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DI JONATHAN WATTS
guardian.co.uk

L’Honduras vuole costruire una nuova città con un proprio ordinamento guiridico ed un proprio sistema fiscale per attirare gli investitori
Il paese centroamericano spera di emulare il successo di Singapore ed Hong Kong costruendo uno “stato dentro lo stato”

L’Honduras (1) ospiterà uno dei più radicali esperimenti del mondo con l’idea di costruire da zero le regole, le strade e le fondamenta di una “città-statuto” per gli investitori stranieri.

La nazione del Centro America spera che il piano di zone di sviluppo modello, che avranno leggi, sistema fiscale e giudiziario e polizia propri, emuleranno il successo economico delle città-stato come Singapore ed Hong Kong. Tuttavia, nonostante il governo abbia firmato lo scorso martedì un “memorandum di intesa” con un gruppo di investitori internazionali, gli oppositori hanno provato a fare causa presso la corte suprema per far dichiarare illegale l’accordo in quanto lo “stato nello stato” rischia di minare le leggi nazionali, bypassare i diritti del lavoro, aggravare la diseguaglianza e creare un’enclave moderna che intacchi i territori dei gruppi indigeni.

Il presidente dell’Honduras, Porfirio Lobo – un possidente terriero del Partito Nazionale di destra – ha dato il suo completo appoggio al progetto, ispirato da consiglieri economici statunitensi.

Durante la cerimonia per la firma, alcuni funzionari del governo hanno affermato che la fase iniziale del progetto da 14 milioni di dollari dovrebbe cominciare in Ottobre e creare 5000 posti di lavoro nei primi sei mesi, che si moltiplicheranno di 40 volte nel futuro – un incentivo notevole in un paese in cui un quarto della forza lavoro è disoccupata.
“Questo è il più importante progetto per l’Honduras in 50 anni”, ha detto Carlos Pineda, capo della Commissione per la Promozione delle Partnership tra Settore Pubblico e Privati, che ha rappresentato il governo al momento della firma del memorandum di intesa con il consorzio d’affari NKG.

I dettagli dell’accordo restano una bozza. Sono stati menzionati tre possibili siti – valle Sula, valle Agalta e la regione meridionale dell’Honduras – e gli investimenti iniziali sono sembrati esigui rispetto alla portata dell’ambizione.

Il piano sembra essere stato messo insieme in meno di un anno, in parte per incoraggiare l’economia ed in parte per rendere il paese più attraente agli occhi degli investitori stranieri che temono la criminalità (l’Honduras ha il più alto tasso di omicidi del mondo) e l’instabilità politica (Lobo è stato eletto dopo un colpo di stato nel 2009). (2)

Si tratta della realizzazione della proposta per delle “città-statuto” lanciata dall’economista statunitense Paul Romer, un laureato alla scuola di economia dell’Università di Chicago, che è attualmente professore alla Stern School of Business dell’Università di New York. (3)

Citando Hong Kong come esempio, Romer sostiene che le città basate su uno “statuto” di leggi ed istituzioni forti ed inclini agli affari sono la chiave per una rapida crescita, in particolare dal momento che non possono agire come ingressi internazionali a nazioni più grandi come le Cina. Ai paesi che mancano di queste fondamenta a livello statale, Romer propone la creazione di zone speciali dove possono essere costruite dal nulla.

Poco dopo la visita di Romer a Tegucigalpa all’inizio dell’anno, il congresso dell’Honduras ha approvato un decreto che permettesse la creazione di zone di sviluppo economico. Si dice che Lobo abbia inviato delle delegazioni di investigazione ad Hong Kong, Singapore e Dubai per dare un’occhiata ai possibili modelli.
Nessuna di queste città, tuttavia, ha approcciato l’urbanizzazione da zero, come si intende fare in Honduras.

I fautori del progetto affermano che costituisca un vantaggio poiché i sistemi di governance e di diritti possono essere designati. “È più facile creare qualcosa di nuovo che procederà in modo salutare e sicuro e che affronterà i seri problemi che esistono in tutta la nazione”, ha detto Mark Klugman, un consigliere governativo.

Tuttavia l’idea ha provocato controversie in un paese che già soffre di uno dei più alti livelli di diseguaglianza nel mondo.

I critici pensano che permetterà all’élite straniera di stabilire un enclave regolata da tasse basse dove poter evitare gli standard del lavoro e le regole ambientali.

“Questo comporterebbe una violazione dei diritti di ogni cittadino in quanto significa la cessione di una parte del nostro territorio ad una città che avrebbe il suo proprio corpo di polizia, il suo proprio potere giudiziario ed il suo proprio sistema fiscale”, ha dichiarato Sandra Marybel Sanchez, che si è unita al gruppo di protesta che ha indetto un appello alla corte suprema.

Ismael Moreno, corrispondente per la rivista di sinistra Envio del Nicaragua, ha paragonato le città-statuto alle enclave-banana, che venivano gestite a nome di un’élite straniera. Ha inoltre sottolineato i rischi ambientali, specialmente nel caso della valle Sico, un’area che ospita una foresta vergine sulla costa Mosquito.

“Questa città modello finirà per eliminare l’ultima frontiera agricola che ci rimane”, ha scritto. (4)

Anche gruppi etnici ed indigeni hanno espresso la loro ostilità nei confronti del progetto. Miriam Miranda, presidente della Fraternal Black Organisation of Honduras, ha dichiarato che il progetto di Puerto Castilla – vicino uno dei tre siti – minaccerebbe la continuità del popolo e della cultura Garifuna.

Michael Strong, funzionario della NKG, ha tuttavia insistito sul fatto che il progetto costituirebbe una guida per l’eliminazione della povertà. “Lo scopo principale del nostro progetto è quello di porre le basi per un futuro sicuro e prospero per la popolazione dell’Honduras”, come citato dai media locali.

Jonathan Watts
Fonte: www.guardian.co.uk/
Link: http://www.guardian.co.uk/world/2012/sep/06/honduras-new-city-laws-investors
6.09.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO

NOTE

1 http://www.guardian.co.uk/world/honduras
2 http://www.guardian.co.uk/world/2009/jun/28/honduras-coup-president-zelaya
3 http://en.wikipedia.org/wiki/Stern_School_of_Business
4 http://www.envio.org.ni/articulo/4330

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