Ieri il Comitato Investigativo della Federazione Russa – l’autorità d’investigazione federale principale in Russia – ha informato, tramite un comunicato sul suo canale Telegram, di aver aperto un procedimento penale contro la società statunitense Meta.
Un procedimento penale è stato aperto nel dipartimento investigativo principale del Comitato Investigativo della Federazione Russa in relazione agli inviti illegali all’omicidio e alla violenza contro i cittadini russi da parte dei dipendenti della società statunitense Meta, che possiede i social network Facebook e Instagram
La querelle con la società statunitense è nata nei giorno scorsi a causa della decisone di Meta Platforms di cambiare la sua policy sulla censura, revocando il divieto di appelli alla violenza contro l’esercito russo, definendoli “posizioni politiche”. Queste azioni, ha detto l’agenzia, contengono elementi di incitamento pubblico a svolgere attività estremiste o a promuovere il terrorismo – articolo 280, 205.1 del codice penale.
Tale revoca della censura è stata applicata agli utenti Internet di Lettonia, Lituania, Estonia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Georgia, Russia e Ucraina.
L’attuale vice Ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Ryabkov ha informato oggi i media che la Russia ha inviato agli Stati Uniti una nota sull’apertura del procedimento penale contro la società statunitense.
Sulla questione di Facebook e Meta. Vorrei dire che ieri una nota è stata consegnata all’ambasciata americana che sarà aperto un caso ai sensi dell’articolo 280 contro la gestione di questa società e coloro che permettono questo tipo di comportamento assolutamente criminale e inaccettabile – anche per gli standard etici degli Stati Uniti
Massimo A. Cascone, 12.03.2022
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