FONTE: MOON OF ALABAMA
Non sapremo mai perché Syed Rizwan Farook e sua moglie Tashfeen Malik si siamo arrabbiati tanto da uccidere 14 persone a San Bernardino. Potrebbero aver lasciato scritto qualcosa o forse se troverà nei loro PC qualche traccia sui motivi che li hanno spinti a quella strage, oppure no. In ogni caso non ci sarebbe assolutamente niente di strano se lo Stato Islamico dovesse rivendicare questo attentato affermando che i due hanno agito in suo nome.
Alcuni dettagli sulla vita della coppia rendono plausibile che i due siano stati influenzati dalla religione:
Syed Rizwan Farook stava cercando moglie su Internet. Almeno in un paio di siti, aveva postato quelle che dovevano essere le caratteristiche di una sposa “religiosa e moderna”, sembra che abbia scritto in un sito. Nell’altro invece non ha scritto nemmeno una parola circa la sua American citizenship.
Alla fine, il modo in cui si sia messo in contatto con quella ragazza nata in Pakistan, Tashfeen Malik, resta poco chiaro. Ma i suoi familiari hanno detto che Farook era andato in Arabia Saudita, dove viveva Malik, e che era tornato nel sud della California sposato per cominciare una nuova vita nei tranquilli Redlands,
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Mercoledì mattina, avevano lasciato la loro bimba di sei mesi dalla madre di Farook, secondo quello che dicono i familiari. Intorno a mezzogiorno, la polizia dice che si erano messi delle maschere ed avevano preso delle armi di assalto, pistole e fucili prima di irrompere in un holiday party che era stato organizzato dall’agenzia della salute del Comune, dove Farook lavorava. Almeno 14 persone sono morte e alcune ore più tardi. Farook, di 28 anni e Malik, di 27, sono stati uccisi dal fuoco della polizia appena un paio di miglia lontano dal luogo del massacro.
E’ stato fatto un attacco in stile militare con fucili d’assalto, una gran quantità dimunizioni e bombe fatte in casa. Anche i killers di Parigi avevano preferito questo stile.
La biografia di questi attentatori ha odore di agenti dormienti. Reclutati per vivere una vita normale e per agire più tardi, quando sarà arrivato il momento giusto in cui dovrà servire uno spietato attacco all’interno degli Stati Uniti. Molti di quelli che fanno parte dello Stato Islamico sono stati formati da personale dell’ intelligence dell’epoca di Saddam Hussein e sanno bene come ci si dovrà comportare in certe situazioni.
Anche se la polizia ritiene che il motivo dell’attacco di San Bernardino sia stato un problema personale, lo Stato Islamico potrebbe ancora rivendicare l’attacco come una propria azione. La maggior parte di chi vive negli Stati Uniti preferirebbe credere a quello che dice l’ IS piuttosto che qualsiasi altra cosa detta dal governo.
L’ IS ha aspettato parecchio tempo prima di rivendicare le proprie responsabilità sull’abbattimento dell’aereo russo sul Sinai. Pertanto potremmo anche avere un loro annuncio solo una o due settimane dopo.
La gente dell’ IS crede che stia arrivando l’ora finale e vogliono che la grande battaglia avvenga a Daqib, una cittadina occupata dalla IS in Siria. Come dice Hadith:
L’ Ora decisiva non arriverà fino a quando i Romani non metteranno piede a al-A’maq o a Dabiq. Solo allora un esercito formato dai migliori (soldati) dei popoli della terra arriverà da Medina (per combatterli).
Lo Stato islamico sta aspettando che i romani dei nostri giorni – gli Stati Uniti e la NATO – arrivino a Daqib. Vogliono risucchiare dentro ( questo vortice) tutto l’ “Occidente”. Sono sicuri che possono e che devono sconfiggerlo.
Cosa c’è di meglio per avvicinarsi a questo obiettivo se non attaccare gli Stati Uniti dentro casa loro?
Ma questo gioco ha due facce. Se l’IS rivendica le sue responsabilità, Obama può decidere, proprio come fece GW Bush, di usare l’attacco per i propri scopi. Ribadirebbe che Assad deve andarsene se si vuole sconfiggere lo stato islamico e quindi comincerebbe ad attaccare apertamente il popolo siriano e il suo governo.
C’è solo il piccolo problema che la Siria è ormai troppo ben difesa per essere semplicemente invasa:
Un ufficiale di alto rango che fa parte della stanza operativa congiunta di Damasco (composta da Russia, Iran, Siria e Hezbollah) ha detto che “Damasco ha ricevuto una fornitura di sofisticati missili russi S -300, pronti ad entrare in servizio attivo.
Presto, la Siria annuncerà che qualsiasi paese entrerà nel suo spazio aereo senza coordinarsi con Damasco sarà considerato paese ostile e qualsiasi aereo sarà colpito senza preavviso. I paesi disposti a combattere il terrorismo e a coordinarsi con la leadership militare, invece, potranno contare su corridoi aerei sicuri “.
Ma c’è dell’altro, secondo la stessa fonte, “l’Iran sta preparando due squadroni di Sukhoi da inviare in guerra in Siria e saranno di stanza nell’aeroporto militare T4 di Homs, molto vicino a Palmyra (Tadmur), precedentemente conosciuto come Tiyas. L’Air Force iraniana si unirà alle forze aeree russe nella guerra contro gli estremisti-terroristi Kafeeree in Siria “.
Sembra per i russi vogliano portare il numero dei loro aerei in Siria a 96, questi insieme ai 24 aerei del tipo Su-24 di Tiyas e alle forze aeree siriane creeranno una capacità di combattimento piuttosto notevole.
Naturalmente ci sono anche i missili terra aria sul campo e gli aeroporti sono protetti da un sistema Pantsyr S1 per il breve raggio e da un sistema di missili terra aria di medio raggio del tipo TOR M1/M2. Gli aerei siriani S-300 e quelli russi S-400 di stanza a Latakia insieme agli altri S-300s a bordo della Moskva vicino alle coste siriane costituiscono dei sistemi di lungo raggio che sarebbe estremamente costoso attaccare.
Gli U.S.A. tendono ad evitare di attaccare qualsiasi paese che abbia dei sistemi di difesa aerea piuttosto competitivi e la Siria, adesso, dispone di un sistema difensivo eccellente.
Ma che altro potrebbe fare Obama se la IS dovessi rivendicare l’attacco di San Bernadino? Le pressioni per “fare qualcosa” e per “una escalation” e poi un’altra sarebbero enormi per lui, inoltre qualsiasi candidato per la presidenza chiederebbe ad Obama di mandare una o due divisioni dell’esercito per distruggere IS.
Le strade che portano alla Siria sono chiuse, gli iracheni non permettono più alle truppe Usa di usare il proprio territorio, hanno motivi ragionevoli per credere che gli U.S.A stiano dalla parte della IS. Parecchi miliziani sciiti in Iraq hanno dichiarato che attaccheranno qualsiasi nuova forza USA sul loro territorio. Se volessero usare il territorio dei curdi dell’ Iraq per attaccare la IS si impantanerebbero in situazioni piuttosto infide e dovrebbero anche ricattare la Turchia, che segretamente è un alleato della IS, e dovrebbero attraversare delle zone dove i turchi e i curdi del PKK sono in guerra fra di loro. Attraversare la Giordania e da lì raggiungere la provincia di Anbar in Iraq farebbe invece infuriare molti dei seguaci della IS in Giordania e con questa mossa si riuscirebbe a distruggere anche quello stato.
Obama potrebbe far pace con Assad, come raccomanda anche il candidato del tea-party, Ted Cruz e poi attaccare l’IS : sarebbe un modo logico di procedere. Ma Obama e chi gli sta intorno sono persone troppo presuntuose per fare un passo come questo.
Non possono ammettere di essersi tutti sbagliati e che Assad e Putin avevano ragione.
Quindi cosa farà Obama?
Fonte: http://www.moonofalabama.org/
Link: http://www.moonofalabama.org/2015/12/what-happens-when-isis-claims-the-san-bernadino-attack.html
3.12.2015
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.