La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

CROLLO DELLA DEMOCRAZIA E CROLLO DEL BUON SENSO

blank
A cura di Davide
Il 1 Novembre 2011
124 Views
124 Views
blank

DI IDA MAGLI
italianiliberi.it

Nel momento in cui sto scrivendo questa breve nota (1 novembre 2011 ore 11) la borsa italiana perde più del 5% Cosa c’è di diverso da ieri? L’Italia è sicuramente la stessa, anzi. Approfittando del giorno festivo, molti sono andati tranquillamente fuori città mentre Berlusconi, Bersani, Vendola e compagni litigano come il solito (anzi, data la festività, forse un po’ meno del solito). I commentatori affermano tutti che: “La Grecia ha terrorizzato i mercati annunciando l’intenzione di indire un referendum popolare sui nuovi prestiti concordati con l’Ue”. Che cosa significa? Semplicemente che, nella democraticissima unione europea, chiedere un parere al popolo su ciò che decidono i governanti, dovrebbe essere proibito, come ha già rilevato Angela Merkel con il suo sdegno per l’iniziativa del Premier greco: il loro No, infatti, è sicuro.Non c’è dubbio che le cose stiano così. Se, però, noi, semplici cittadini privi di qualsiasi potere, non troviamo il modo per far ragionare i nostri governanti, andremo tutti a fondo partendo proprio da questo presupposto. La debolezza dell’unione europea, infatti, causa prima della mancanza di fiducia dei mercati, dipende prima di tutto da questo dato di fatto: non esiste la comunità dei popoli, non esiste nessuno Stato a nome “Ue”. D’altra parte, però, i singoli Stati hanno rinunciato (decisione illegittima e pertanto invalida) a battere moneta, per cui a garantire la moneta europea non c’è nessuno: né gli Stati nazionali che vi hanno rinunciato né lo Stato Ue che non esiste. Né si dica che allora bisogna rafforzare i legami politici unendosi di più perché la comunità dei popoli, ossia la forza di uno Stato, quella che lo fa nascere e vivere, non si crea a tavolino, per finzione, come è stato fatto fino adesso per l’Europa. Si sono create le istituzioni: parlamento, commissione, consiglio, che avrebbero dovuto costituire l’ossatura dello Stato, ma talmente vuote di realtà che giunti a dar loro un’anima, neanche i politici più ostinati nel loro europeismo sono riusciti a farle indossare l’essenza e dei simboli di uno Stato: l’Ue non possiede né Costituzione né Bandiera né Inno. Al posto di una costituzione l’Europa ha firmato un trattato fra Stati (il trattato di Lisbona); l’inno è stato eliminato e la bandiera la si può esporre, sempre che qualcuno lo voglia, soltanto il giorno della festa dell’Europa, cosa che nessuno fa. Soltanto i governanti italiani si sono ostinati a farla sventolare ovunque: il loro spirito di finzione si rivela anche in questo.

Adesso, però, di fronte al baratro in cui stiamo sprofondando, un baratro che non è soltanto economico e finanziario, ma anche di perdita di dignità e di rispetto, dobbiamo trovare il modo per costringere i politici a riappropriarsi della sovranità monetaria e a nazionalizzare la banca d’Italia. Lo diciamo anche soltanto in nome del buon senso. Si parla tanto di “contagio”: ebbene dalle malattie contagiose ci si salva scappando lontano dalla loro fonte. Il Premier greco sicuramente ha parlato di un referendum pensando di poter portare così, con l’avallo dei cittadini, la Grecia fuori dall’euro. Il nostro governo non ha bisogno di referendum: esiste già da molto tempo una maggioranza di parlamentari, di economisti, di esperti e di semplici cittadini che è convinta non vi sia altro da fare. Inutile scaricarsi le colpe gli uni con gli altri: il gravissimo errore è stato compiuto quando è stato deciso (con l’interessato entusiasmo di Ciampi e di Prodi) di far entrare l’Italia nell’euro. Perciò la situazione rimarrebbe la stessa anche se si cambiassero le persone di governo, anzi diventerebbe ancora più grave con l’aggiunta dell’instabilità. Si pensa di far andare al governo un economista o un banchiere? Sarebbe la decisione peggiore perché, pur essendo proprio questo lo scopo degli economisti e dei banchieri che hanno voluto l’unificazione europea, il potere racchiuso esclusivamente nelle mani dei banchieri sancirebbe formalmente la fine della democrazia. Quindi non c’è altra via d’uscita: abbandonare l’euro.

Ida Magli
Fonte: www.italianiliberi.it
Link: http://www.italianiliberi.it/Edito11/crollo-della-democrazia-crollo-del-buon-senso.html
1.11.2011

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
18 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

1 / 146 Pagine


blank