Mentre Shanghai, la città più popolosa e il principale centro finanziario della Cina, combatte la più grande epidemia di COVID mai vista, informazioni inquietanti giungono riguardo le strategie di Pechino per combattere la diffusione del virus.
Secondo la ricostruzione fatta da Reuters, che ha potuto confrontare una serie di foto e video che sono girate sui canali social con le fonti presenti sul posto, il governo cinese sta addirittura separando i bambini, anche neonati, da i propri genitori, nel caso in cui i primi o i secondi risultano positivi al Sars-CoV-2.
Sebbene il numero di casi a Shanghai sia piccolo per gli standard globali, le autorità cinesi hanno promesso di testare, tracciare e mettere in quarantena tutti i casi positivi, anche se bambini o neonati.
Da quanto trapelato infatti, sono vari i casi scandalosi che sono stati denunciato dalle famiglie cinesi, come quello di 20 bambini di un asilo di Shanghai di età compresa tra 5 e 6 anni che sono stati mandati in un centro di quarantena senza i loro genitori. Addirittura sono girate sulle piattaforme di social media cinesi Weibo e Douyin foto e video che mostrano bambini piangenti tenuti in tre in una culla.
Queste le parole di una madre a cui hanno strappato via la figlia poichè risultate entrambe positive:
Non ci sono state foto. […] Sono così ansiosa, non ho idea della situazione in cui si trovi mia figlia […] Il dottore ha detto che le regole di Shanghai prevedono che i bambini debbano essere mandati in punti designati, gli adulti nei centri di quarantena e che non è consentito accompagnare i bambini.
Da quando Reuters ha portato allo scoperto le modalità di gestione dell’emergenza di Pechino, anche i consolati esteri di Stati Uniti, Francia e Italia hanno avvertito i propri cittadini a Shanghai circa il verificarsi di separazioni familiari, invitando alla massima allerta.
Massimo A. Cascone, 02.04.2022