DI RAMSEY CLARK
Teambio
Ancora una volta il Presidente Bush ha imbrogliato gli americani per aprire la strada ad una guerra d’aggressione, questa volta contro il Libano. Se avesse avuto successo, i cambiamenti di regime in Siria e Iran sarebbero stati i prossimi sulla sua agenda. Ora è chiaro che l’assalto al Libano era stato concordato e pianificato dagli Stati Uniti ed Israele molto prima che gli Hezbollah, reagendo all’assalto brutale d’Israele contro la Palestina, catturassero i due soldati israeliani il 12 luglio di quest’anno, fatto usato come pretesto per giustificare il bombardamento di tutto il Libano. Dopo la sua guerra atrocemente criminale in Iraq e l’emergente fallimento dell’invasione americana dell’Afghanistan, il Presidente Bush evidentemente crede di poter imbrogliare la maggior parte della gente all’infinito. Mentre l’Europa ed il mondo arabo hanno fatto appello in modo pressante per un immediato cessate il fuoco, il Presidente Bush e la sua amministrazione hanno dichiarato che Israele “ha diritto a difendersi”, hanno sostenuto l’invasione e respinto il cessate il fuoco. Il mondo ha guardato con angoscia al modo in cui gli aerei israeliani distruggevano villaggi, città ed installazioni civili in tutto il Libano. I combattenti di Hezbollah hanno fermato una massiccia invasione israeliana nel Libano meridionale e lanciato una pioggia di migliaia di missili nella parte settentrionale d’Israele. In ogni loro manifestazione belligerante, il nostro “Presidente Guerrafondaio” George W. Bush ed i suoi assistenti esperti militari, citavano Hezbollah, Siria e Iran con lo stesso spirito. Tutti hanno ricevuto i loro straordinari insulti, com’è avvenuto per il mondo Musulmano, che il Presidente degli Stati Uniti ha definito “Fascisti Islamici”.
Divenuto chiaro che Israele aveva fallito la realizzazione di ognuno dei suoi proclamati obiettivi militari e dopo che gli ufficiali statunitensi avevano riconosciuto che Israele stava perdendo la guerra, gli Stati Uniti hanno rovesciato la loro posizione, contribuendo a negoziare il cessate il fuoco per proteggere Israele. Il Presidente Bush ha osannato Israele come il Vincitore e rivendicato il merito della cessazione delle ostilità. Il popolo libanese, Hezbollah, Siria, Iran ed il mondo, che hanno visto il mese di grave e deliberata devastazione, hanno capito meglio. Israele non ha ottenuto neanche la liberazione dei suoi due soldati catturati e si sta ritirando dal Libano. La gente sta ritornando ai propri villaggi. Hezbollah sta guidando la ricostruzione del Libano, il suo prestigio è alto come non mai in Libano, nel mondo musulmano e non solo.
Israele è in tumulto. L’ex Primo Ministro d’Israele Benjamin Netanyahu ha condannato la “cattiva gestione della guerra” nella Knesset, ed ha promesso solennemente che Israele imparerà dai suoi errori.
La paura e l’odio generati da questa brutale guerra d’aggressione rendono la pace più remota.
Verosimilmente, sono stati uccisi 1200 libanesi, di cui il 75% civili, e 140 israeliani, di cui l’80% militari, con migliaia di feriti, e 10 miliardi di dollari stimati di danni alle proprietà in Libano, delle quali il 99 % civili.
Per quanto tempo ancora il popolo americano potrà accettare un Presidente che si pone al di sopra della legge, che intraprende ripetutamente guerre di aggressione, autorizza l’uso eccessivo della forza, il bersagliamento dei civili, la distruzione indiscriminata, la punizione collettiva, la tortura, le sparizioni, la detenzione illimitata ed illegale e che liquida tutti quanti con menzogne? Per quanto tempo la nostra nazione sopporterà questa guerra attraverso e contro il terrorismo che lui sta creando?
Il Libano non aveva fatto male a nessuno. Ci vorranno decenni prima che recuperi, se lasciato solo. Come la Palestina e l’Iraq è una terra di popoli diversi e meravigliosi, di antiche e moderne culture. Beirut è una delle città più gloriose del Mediterraneo, con montagne incappucciate di neve ad un’ora di viaggio. Vi sono ancora distese vergini di cedri coi quali fu costruito il Tempio di Salomone a Gerusalemme, in tempi di relazioni pacifiche. 2600 anni fa, il profeta Ezechiele scrisse di Tiro come di un luogo “dalla bellezza perfetta… I tuoi confini sono in mezzo al mare… I tuoi costruttori hanno perfezionato la tua bellezza”, verità che milioni di persone hanno osservato al di là dei millenni. Oggi Tiro, ancora una volta, giace in rovina per l’aggressione israeliana, di cui il mondo è stato testimone attraverso la televisione.
Possiamo avere dubbi sul fatto che il Presidente Bush attaccherà ancora un altro paese, se Noi, il Popolo, non riusciamo a fare il nostro dovere? Egli è forse in grado d’imparare che ci si fa più amici aiutando ad alimentare i bambini piuttosto che uccidendoli?
Dobbiamo agire per l’impeachment di George W. Bush e delle sue schiere criminali ora.
Abbiamo pubblicato annunci sul New York Times, sul San Francisco Chronicle, sul Boston Globe, sul Usa Today ed altri giornali ed ogni volta che lo facciamo portiamo migliaia di nuove persone nel movimento per l’impeachment, che diviene una forza crescente ed esercita pressione sui propri rappresentanti al Congresso per la presentazione di capi d’imputazione. Aiutate a finanziare una campagna giornalistica autunnale su scala nazionale per l’impeachment, coinvolgendo anche i vostri giornali locali.
Cordialmente,
Ramsey Clark
Fonte: http://www.teambio.org/
Link: http://www.teambio.org/2006/08/a-message-from-lebanon-from-ramsey-clark/
16.08.2006
Traduzione a cura di ADELINA BOTTERO