La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

COINCIDENZE DAVVERO POCO CASUALI

blank
A cura di Davide
Il 31 Gennaio 2006
551 Views
551 Views

blank

DI PIERO PUSCHIAVO

La scorsa estate è deceduto Wim Duisenberg, primo governatore della Banca Centrale Europea. Per la cronaca una sola cosa è certa: la data del decesso, il 31 luglio 2005. Le cause rimangono ancora oscure e nessuno, a quanto pare, si è preoccupato di indagare.
Secondo fonti ufficiali, il banchiere sarebbe stato trovato morto ai bordi della piscina della sua villa nel sud della Francia e la morte sarebbe da attribuirsi, genericamente, ad un malore. Secondo le dichiarazioni, imminenti all’accaduto, della gendarmeria francese, le cause della morte non sono state invece precisate. Secondo altri, Duisenberg sarebbe morto nel salotto e poi, chissà perché, trasportato fino ai bordi della piscina.
La poco chiara vicenda, degna di una trama da libro giallo, ci porta a far luce sulla figura del banchiere olandese. Duisenberg inizia la sua carriera nel Fondo Monetario Internazionale, per poi ricoprire il ruolo di Ministro delle Finanze olandese, governatore della Banca Centrale olandese, molto vicino ad Hans Tietmeyer, presidente della potentissima Bundesbank tedesca. Proprio la sua posizione filo-tedesca, volta al rigore monetario, gli comporta molti avversari Oltremanica; in particolar modo in ambienti molto influenti negli Stati Uniti, poiché, dal momento del varo dell’euro, è in atto nel mondo una serie di guerre di apparente basso profilo che motivano la minaccia nei confronti del dollaro. Da governatore della BCE, lo stesso Duisenberg si è permesso di parlare pubblicamente di argomenti che non devono pervenire all’opinione pubblica: ci riferiamo esplicitamente alla risposta che lo stesso governatore fornì al Ministro Tremonti sulla possibilità di adozione di banconote da 1 e 2 euro. Duisenberg osò pronunciare una parola che, unitamente ad altre posizioni assunte, gli risultò fatale: osò parlare di signoraggio. La risposta data alla richiesta proveniente dall’Italia fu infatti questa: Spero che Mr. Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di signoraggio che si accompagna ad essa. Dunque se egli, come ministro dell’Economia, ne sarebbe contento non lo so. Duisenberg ha osato tuonare contro i grandi sacerdoti del tempio.

Altro fatto curioso è che la morte improvvisa di Wim Duisenberg è avvenuta a meno di 48 ore dalle sentenze di rinvio a giudizio pronunciate a Milano contro filiali UBS, Deutsche Bank, Citygroup e Morgan Stanley che parte dai procuratori che stanno indagando sul crac della Parmalat. Non dimentichiamo che il banchiere olandese venne eletto primo presidente della BCE beneficiando proprio del sostegno della grande banca tedesca. In concomitanza, nelle stesse ore, un ex membro del consiglio della Citybank, Arthur Zankel, anche lui coinvolto nel caso Parmalat, precipitava da una finestra del suo appartamento da un grattacielo di New York.
Casuali coincidenze?

E’ però evidente che oltre alla Banca d’Italia, anche la Banca Centrale Europea poteva avere informazioni e responsabilità sul crac Parmalat. E l’ex presidente Duisenberg e il manager americano avrebbero potuto essere chiamati a testimoniare sui flussi internazionali di denaro connessi con quella vicenda. E ciò poteva diventare enormemente sgradito a certi circoli molto potenti. Inizia così a delinearsi un quadro nitido, con indizi ben precisi a cui si va ad aggiungere il ruolo della moglie, la signora Gretta Duisenberg, fervente sostenitrice della causa palestinese e protagonista di un incontro ufficiale con Yasser Arafat. Il suo sostegno alla causa palestinese l’ha portata, secondo un aneddoto trapelato, ad esibire la bandiera palestinese dal suo balcone di casa ad Amsterdam. La bandiera, a quanto pare, è stata esposta per circa tre settimane e vista come una spina nell’occhio dai suoi vicini, una famiglia ebrea, che le ha telefonato chiedendole di levarla. Al diniego della signora Gretta, il vicino ha fatto presente la vicenda al capo di una delle comunità ebraiche della capitale, il quale ha sporto denuncia contro la signora Duisenberg per antisemitismo.

blank

Successivamente, siccome lo sporgere denuncia non sembrava un’azione sufficiente per colpire la signora Duisenberg, si è creduto necessario coinvolgere direttamente il marito. L’incidente tra vicini è stato poi riportato alla comunità ebraica americana per chiedere che venissero prese misure politiche atte a fare dichiarare Wim Duisenberg, direttore della Banca Centrale Europea, persona non gradita negli Stati Uniti. Nel frattempo, la signora Duisenberg è stata minacciata di morte e poi alloggiata presso altro indirizzo dai servizi segreti, mentre la bandiera non sventola più dal balcone. Troppi nemici e troppo potenti. Possiamo così credere che Duisenberg è affogato nel suo salotto e poi portato ai bordi della piscina.
E non è cinematografia.

Piero Puschiavo
Fonte: www.rinascita.info
http://www.rinascita.info/cogit_content/rq_analisi/Coincidenzedavveropococasu.shtml
31.01.06

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
3 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank