fai saltare la scuola dell’obbligo.
Le cose sono abbastanza complicate. Suggerisco di evitare estremizzazioni come "non si legifera sulle abitudini alimentari". Non c’è nessun motivo al mondo per cui le abitudini alimentari debbano essere
escluse dal campo delle cose sui è possibile legiferare, laddove se ne
ravvedesse la necessità (e laddove le si facesse col cervello invece che
col culo).
Come ho già detto (rileggere per credere) non è il legiferare che è sbagliato: è legiferare col culo che è sbagliato. Qualsiasi sia l’argomento della legge.
E "le abitudini alimentari" non sono davvero la materia più delicata dove sarebbe il caso di evitare di legiferare col culo.
C’è molto di peggio su cui incazzarsi (per esempio sulle leggi che re-introducono o riaffermano il reato d’opinione, e ce ne sono diverse).
Che poi tu non capisca come una legge che insegna abitudini alimentari sane ai bambini impatti sulle abitudini alimentari del privato mi rimane misterioso, ma pazienza, me ne farò una ragione.
1. Chissenefrega dei tuoi titoli
2. Secondo te "la tua prima apparizione" è stata un tale epocale evento che tutti su CDC hanno letto chi sei e che fai? L’idea che il mondo trattenga il fiato in attesa di quello che scrive Gaia la dice lunga su di te.
3. Non ho rispoto a te quindi che cavolo vuoi?
Ma soprattutto:
Se credi che spadaccinonero sia un simpatizzante del 5*, quella che non sa leggere sei tu.
Finalmente! E lo dice uno che non mangia carne da molto tempo, ma che non ritiene per questo di dovere pontificare.
il corpo umano, non si è evoluto per milioni di anni sul latte (eccetto quello umano)… e con la stessa logica si fa presto a capire che cosa di dovrebbe mangiare e cosa non si dovrebbe mangiare.
Come andava ripetere Pazzaglia: "Il livello è molto basso", infatti lei non fa l’astronauta, non le piace volare, guida il bus.
Firmo.
se dovevamo volare la natura ci avrebbe dato le ali.
Lei è come l’olio, fluido che dovrebbe esserle famigliare.
Il veganesimo è un disturbo psichiatrico, perciò la proposta di legge è demenziale.
Come vietare per legge ogni altra disabilità: sei down? verrai messo in galera; sei paraplegico? ai lavori forzati; sei vecchio? la pena di morte.
Capire il cibo non è facile.
Ripeto, anch’io non sopporto i vegani "di moda" che devono esternare a tutti i costi la loro scelta alimentare, e non esprimo giudizi sulla ragazza da cui sei stato abbordato, non avendola conosciuta personalmente. Sono anche d’accordo sulla discutibilità del metodo usato dalla ragazza per la diffusione della causa in cui crede, probabilmente ottiene l’esatto contrario.
certo,io invece la preferisco pensarla come l’aceto o la vernaccia . Decisamente percepibili e poco appetibili
airone blu mi sei piaciuto…a differenza di un altra che si sta arrampicando sugli specchi
Nel mio precedente intervento infatti ho fatto riferimento al discorso dell’alimentazione in generale. A mio giudizio diventato ossessivo.
E’ ossessivo perché non applicato. se lo fosse non se ne parlerebbe più.
Sono più che d’accordo.
Maggior parte dei commenti pietosi. Ovvi rigurgiti di chi si alimenta in modo autolesionista e proietta il senso di colpa su un gruppo di "vegani" in realtà inesistenti. Il veganesimo è una dieta, non un identità. Ci sono vegani idioti e invasati, al pari di onnivori idioti e invasati come i commentatori in maiuscolo con la bava alla bocca (come l’autista di autobus con lo spiedino).