CRIMINE FINANZIARIO IN AMERICA

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DI DANNY SCHECHTER
Globalresearch.ca

Un altro giorno, un altro schema di Ponzi

Questa volta è la Millennium Bank nei Caraibi orientali ad essere accusata di una truffa di soli 65 milioni di dollari (a quanto si dice, il re del Ponzi Bernard Madoff si sarebbe intascato 65 miliardi di dollari). I regolatori sostengono che è in corso un “ponzimonium” con moltisse nuove indagini aperte. Stiamo parlando di un reato istituzionale dilagante, non solo di un furto individuale.

Il ruolo delle oscure, in larga parte non denunciate, istituzioni “off-shore” sta lentamente emergendo come una componente di un progetto criminale più ampio. C’è la notizia che “è stata presentata una denuncia di una class action nei confronti di diverse persone giuridiche e persone fisiche off-shore per conto di investitori in quattro hedge fund che, a quanto si dice, hanno perso oltre 3 miliardi di dollari nella truffa di Bernard Madoff”.

Sulla terraferma, a New York, il procuratore capo Andrew Cuomo ha emesso nuovi mandati di comparizione per AIG. L’ex governatore Eliot Spitzer dice che il problema non riguarda solamente i bonus di milioni di dollari provenienti dai salvataggi governativi che vanno alle “controparti” – le società che facevano affari con lo sciagurato assicuratore che ha appena cambiato il proprio nome.

Notizia sul Wall Street Journal: “I contratti CDS erano al centro del tracollo di AIG”, ha detto Cuomo in una dichiarazione. “Il problema è se i contratti sono stati diminuiti in modo corretto e competente o se sono diventati uno strumento per incanalare miliardi di dollari dei contribuenti per capitalizzare le banche di tutto il mondo.”

I seguaci di Obama devono preoccuparsi della capacità dei colletti bianchi imbroglioni di scardinare i loro programmi perché stanno allestendo indagini proprie su coloro che hanno sottratto i fondi del salvataggio.

Notizia su un giornale di Memphis: “Eil M. Barofsky, l’ispettore speciale per il programma di recupero per i beni in difficultà (TARP) ha recentemente annunciato la creazione di un’ampia task force multi-agenzia con lo scopo di scoraggiare, scoprire e indagare i casi di truffa nel prossimo programma per l’agevolazione dei prestiti per titoli garantiti dai beni (TALF)”.

Sanno con chi hanno a che fare. E’ sempre stato più semplice rubare ad una banca con penne stilografiche e trasferimenti elettronici che con le pistole in pugno in una rapina a mano armata.

Nella Carolina del Nord, un giudice ha condannato Lance Poulsen, ex amministratore delegato della National Century Financial Enterprises, a 30 anni per truffa sui titoli. Ha detto il giudice, “Poulsen era l’artefice di una truffa di una tale portata che avrebbe fatto rabbrividire gli esperti di finanza”.

I giudici potrebbero anche rabbrividire ma i nostri media stanno minimizzando la dimensione dei reati che stanno dietro al crollo della nostra economia. Il problema non sembra nemmeno avere una priorità alta per l’amministrazione Obama. Il presidente ha denunciato la “speculazione sconsiderata” ma si preoccupa di iniettare altro denaro nelle banche invece di stanare gli imbroglioni che Franklin Roosevelt chiamava “bankster”.

Ricordate che questa crisi è iniziata con lo scoppio della bolla immobiliare. L’FBI ha definito la truffa dei mutui “un’epidemia” e spiega che “le migliaia di indagini in corso per truffa finanziaria stanno mettendo a dura prova l’abilità del Bureau di fronteggiare gli altri reati. Un’esplosione di casi di truffa sui mutui ha ridotto l’FBI talmente all’osso che sta facendo davvero fatica ad indagare sugli altri reati dei colletti bianchi”.

L’FBI ha 250 agenti che indagano su questi reati, rispetto agli oltre 1.000 che gestivano la crisi delle casse di risparmio negli anni ’80. Molti esperti in reati societari sono stati riassegnati a combattere il terrorismo. Il Tri-State Defender di Memphis riferisce:

“Il Federal Bureau of Investigation ha detto di aver ricevuto lo scorso anno 46.717 denunce di attività sospette relative alla truffa sui mutui – rispetto alle 45.617 nel 2006 e alle 6.936 nel 2003. Alla fine dell’anno fiscale 2007, il Bureau si stava occupando di poco più di 1.200 indagini per truffa sui mutui – un aumento del 47 per cento rispetto al 2006. Questo cifra ha toccato quota 1.600 nell’anno fiscale corrente.

Il mese scorso il vicedirettore dell’FBI Pistole ha riferito alla Commissione Giustizia del Senato che l’agenzia sta indagando su 530 casi di palese truffa societaria, compresi 38 casi direttamente correlati all’attuale crisi finanziaria. Pistole ha sottolineato che le indagini sulle truffe stavano mettendo a dura prova il personale.

“L’aumento dei casi di truffe societarie, truffe sui mutui e fallimenti degli istituti finanziari sta mettendo a dura prova le limitate risorse dell’FBI sui reati dei colletti bianchi”, ha detto.

Il direttore dell’FBI Mueller ha riferito ai senatori che il Dipartimento di Giustizia e il Bureau stanno lavorando su “quelli che chiamiamo processi accelerati in vari settori e… stiamo dando la priorità ai nostri casi per colpire le situazioni più macroscopiche e mandare in galera quelle persone”.

La rete per la lotta contro i reati finanziari (FinCEN) ha pubblicato un nuovo rapporto che mostra come i soggetti denunciati per sospetta truffa sui mutui ipotecari potrebbero essere anche coinvolti in altri reati finanziari come truffe sugli assegni, riciclaggio, manipolazioni azionarie, il cosiddetto “structuring” per evitare le registrazioni durante le transazioni valutarie e altri generi di reati. Dai Rapporti di Attività Sospette (RAS) sugli istituti di credito, la FinCEN ha identificato all’incirca 156.000 soggetti di truffa sui mutui, e ha trovato che 2.360 erano stati denunciati per attività sospette in 3.680 altri tipi di RAS.

“Questo studio analizza la possibile interrelazione di attività illecite che avvengono tra diversi settori finanziari. I criminali tentano di sfruttare qualsiasi vulnerabilità per commettere una truffa e riciclare denaro sporco tramite una serie di istituti finanziari” ha detto il direttore della FinCEN James H. Freis Jr. “La natura interconnessa dell’attività sospetta attraverso molteplici settori finanziari coperti dalle regolamentazioni della legge sul segreto bancario della FinCEN sottolinea l’immenso valore di combinare le analisi provenienti dai diversi settori con lo scopo di rilevare e contrastare l’attività criminale”.

L’intero approccio reato per reato sta avendo risultati minimi e non coglie il problema di fondo. Potremmo riandare ad una crisi precedente e vedere cosa fu fatto allora per combattere quello che John Kenneth Gailbraith denunciò come un diffuso “furto societario”.

Gailbraith ricordò la Commissione Pecora che nel 1932 indagò sulle cause del crollo del 1929 e che portò alla luce una vasta serie di pratiche illecite da parte delle banche e dei loro affiliati.

Una voce su Wikipedia spiega: “Queste comprendevano una serie di conflitti di interesse come la sottoscrizione di titoli adulterati per ripagare i pessimi prestiti delle banche e i ‘fondi comuni operativi’ per sostenere i prezzi delle azioni bancarie. Ci fu grande indignazione all’epoca quando il banchiere JP Morgan ammise di non aver pagato le tasse per due anni. Il capo della commissione Ferdinand Pecora disse: “I cavilli legali e il più completo anonimato erano i più formidabili alleati dei banchieri”.

Per qualche motivo queste lezioni sono andate sono perdute. L’amnesia del passato ha contribuito alla rinnegazione del presente. Abbiamo bisogno di una nuova Commissione Pecora con il potere per citare in giudizio per indagare sulle cause di questa crisi – ed è un peccato che un uomo della statura di John Kenneth Gailbraith non sia più in vita per presiederla.

Il senatore Bernie Sanders sta chiedendo la composizione di una commissione simile dotata di uno staff investigativo e il potere per citare in giudizio. Perché tutti i gruppi progressisti, i media, i sindacati e tutte le organizzazioni interessate non appoggiano quest’appello? Abbiamo bisogno di professionisti come Eliot Spitzer che hanno denunciato le pratiche di prestito rapace. C’è bisogno di persone che siano state a Wall Street per capire i trucchetti di Wall Street.

Abbiamo bisogno di indagare su quei 5 miliardi di dollari che queste società hanno speso per riscrivere le leggi e deregolamentare. Abbiamo bisogno di sapere quali politici hanno preso mazzette ed eseguito gli ordini. Abbiamo bisogno di mandare la gente in galera, non di compiere un salvataggio.

Abbiamo bisogno di ricordare l’analisi di Balzac: “Dietro ogni grande fortuna si annida un crimine”. Ma Balzac non era l’unico grande pensatore dotato di perspicacia. “In una società chiusa nella quale tutti sono colpevoli, l’unico vero crimine è farsi prendere”, scriveva Hunter S. Thompson. “In un mondo di ladri, l’unico peccato mortale è la stupidità.” E questo non vale solamente per i colpevoli.

Danny Schechter
Fonte: http://globalresearch.ca
Link: http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=12926
28.03.2009

Scelto e tradotto da JJULES per www.comedonchisciotte.org

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