DI LORENZO CARNIMEO
Mi limito ad alcune brevi considerazioni.
a) Sostanzialmente, mi par di capire che la formula sulla quale si insista, tanto in Europa quanto in Italia, sia sempre il logoro e fallimentare “rigore più crescita”. Solo che, dato che non possono dirlo apertamente, mascherano il tutto dietro una cortina fumogena di concetti vaghi e parole astruse, nella speranza che la gente non se ne accorga.
b) Difficile, peraltro, che la gente possa accorgersene. In realtà, è mia personale convinzione che l’uomo della strada, pur senza una base culturale specifica, abbia davanti a sé parecchi elementi per accorgersi che le cose non vanno. Come dimostrato da queste domande, che, credo, chiunque possa fare a se stesso:
b.1) Possibile che dopo i governi Monti e Letta, dopo non so quante manovre (tre nel solo 2011), dopo una serie di decreti-sviluppo (due solo con Monti), una riforma delle pensioni (Fornero), una riforma del lavoro (Fornero), un decreto del fare (Letta) e quant’altro stiamo ancora in crisi profonda? Solo perché “c’è il bicameralismo”?
b.2) Se il bicameralismo osta alla celere approvazione delle leggi, com’è che è stata celermente approvata tutta la pappardella di provvedimenti di cui sopra? Miracolo soprannaturale (delle maggioranze bulgare)?
b.3) Se c’è ancora la crisi, perché lo spread è sceso da 500 a 150 punti? I mercati, quelli che sanno tutto e che non puoi fregare si sono messi a scommettere sul monocameralismo come chiave di uscita dalla crisi? Come mai ci dicono che siamo ancora in crisi ma la favola dello spread non ce la raccontano più?
b.4) come mai i dati previsionali dei DEF sono clamorosamente smentiti di anno in anno? E’ solo colpa dell’odiato bicameralismo e della corruzione, oppure sono le ricette economiche ad essere sbagliate? Dovevamo ridurre il debito: lo abbiamo aumentato. Dovevamo combattere la disoccupazione con la flessibilizzazione del lavoro: la abbiamo aumentata….
Ora: come è possibile che la gente non si ponga queste domande? I dati alla base dei quesiti sono quelli dei canali di informazione ordinari! Confesso che forse ho sottovalutato la capacità dei media di orientare il pensiero. Ma se siamo a questo punto, vuol dire che i media stessi sono ormai stampa di regime…
c) Involuzione istituzionale: forse esagero, ma il renzismo odora di fascismo bianco come non mai. Informazione tipo monoblocco ideologico; propaganda e metodologia similari al primo governo Mussolini (pareggio di bilancio e rafforzamento dell’Esecutivo a spese del parlamento); monocameralismo e legge elettorale con premio di maggioranza; il decreto-legge trasformato in strumento di legislazione ordinaria; stigmatizzazione “di principio” non solo delle opposizioni (che non esistono), ma addirittura degli uffici tecnici che non si uniformano alle direttive politiche del governo (dici che il mio decreto non ha le coperture? Sei un “gufo”!).
Devo continuare? Poi, i piddini si scandalizzano se B. pronuncia la parola “presidenzialismo”. Ma mi facessero –davvero- il sacrosanto piacere…..
Lorenzo Carnimeo
Fonte: http://orizzonte48.blogspot.com
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22.06.2014
Commento all’articolo “La morsa istituzionale e “interna” tra fallimenti nascosti e incostituzionalità conclamate”