L’Italia, terza economia dell’UE, la scorsa settimana si è assicurata un accordo con l’Algeria per maggiori importazioni di gas naturale. Il Paese nordafricano fornisce già gas all’Europa attraverso tre gasdotti, uno dei quali va in Italia. Gli altri due gasdotti sono collegati alla Spagna.
La super major italiana dell’energia Eni ha anche firmato mercoledì scorso un accordo con la Natural Gas Holding Company di proprietà statale egiziana per promuovere le esportazioni di gas in Europa.
Tutto ciò però non basta a sopperire alla mancanza di gas russo, per questo motivo il nostro Primo Ministro Mario Draghi dovrebbe recarsi nell’Africa centrale e meridionale questa settimana per cercare potenziali accordi nella Repubblica del Congo e in Angola, riferisce Bloomberg. Secondo il quotidiano, tutti questi accordi insieme potrebbero aiutare a sostituire oltre la metà della fornitura che l’Italia ottiene dalla Russia già nel 2023.
La Russia fornisce circa il 40% del gas dell’UE ed è responsabile di circa un terzo del fabbisogno petrolifero del blocco. All’inizio di aprile, l’Unione europea ha approvato il divieto del carbone russo, ma non è riuscita a raggiungere un accordo su un embargo su petrolio e gas naturale.
Draghi ha dichiarato domenica 17 aprile al Corriere della Sera che l’Europa può svezzarsi dalle importazioni di energia russe attraverso la diversificazione in un lasso di tempo “più breve di quello che immaginavamo solo un mese fa”.
Il premier ha aggiunto: “Non vogliamo più dipendere dal gas russo, perché la dipendenza economica non deve diventare soggezione politica. Per fare questo, dobbiamo diversificare le fonti energetiche e trovare nuovi fornitori”.
Draghi non sarà l’unico capo dell’UE a corteggiare i Paesi più ricchi di gas nel tentativo di alleviare la dipendenza da Mosca. La Germania, che dipende dalla Russia per il 50% delle sue importazioni di gas, sta aumentando la sua infrastruttura GNL personale e da marzo si sta muovendo per aumentare le importazioni dal Qatar. Altri dalla Francia alla Croazia hanno in programma di costruire o ampliare terminali di importazione, consci che gli Stati Uniti hanno concordato di aumentare le spedizioni verso il blocco.
Aggiornamento di pochi minuti fa
Mario Draghi è risultato positivo al Sars-CoV-2 riferisce Palazzo Chigi, per questo motivo non potrà recarsi in Congo e in Angola per la missione finalizzata a stringere nuovi accordi per la fornitura di gas, la cui partenza era prevista per il 20 aprile. A rappresentare il Governo, secondo quanto riferito dal corriere.it, saranno i Ministri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani.
Massimo A. Cascone, 18.04.2022