DI RAY McGOVERN
Mentre il presidente George W. Bush, i suoi consiglieri “ neo-conservatori” e i democratici centristi si vantano dello splendore dell’America come “ l’ unica superpotenza rimasta al mondo” , gli eventi mostrano che altre grandi potenze non intendono piegarsi e sospendere i loro sforzi per influenzare la storia.
Il miglior risultato ottenuto dal Ministro della Difesa Russo, Sergei Ivanov, nei suoi quattro giorni in visita in Cina nelle scorse settimane è stato l’ accordo riguardo l’ autorizzazione per “ampie esercitazioni militari sul territorio Cinese nel 2005” (secondo quanto riportato dall’ Interfax news agency russa ). E’ stato il secondo viaggio di Ivanov a Beijing durante questo anno, e il presidente cinese Hu Jintao ha colto l’occasione per dichiarare, “ il coordinamento strategico Cina-Russia ha raggiunto un alto livello senza precedenti.”
L’ accordo per l’ organizzazione di esercitazioni in comune e’ di fatto, senza precedenti, e Hu Jintao ha espresso soddisfazione per la crescita che hanno avuto le relazioni tra i due eserciti. Ma niente di questo saprete dalla vostra “letargica” stampa.
Molti mass media statunitensi, come il Washington Post, hanno ignorato la notizia. Il New York Times ha dedicato due righe all’ avvenimento.
Nonostante tutto, esso rappresenta un processo altamente significativo di come le altre super potenze stanno reagendo alla politica e alle azioni americane.Altezze mai raggiunte prima
L’annuncio delle esercitazioni militari programmate per il prossimo anno arriva non molto in ritardo dopo che il presidente sovietico Vladimir Putin, durante la visita a Beijing in ottobre, dichiaro’ che le relazioni bilaterali hanno raggiunto “ altezze senza pari”. Durante tale visita, Putin ha firmato un accordo che mette fine all’ultima disputa su un confine di 7.500 km tra i due paesi.
Queste dispute hanno armato i conflitti infiniti degli anni sessanta e settanta del secolo scorso, particolarmente in aree dove la frontiera era definita dal principale canale dei fiumi di frontiera. Le isole finirono per essere pretese da entrambe le parte.
La politica generale di fondo, fu la richiesta della Cina di 1.5 milioni di metri quadrati sotto quello che viene chiamato i “trattati disuguali” che risalgono al Trattato di Nerchinsk nel1689. Queste rivendicazioni irredentiste, un prodotto della retorica cinese anti-sovietica, sono oggi cambiate.
A seguito della visita di Putin in ottobre è stato concluso un accordo per sviluppare congiuntamente le riserve di energia della Russia, un accordo con il quale la Cina spera di assicurarsi la fornitura di petrolio per la sua crescente economia. Durante le passate decadi il commercio bilaterale tra Cina-Russia è cresciuto tra alti e bassi. Ma la cosa piu’ importante è che la Cina e diventata il principale cliente dell’ industria russa delle armi. Quest’anno i cinesi acquisteranno circa 2 miliardi di dollari di armi, molte delle quali rappresentano il top nel loro genere.
Per la Russia, queste vendite sono un’importante risorsa di profitti dell’ esportazione e mantengono i segmenti chiave della rovinosa industria della difesa. Tagliato fuori l’occidente dall’acquisto di armi la Cina e’ divenuta ancora piu’ dipendente dalla Russia per le armi sofisticate e per la tecnologia.
Le paure prevedibili
Per quelli che hanno familiarità con la natura acerba della storia delle relazioni Russia-Cina, l’annuncio di esercitazioni militari congiunte dovrebbe essere un campanello di allarme. La svolta tra estrema ostilita’ e il riavvicinamento è, dal mio punto di vista, un profondo cambiamento nel più vasto equilibrio strategico. Il fatto che è stato incrementato il miglioramento delle relazioni, almeno fino ad ora, lo rende una minaccia per gli interessi degli Stati Uniti.
Il bombardamento del Kosovo da parte della Nato nel 1999 aveva gia’ accresciuto il bisogno di Cina e Russia nel rafforzare i legami di sicurezza comune. L’ esperienza corrode la fiducia che ognuno aveva nelle proprie abilità per sviluppare e proteggere i propri interessi usando il veto sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questa fiducia ha ricevuto un serio colpo quando gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno deciso di attacare l’Iraq senza esplicita approvazione del Consiglio di Sicurezza. Questo ha creato ancor di più forti incentivi per Russia e Cina nell’accellerare la loro riconciliazione.
Il progresso nelle relazioni politiche, economiche e militari nel periodo precedente al 9/11 raggiunse il culmine con la conclusione di un Trattato tra Cina e Russia firmato dal presidente Putin e Jiang Zemin a Mosca nel Luglio del 2001. Il Trattato riflette la comune consapevolezza che i due stati hanno nel bisogno di collaborare più da vicino se vogliono ridurre ciò che appare come lo sforzo degli Stati Uniti per dominare l’ ordine internazione post guerra fredda. L’ invasione dell’Iraq nel marzo del 2003 ha dato una forte spinta a questa collaborazione, la quale e’ stata resa piu’ tangibile con la preparazione delle esercitazioni militari congiunte per il prossimo anno.
Le paure confermate
I russi ed i cinesi hanno diverse opinioni sulle sabbie mobili nelle quali le forze statunitensi cercano di stare a galla in Iraq: l’ allarme per come giudicano lo spontaneo, arbitrario comportamento degli Usa, e la derisione per il fiasco provocato dall’inettitudine dagli ufficiali a cui si aggiunge il desiderio di arrivismo dei generali, molti dei quali sanno bene,ma non hanno il coraggio di dire ai propri superiori,che la guerra in Iraq non può essere vinta.
Ciò che sembra chiaro è che a causa dell’ attacco USA/UK in Iraq, Cina e Russia intendono darsi un reciproco e significativo supporto politico se Washington intraprendera’ una nuova avventura militare contro l’Iran. La stessa promessa di mutuo supporto e cooperazioni potrebbe anche servire ad incoraggiare Russia e Cina in un avventura contro Taiwan o l’Ucraina, approfittando del fatto che gli Stati Uniti sono impantanati e preoccupati con l’Iraq.
Il mondo di PandoraIl coperchio del preventivo vaso di Pandora adesso è tolto. Appena prima di partire per Beijing, il Ministro della Difesa Ivanov ha chiarito che la Russia “si riserva il diritto di intraprendere attacchi preventivi con armi convenzionali alle radici del terrore ovunque ne trovino al mondo “. In realta’, il passo e’ molto breve se si decide di applicare l’ etichetta di “terroristi” a chi indossa una “tuta arancione” a Kiev.
Così come le piattaforme geologiche sotterranee si muovono implacabili, anche i cambiamenti derivanti dalle ripercussioni politiche possono accadere tanto graduatamente quanto essere impercettibili, fino al terremoto. Negli anni passati, c’era stato un consenso quasi unanime tra gli specialisti. Si pensava che piuttosto che un graduale approccio tra Russia e Cina, entrambe restavano della convinzione che fosse meglio sviluppare rapporti con gli Stati Uniti.
Questo d’ora in poi non potrebbe più essere il caso. SE così non è i nostri leaders avrebbero dovuto darci questa brutta notizia.
Coloro che hanno lavorato a queste tematiche, io credo, dovrebbero una volta riuniti, rianalizzare la situazione e spiegare che cosa questo implica per la politica degli Stati Uniti.
C’è sempre stato un mix di sfide ed opportunità nella diplomazia triangolare Usa-Russia-Cina.
Ma con Condoleezza Rice nel ruolo di Henry Kissinger, una volta svolto rapidamente, è possibile che i pericoli eviteranno la notizia e le opportunita’ saranno disperse.
Ray McGovern
ex analista Cia
Fonte:www.counterpunch.org/mcgovern12182004.html
22.12.04
Traduzione per Comedonchisciotte a cura di Manrico Toschi