DI CARLO BERTANI
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Non sappiamo se la nostra battaglia per le rinnovabili abbia segnato un punto – soprattutto l’articolo “Venti nucleari” [2] – ma tant’è che il dado è tratto: la prima centrale eolica italiana in mare sorgerà al largo di Termoli, in Molise. Proprio quello che indicavo nell’articolo.
Pragmatismo? “Compensazione” per far digerire il nucleare? Un atto di dolore con relativo pentimento?
Ce n’è per tutti i gusti e per scatenarsi in mille dietrologie, ma i fatti restano.
Nella foto: Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo
Se qualcuno – soprattutto fra gli elettori del PD – pensava ad una “ripartizione” energetica che segue a grandi linee le tendenze dell’elettorato, ossia fonti tradizionali al PdL ed alternative al PD, è servito, perché il PD [3] sta preparando la controffensiva: è proprio il caso di dirlo, l’ennesima battaglia contro i mulini a vento. Da tempo ci hanno abituati, e non solo per i veri mulini, e poi pensano di tornare forza di governo.
La vicenda assume contorni che definire “trasversali” è un eufemismo e ci consente di squarciare il velo che nasconde l’ovvio: sono semplicissimi giochetti di soldi, nei quali ciascuno (destra o sinistra: chi erano costoro?) cerca d’avvantaggiarsi e basta. Poi, quando ci saranno elezioni, ciascuno vi butterà un po’ di vento negli occhi per disorientarvi.
Iniziamo a conoscere gli attori della vicenda: c’è da divertirsi, perché questa – più che la decisione di un governo – sembra una palingenesi goliardica, la metempsicosi che fa girar le pale, degna di una penna più nobile della mia, quella di Pirandello.
Quindi, il PdL è diventato favorevole all’eolico: oh, bene. Bisognerà che qualcuno lo vada raccontare al Presidente della Regione Molise – Michele Iorio – da sempre un berluscones, da Forza Italia al PdL.
Iorio ha già annunciato ricorsi in tutte le sedi istituzionali[4], non mancando di dare la colpa di tutto a Prodi (!) poiché affidò, a suo tempo, queste competenze allo Stato, privando le Regioni della possibilità di porre veti. Ovviamente, un governo che sta stravolgendo la Costituzione, avrebbe avuto soverchi problemi a mutare quella piccola norma (!): insomma, la solita foglia di fico per non mostrare di disobbedire platealmente al Capo. Che poi, magari, s’incazza e fa scrivere un articolo a Feltri.
Ma, se non erriamo, anche Vittorio Sgarbi – da sempre il Sancho Panza dei mulini a vento nostrani [5] – fa parte dello stesso partito e – siamo certi – non tarderà a far sentire la sua voce anche se, ad occhio e croce, la nomina a sindaco di Salemi puzza di nucleare. Non sarà, forse, che il proconsole della Sicilia occidentale sia stato inviato per far digerire una bella centrale nucleare ai siciliani? In una regione fra le più sismiche d’Italia, con le migliori strutture (mafia) per lo smaltimento delle scorie, come nel caso della nave affondata di fronte alle coste calabre [6]?
Eh sì, perché, se non si fanno parchi eolici o centrali termodinamiche, il nucleare è certo: anche i critici d’arte fanno la loro parte, e tutto serve. Caso strano, è proprio dalla Sicilia orientale che giunge l’attacco della Prestigiacomo, ma sono solo dietrologie senza prove.
Ora, dopo aver dato uno sguardo dalle parti del fiero alleaten Galeazzo Musolesi (ah, grande Bonvi…), vediamo un po’ cosa pensano e cosa meditano di fare le gloriose Sturmtruppen del Gruppenführer Franceschinen e del suo Standartenführer Bersanen, che vuole soffiargli il bastone di feld…pardon, la poltrona.
Le gloriose Sturmtruppen del PD hanno già reagito dalle postazioni periferiche del Molise, affidando al vento il messaggio: no ai maledetti mulini a vento [7]! Per ora solo Danilo Leva, consigliere regionale molisano del Partito Democratico, si è messo in marcia contro i maledetti mulini, ma sarà certamente seguito dai panzer.
Il problema è che il Partito Democratico ha al suo interno dei ferventi ambientalisti ed è alleato con Di Pietro il quale, insieme a Beppe Grillo, è l’alfiere delle energie rinnovabili, tanto che Grillo ha più volte pubblicato sul suo blog filmati sull’energia eolica.
Ora, senza scomodare Aristotele ed il famoso “terzo escluso” (tertium non datur), ci sembra che ci sia qualche defaillance nella logica: dunque…Grillo, grande fan di Di Pietro, è un sicuro patrocinatore dell’eolico. Di Pietro è anch’egli favorevole all’eolico, ma solo con regole precise [8]. Quali? Piani nazionali…concertazione…eccetera…però, quando ci fu la possibilità d’installare il primo campo eolico in mare – proprio in Molise, e lui era Ministro (2007) – si schierò contro la realizzazione, andando a braccetto con Iorio (Forza Italia).
Di Pietro è però alleato del PD, il quale sembra apparentemente compatto contro la scelta nucleare di Berlusconi: il PD, però, non sa fornire soluzioni. E blocca anche l’eolico.
Ma, all’interno del PD, ci sono personaggi che già sono andati a Canossa col capo rigorosamente cosparso di cenere (radioattiva), dopo aver fatto uno shampoo per liberarsi dal carbone “pulito” dell’ENEL: ci riferiamo a Chicco Testa, il quale ha già recitato il mea culpa e s’è associato al clan nucleare [9]. Consigliamo una veloce escursione alla biografia di Chicco Testa [10], per osservare come si riesca ad essere comunisti, ambientalisti, antinuclearisti, poi collaboratori di Rothschild, presidenti di varie holding energetiche (ENEL!) e, infine, nuclearisti convinti. Un vero miracolo.
Nemmeno il “bomber” della squadra dei voltagabbana – Daniele Capezzone – è ancora riuscito a tanto: col tempo, è giovane…
Di più: la neonata “Sinistra e Libertà” si troverà, da domani, un nuovo motivo per litigare: da un lato i residuati bellici Verdi (che non sono mai stati “teneri” con l’eolico) e, dall’altro, il combattivo Nichi Vendola, il quale – in Puglia – ha ripartito con un piano regionale gli aerogeneratori, un tanto a comune e tutti zitti. Mi sa che andranno presto ad una nuova scissione.
E, tutto questo, per non installare a 5-10 chilometri dalla costa – non invisibili, ma poco visibili: a quella distanza, un veliero appena si scorge, e chi va in mare lo sa – un impianto che coprirà il fabbisogno di 120.000 famiglie [11] e che farà risparmiare l’emissione di 420.000 tonnellate d’anidride carbonica l’anno, le quali ci costerebbero (in “multe” UE) ben 6.300.000 euro l’anno (per quest’anno pagheremo “solo” 555 milioni, ma nel 2012 diventeranno 5,6 miliardi, che pagheremo tutti sulle bollette dell’ENEL)?
Sul sito della Effeventi è visibile la piantina dell’impianto [12], dalla quale è possibile valutare – se sapete comprendere una carta nautica – la distanza minima da terra: poco meno di 3 miglia. Eppure, la disinformazione è già al galoppo: “a due chilometri dalle coste!”, “impedirà la costruzione dei porti turistici!” (e quando mai…), “la pesca!” (abbiamo bisogno di aree di ripopolamento, altrimenti non rimarranno nemmeno i granchi…).
Probabilmente, sarebbe stato meglio installare aerogeneratori di maggior potenza su piattaforme ancorate al limite delle acque territoriali: invisibili da terra, più vento e minor spesa (rapportata al rendimento) per MW installato. In Norvegia, li fanno oramai da 5 MW, noi da 3.
A proposito della costa adriatica, due anni fa la percorsi quasi tutta. Siccome guidò per un lungo tratto mia moglie, mi divertii a fotografare tutti gli obbrobri, che erano quasi sempre tralicci, antenne TV, di telefonia, ecc: ne ho un CD pieno. Per caso, riguardando le foto a casa, m’accorsi che in una foto avevo “acchiappato” anche un aerogeneratore, che quasi scompariva in quella selva d’antenne. Perché Sgarbi non si lamenta mai degli obbrobri del suo padrone?
Insomma, con il buon senso, potremmo affermare che è sbagliato costruire un aerogeneratore accanto ad una chiesa ro
manica ma che, lo stesso aerogeneratore, non disturba nessuno dalla collina di fronte.
L’idea di paesaggio “incontaminato” ci condurrebbe a demolire non solo tutte le antenne (fin sui campanili!) ma anche viadotti autostradali, alti condomini, ferrovie, elettrodotti, ecc. L’Uomo deve convivere con l’ambiente, altrimenti diventa solo una sorta di virus nocivo, che alla fine soccomberà: non è un percorso facile, ma è praticabile.
Monaco di Baviera, entro il 2025, spegnerà l’ultima centrale nucleare e s’affiderà solo più alle rinnovabili: al 2017 tutte le utenze civili, nel 2025 anche quelle industriali. Il risultato è il frutto di un piano ventennale nel quale, giorno dopo giorno – accoppiando le rinnovabili con il risparmio energetico – hanno “rosicchiato” Megawatt dopo Megawatt. Già, ma sono tedeschi.
E noi?
Riassumendo questa bella vicenda, abbiamo un Presidente del Consiglio che avalla la costruzione di un parco eolico sfruttando una legge del suo predecessore e nemico giurato, Romano Prodi. Per farlo, marcia contro le strutture periferiche del partito, s’oppone a Vittorio Sgarbi – suo Gauleiter in Sicilia – e a tutta l’opposizione mentre, l’unico sicuro alleato (a parte la Prestigiacomo), è Beppe Grillo.
Così è, se vi pare.
Carlo Bertani
Fonte: http://carlobertani.blogspot.com
Link: http://carlobertani.blogspot.com/2009/09/cosi-e-se-vi-pare.html
15.09.2009
[1] http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=5659
[2] http://carlobertani.blogspot.com/2009/03/venti-nucleari.html
[3] http://www.primonumero.it/attualita/news/index.php?id=1252952544
[4] http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Molise/?id=3.0.3773119639
[5] Uno dei tanti… http://www.italiainformazioni.com/giornale/politica/61718/sgarbi-leolico-distrugge-natura-siciliana.htm
[6] http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/09/nave-veleni-calabria-loiero.shtml?uuid=b5527554-a15c-11de-a8df-36fb8db592ee&DocRulesView=Libero
[7] http://www.primapaginamolise.it/detail.php?news_ID=22173
[8] http://www.rinnovabili.it/di-pietro-si-alleolico-ma-con-regole-precise
[9] http://www.ragionpolitica.it/cms/index.php/energia/
[10] http://it.wikipedia.org/wiki/Chicco_Testa
[11] http://iltempo.ilsole24ore.com/molise/2009/09/15/1069868-eolico_shore.shtml
[12] http://www.effeventi.com/centrale.htm