DI PEPE ESCOBAR
Pepe Escobar, il giornalista globe-trotter che cerca il pelo nell’uovo nella politica, in giro per il mondo, non è un fan dell’impero globale degli Stati Uniti, per usare un eufemismo.
In uno dei suoi ultimi articoli si è domandato se sia possibile lasciare gli Stati Uniti fuori dell’Eurasia. La risposta in poche parole è sì. Escobar quindi cerca di guardare oltre e pensare alla possibilità che la Germania possa unirsi a Mosca e Pechino:
Uno spettro aleggia e lascia intravedere un rapido invecchiamento del “Nuovo Secolo Americano”: la possibilità di una futura alleanza commerciale strategica Pechino–Mosca-Berlino. Chiamiamola il BMB (B sta per Beijing). Questa possibilità è seriamente stata discussa ai massimi livelli di Pechino e Mosca, ed è stata vista con interesse a Berlino, New Delhi e Teheran. Ma, per favore, non parliamone intorno al Beltway di Washington o alla sede NATO a Bruxelles … le placche tettoniche della geopolitica eurasiatica continuano a spostarsi, e non hanno nessuna intenzione di fermarsi solo perché le élite americane si rifiutano di accettare che il loro – storicamente breve – “momento unipolare” è in declino.
Come abbiamo già discusso in precedenza, gli USA stanno cercando di “isolare” Russia e Cina, per mezzo dell’Ucraina e del Giappone, per quanto sia possibile, in primo luogo, tenere isolate delle terre dalle proporzioni gigantesche come Cina e Russia. Forse avrebbe più senso dire che gli USA stanno cercando di isolare i loro rappresentanti in Europa e Giappone, mettendoli nella posizione di contrastare direttamente, loro stessi, rispettivamente da un lato la Russia e dall’altro la Cina.
Nel 2013 la leadership cinese ha presentato la sua visione del futuro, Sogno cinese. Per usare le loro stesse parole:
Il “sogno cinese”, portato avanti dal Presidente cinese Xi Jinping, è costruire una società moderatamente prospera e realizzare un ringiovanimento della nazione … Il sogno cinese vuole integrare le aspirazioni nazionali e quelle personali, con il duplice obiettivo di rigenerare l’orgoglio nazionale e di raggiungere il benessere personale. Ci vorrà una crescita economica sostenuta, una uguaglianza allargata e si dovranno diffondere maggiormente i valori culturali per bilanciare il materialismo.
Inoltre, il Presidente Xi Jinping ha proposto che possa essere parte del sogno anche:
Una futura rete della Nuova Via della seta organizzata dai cinesi che potrebbero creare un equivalente alla Trans-Asian Express per i commerci Eurasiatici. Così se Pechino, per esempio, dovesse sentire pressioni da Washington o da Tokyo sul fronte navale, sarebbe in condizione di anticipare le sue risposte su un duplice fronte commerciale capace di attraversare tutta la massa terrestre da un lato attraverso la Siberia e dall’altro attraverso gli “stan” dell’Asia centrale.
In altre parole: lasciamo che gli Stati Uniti continuino a possedere gli oceani, in modo che possano usare la loro marina-king-size per regolare il traffico delle balene, mentre la Cina continuerà a fare affari con la Russia e con l’Europa … via terra. Gli USA non avrebbero più il controllo globale ma manterrebbero il loro potere talassocratico.
Sia la Cina che la Russia hanno perso il loro interesse per l’Occidente:
C’era una volta, non molto tempo fa, una leadership di Pechino che stava flirtando con l’idea di riscrivere le regole del gioco economico-geopolitico a fianco degli Stati Uniti, mentre la Mosca di Putin accennava alla possibilità che un giorno avrebbe potuto entrare nella NATO. Beh, non è più così. Oggi, la sola parte dell’Occidente a cui entrambi i paesi sono interessati è una Germania che, in un ipotetico futuro, non sia più dominata dal potere americano e dalla volontà di Washington.
La Germania ha più di mezzo secolo di intensa cooperazione economica con la Russia, a cominciare dalla Ost-Politik di Willy Brandt (1969), seguita dalla Erdgasroehrengeschaeft (1970), continuata poi da Helmut Schmidt. Nel Sud Globale, la Germania perciò è vista come il “sesto membro dei BRICS” perché l’industria tedesca resiste al trend attuale che vuole isolare la Germania dalla Russia, come vorrebbero gli USA. I politici tedeschi comunque restano attaccati alla posizione atlantista. La Cina si sta concentrando sullo sviluppo nazionale e non ha ancora nessuna agenda globale, o almeno così sembra. Hanno un esercito che sta crescendo, ma non è arrivato a livelli da poter provocare gli USA:
Invece la Cina si sta allontanando dal mare e si sta concentrando sullo sviluppo eurasiatico:
Nel frattempo, mentre la US Navy sta controllando tutte le rotte marittime a livello mondiale guardando al futuro, dall’altra parte si sta pianificando la nuova Via della Seta che attraversa l’Eurasia e si sta procedendo a ritmo sostenuto. Il risultato finale potrebbe rivelarsi un trionfo di infrastrutture-e-di-strade integrate, di treni ad alta velocità, di oleodotti e porti–che collegheranno la Cina all’Europa occidentale e al Mar Mediterraneo, l’antico Mare Nostrum imperiale dei Romani, in ogni modo immaginabile.
Altro percorso pianificato: da Xian, in Asia centrale, per l’Iran, l’Iraq e l’Anatolia turca, fino a Venezia. La Cina pianifica strade, ferrovie ad alta velocità, gasdotti e reti in fibra ottica per collegare il paese con il resto dell’Eurasia. Umruqi (3m), nel deserto del nord-ovest della Cina sta per diventare un hub per tutto il sistema.
Nel 2018, la Cina potrebbe benissimo essere diventata il primo partner commerciale della Germania.
Oggi l’Europa è lacerata dal problema dell’Ucraina. Italia e Ungheria sono a favore, Regno Unito, Svezia, Polonia, Paesi Baltici e Romania sono anti-russe, la Germania sta in mezzo.
Escobar pensa che entro il 2025, il BMB potrebbe essere già una realtà.
Riferimenti e Note:
– [thenation.com] – Can China and Russia Squeeze Washington Out of Eurasia? [mirror]
– [thediplomat.com] – China’s ‘New Silk Road’ Vision Revealed
– [china.org.cn] – China-Europe railway now operational (Sep 3, 2012)
– La ferrovia internazionale, lunga 11.179 chilometri, Yuxinou (Chongqing–Xinjiang-Europe) definita come la “Moderna Via della Seta”, è stata ufficialmente messa in funzione il 31 agosto scorso e partendo da Chongqing, attraversa il passo di Alataw al confine della Cina con il Kazakistan, e poi viaggia attraverso Russia, Bielorussia e Polonia prima di arrivare a Duisburg, in Germania … Con la nuova ferrovia, ci vogliono solo 16 giorni, in media, per trasportare merci dalla Cina al centro dell’Europa, 20 giorni meno del trasporto via mare dalle zone orientali della Cina.
Pepe Escobar
Fonte: http://russia-insider.com
29.10.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario