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La Redazione

 

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DENVER: UN MASSACRO FUNZIONALE AL POTERE

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A cura di Davide
Il 30 Luglio 2012
44 Views

DI ATILIO BORON
rebelion.org

La strage che ha avuto luogo in un cinema della periferia di Denver ha scatenato, così come è successo in altre occasioni a seguito di altre atrocità simili, un atteso coro di lamenti che si chiedeva perché periodicamente negli Stati Uniti appaiano dei mostri capaci di perpetrare crimini come quello del tetro emulo di Joker. In realtà un’analisi che lascia da parte la compiacenza abituale con le cose dell’impero non potrebbe non segnalare una causa di fondo: come l’espressione più finita della società borghese degli Stati Uniti è anche il luogo in cui l’alienazione degli individui arriva a livelli senza paragoni su scala universale.Rebelión ha publicado este artículo con el permiso del autor mediante una licencia de Creative
Denver: un massacro funzionale al potere

Atilio Borón
Rebelión

Non dovrebbero sorprendere comportamenti come quello del giovane James E.Holmes – quante stragi indiscriminate si sono prodotte negli ultimi anni?- affiorano periodicamente per seminare il dolore nella popolazione statunitense. Una società alienata e alienante che genera milioni di fedeli (senza che esista nessun programma federale di prevenzione e lotta alla dipendenza); milioni di controllori disposti a imporre la legge e l’ordine per proprio conto perseguendo le persone per il colore della pelle o per i loro tratti del viso; ed altri milioni che, come tale Holmes, possono comprare in qualsiasi armeria un fucile d’assalto, pistole, revolver, granate, bombe di fumo e tutto l’equipaggiamento della pompa magna militarista e, perfino, possono ottenere permessi per utilizzare legalmente tutto questo mortifero arsenale.

La ricorrenza di questa classe di massacri ci parla di un problema strutturale, quello che è attentamente taciuto nelle spiegazioni convenzionali che, invariabilmente, parlano di un caso isolato, un pazzo, ma senza domandarsi mai quali sono le cause strutturali che in questa società producono pazzi seriali. Una società che viene presentata con caratteristiche paradisiache, come la terra promessa, come il paese nel quale ognuno può avere successo e guadagnare molti soldi, potere e prestigio con tutto ciò che questi attributi portano con sé come benefici collaterali e che , in realtà, sono mete accessibili solo, nel migliore dei casi, per il 5% della popolazione. Il resto della popolazione è sottomesso ad un implacabile e costante marea pubblicitaria, mastica la sua impotenza e la sua frustrazione. Di tanto in tanto qualcuno pensa che la soluzione sia uscire ad uccidere le persone a man salva e indiscriminatamente; altri più inoffensivi, decidono di suicidarsi lentamente con le droghe.

Se la generalizzata alienazione della società nordamericana è la causa di fondo, altri fattori contribuiscono a produrre condotte aberranti come quella di Holmes. In primo luogo il fenomenale business della vendita di armi, protetto con il pretesto di essere un diritto garantito dalla costituzione, e che in realtà è il complemento necessario che legittima nell’ambito della società civile, il “complesso militare-industriale” che domina la vita economica e politica degli Stati Uniti da poco più di mezzo secolo. Chi fabbrica le armi deve venderle, sia al governo degli Stati Uniti ( per questo devono realizzare guerre in tutto il mondo, o almeno devono montare scenari tendenti alla guerra). Diversi analisti segnalano che solo nella zona della frontiera fra Messico e USA da poco più di mezzo secolo ci sono 17.000 armerie in cui si può comprare un fucile di assalto AK47 con la stessa facilità con la quale si compra un hamburger, ciò a parte essere una grottesca aberrazione parla della consistenza di una politica ufficiale che protegge un simile sproposito. In secondo luogo, l’industria del divertimento (Hollywood) stimola costantemente l’immaginazione di decine di milioni di statunitensi con un’impareggiabile cascata di serie, video, film in cui le forme più crudeli, atroci e aberranti di violenza sono esposte con perversa meticolosità.

Anche prima c’era qualcosa del genere, ma adesso la sua proporzione ha avuto una crescita esponenziale e , in alcuni giorni ed ore risulta praticamente impossibile vedere in televisione un’altra cosa che non sia la subliminale esaltazione del sadismo in tutte le sue forme che solo un’immaginazione molto malata può concepire. La censura che si esercita- ora in modo sottile ora in maniera manifesta- per rendere difficile o impossibile la conoscenza dell’opera di cineasti o documentaristi critici con il sistema o che parlino bene di paesi come Cuba, Venezuela- Michael Moore o Oliver Stone, per esempio- non esiste quando bisogna preservare la salute mentale della popolazione esposta al vomito di atrocità e crudeltà prodotte da Hollywood. Qualche motivo ci sarà. E questo motivo è che tanto la vendita incontrollata di armi di ogni sorta come la violenza indotta da Hollywood sono pienamente funzionali al progetto di controllo della borghesia nordamericana.

Noam Chomsky ha dimostrato da decenni come si sono perfezionati i meccanismi che permettono di dominare attraverso il terrore, sapendo che la paura- la passione più incontrollabile degli uomini- germina la sottomissione ai potenti. Una borghesia che infonde la paura fra la popolazione, facendo sapere a tutti che nessuno è al sicuro e che per proteggere le loro povere e indifese vite bisogna rinunciare a sempre più diritti, concedendo al governo la capacità di controllare tutti gli spazi pubblici, monitorare i loro movimenti, interferire nelle loro telefonate, intercettare la loro posta elettronica, controllare i loro averi, sapere che comprano, in cosa spendono i loro risparmi, chi leggono, con chi si incontrano e di cosa conversano quando lo fanno. Un nemico esterno- oggi il “terrorismo internazionale” prima “il comunismo” – presentato come onnipotente e di una crudeltà senza limiti completa il piano interno con una minaccia incarnata nelle migliaia di assassini che si mimetizzano con il resto della popolazione, come Holmes, per la cui neutralizzazione si richiede di concedere alla polizia, all’FBI, alla CIA, al Dipartimento di Sicurezza della Patria tutti i poteri che siano necessari.

Quello che nel 1651 Thomas Hobbes esponeva nel suo Leviatano come una metafora euristica, impossibile da trovare nella realtà per il suo estremismo: la cessione che gli individui facevano di quasi tutti i loro diritti al sovrano a cambio di conservare la vita, ha finito con convertirsi in una tragica realtà negli Stati Uniti di oggi.

Atilio Boron
Fonte: www.rebelion.org
Link: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=153569
25.07.2012

Traduzione di M.LAURA SABATINO per www.comedonchisciotte.org

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