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di Giuseppe Masala
Parte l’operazione trasparenza di Draghi sui servizi pubblici.
E’ partita insomma la guerra ai piccoli che devono prodursi in giochi gladiatori per poter sopravvivere. Tutto questo nel nome del “mercato e della concorrenza”; è proprio vero il cervello ad un certo punto si cristallizza, e Draghi non è immune da questo processo, visto che propone le vecchie ricette degli anni 90, travolte dalla storia.
Per esempio pare verranno liberalizzate le licenze dei tassisti, insomma, un Cristo che per lavorare ha speso 200mila euro per comprarsi la licenza verrà svalutarsi il suo “capitale” (che poi è la sua buonuscita quando va in pensione) nel nome delle magiche virtù della concorrenza. Insomma il programma del governo è semplice, guerra tra poveracci per sopravvivere.
Al contrario le regole della concorrenza non valgono per MPS, banca strafallita per il quale lo stato ha speso già circa 6 miliardi di ricapitalizzazione e ha apposto la garanzia statale a decine di miliardi di obbligazioni emesse da MPS…
Insomma l’Italia che vuole Draghi è la solita Italia: guerra tra poveracci per un tozzo di pane, e provvedimenti di assoluzione plenaria per i potenti.
Lì la concorrenza non vale, lì paga pantalone sull’unghia.
Pubblicato il 05.11.2021