Avete presente quell’immagine che gira sui social e nelle chat da qualche settimana, che mostra come l’Italia sia l’unico paese ad aver dichiarato lo Stato di Emergenza per la guerra in tutta Europa?
Ebbene a quanto pare, oltre al delirio folle a cui è assoggettabile un Paese come il nostro, il cui popolo ha completamente dimenticato cosa vuol dire Stato di Diritto accettando tutto passivamente, c’è forse di più. C’è chi ha intravisto nelle scelte del nostro caro Primo Ministro una strategia ben precisa.
Luigi Bisognani, giornalista de Il Tempo, ha scritto un articolo nel quale ipotizza che Mario Draghi, dopo aver fallito l’assalto al Quirinale, adesso abbia deciso di puntare tutto, per quanto riguarda il suo futuro lavorativo, sul Segretariato Generale NATO, conscio che quando nel 2023 gli italiani saranno chiamati – sempre se ce lo fanno fare – a votare un nuovo Parlamento, una sua rielettura sarà molto difficile. Allora perchè non approfittare della poltrona vacante che si avrà proprio in quel periodo alla NATO? Ricordiamo infatti che l’attuale Segretario Stoltenberg libererà la sua scrivania proprio in quel periodo, quando finirà il suo mandato, già prorogato di oltre un anno. Nel marzo 2019 il suo mandato, originariamente in scadenza per il 2020, è stato infatti esteso sino alla fine del 2022.
Ecco allora che si spiegano alcune scelte del Premier che, dopo essere stato escluso dalle decisioni sulle sanzioni economiche e sul blocco del sistema bancario Swift, discusse dalla presidenza USA solo con i francesi, i tedeschi e gli inglesi, ha deciso di mostrare tutta la sua fedeltà al progetto NATO, promettendo per primo tra i leader europei l’invio di armi in Ucraina, si dice addirittura senza neanche confrontarsi con lo Stato Maggiore italiano.
Invece di pensare quindi a come far fronte alle conseguenze delle scelte politico-economiche prese dall’Europa per fronteggiare l’avanzata dell’armata di Mosca, scelte che presto ricadranno sull’Italia in tema di approvvigionamenti energetici ed alimentari, Draghi forse è già con la testa al prossimo incarico e siamo sicuri che farà di tutto per ottenerlo, non importa quanti soffriranno. Se avete dubbi chiedete al popolo greco.
Massimo A. Cascone, 28.03.2022