La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

CI CREDE O NON CI CREDE ?

blank
A cura di Davide
Il 19 Maggio 2014
124 Views
124 Views
blank

DI GIUSEPPE GENNA

giugenna.com

Ieri sera si rompe definitivamente il cellulare Nokia che detenevo dal 2009. E’ fondamentale, per la mia quotidianità, non disporre di apparecchi cellulari che abbiano facile accesso al Web e alle applicazioni. Ricevo circa cinquecento mail giornaliere, incluse notifiche dai social, lavoro su computer ben più che dieci ore al dì: ci mancherebbe anche che sto iperconnesso mentre vado in giro solingo per la Milano. Tuttavia è domenica e ho abolito il telefono fisso, non ho un telefonino di scorta, quindi sono senza contatti.

Dunque, risoluto e pervicace, mi reco al MediaWorld più vicino alla mia abitazione. Esso è locato in viale Umbria all’angolo con via Colletta, un incrocio particolarmente famigliare: lì vivevano i miei zii e i miei cugini, lì viveva mia madre, lì c’era la scuola dove il pomeriggio alle medie con i miei compagni si andava a fare ginnastica, ché la mia scuola non era corredata di palestra e si trovava all’interno di un oratorio, in attesa che la nuova futuribile sede venisse rilasciata. Con il motorino che ha la gomma anteriore semibucata e la marmitta oramai irreparabile, e perciò facendo un fracasso di ferraglia infernale, raggiungo il suddetto opificio Ipercoop e MediaWorld, all’interno del quale, una volta che si sia scartato il banchetto per la candidata Pd alle europee, salita una scala mobile senza scalini che ritenevo propria unicamente degli aeroporti, attraversata la piazza d’armi interna al coperto con wifi libero e piante di plastica, ove riposano in un allucinato sfaccendare pochi anziani e un maniaco ossessivo col il suo laptop, accedo dunque a questo hard discount della tecnologia di massa. Mi vergogno a chiedere un cellulare Samsung da 79 euro ai cinque postadolescenti che servono unicamente chi è in cerca di smartphone. Preferirei un acquisto anonimo, senza scambi di parole, nemmeno avessi 13 anni e dovessi acquistare un porno. Il confronto coi bimbominkia rossovestiti è comunque soddisfacente: il ragazzotto con l’acne mi procura la scatola, mi invia alle casse, mi assicura che basta infilare nel nuovo cellulare la vecchia sim e tutto funzionerà, mi guarda come se fossi un vecchio arnese, con la mia epa debordante, il solito golfino verde petrolio, la pappagorgia e degli occhiali da sole che fanno tanto mio papà coi jeans a fine Ottanta. Le casse sono uno spettro sterminato che va da destra a sinistra, ma solo una è popolata: c’è un’unica cassiera, è domenica. Mi metto in fila, ordinato e vagamente coglione, dietro uno che sembra uscito da una scuola di tango a Buenos Aires, con la brillantina opaca sui capelli leccati, la prominenza del volto che ricorderebbe Julio Cortázar o un giovane Primo Moroni, mentre è soltanto la fisiognomica dell’ebetudine, in quanto si volta e mi informa: “Ma io non lo prendo! Ma vaffanculo!” e se ne esce dalla coda attendendo un mio gesto compiacente o di rassegnata compassione. Evviva: tocca a me! La cassiera sfodera un sembiante che, al confronto, le colleghe di “Alice” sarebbero raffinate. Il suo uso eccessivo di lucidalabbra è abbagliante come quello delle commesse di libreria ne “Lo spazio sfinito” di Tommaso Pincio. Perché veste di un verde smeraldino come la Esmeralda in “Notre Dame”? Ha un sembiante mascolino, la mascella mussoliniana, la prominenza nasale induce una lieve catatonia, da cui ci si risveglia alla convocazione brusca della sua voce vibrante, una polifonia di polipi e una raucedine irrancidita: “Bancomat o carta?”

“Carta” faccio io.
La cassiera manipola il pos. E’ giustamente scazzata. Libera dalla custodia di plasticona antifurto il cellulare. All’improvviso mi fissa, mi squadra, mi sfida quasi e mi intima una domanda (non trovo altro verbo adatto alla situazione): “Ci crede o non ci crede?”
“Mah” faccio perplesso, “come vede prendo un cellulare che già si considera vecchio. La telefonia mi infastidisce. E’ imperativo che io stia disconnesso dal Web. Mi capisce? Già sono a contatto con la Rete ore e ore ogni giorno… Figurarsi se ci credo, agli smartphone. Apposta non compro un iPhone. Peraltro è carissimo, non è che io abbia tutti questi soldi…”
Ella mi guarda, sentendosi frodare, e risoluta mi scocca l’occhiataccia, come se fossi uno affetto da cretinismo valligiano o con un deficit cognitivo gravissimo: “Ci crede o non ci crede?”
“Ma a cosa?”
“Lei mi dica: ci crede o non ci crede?”
“Non ci credo”. Tra le due opzioni, mi pare più cauta la negativa. Sono affetto oramai da uno scetticismo cronico, che mi preclude molte gioie della spontaneità e dell’entusiasmo giovanili.
“Se ci crede, è da 200 euro. Se non ci crede, solo 7 e 90″.
“Ma cosa è questa roba?”, interdetto, mentre quella mi guarda da una distanza ormai irrecuperabile per me.
“Se ci crede, si registra e poi, se ha vinto, c’è il buono da 200 euro!”
“Ma è una promozione?”
A questo punto la cassiera non sta osservando le mie spoglie neanche fossi un celenterato: proprio mi trapassa, come Spock davanti a un seienne. “E’ chiaro, no? Non se la ricorda nel 2006?”
“Francamente no”.
“Se ci crede che l’Italia vince il mondiale. Oppure non ci crede”.
“Ah. Rinuncio alla promozione”.
“Non si può. Ci crede o non ci crede, allora?” e già estrae da sotto la cassa un chilo di carta a supporto dell’ideona marketing di MediaWorld.
“Senta. Non me ne frega un cazzo”.
“Ok, documenti”.
“‘Sta minchia ti dò il documento. Chi sei?, un caramba? Dammi il cellulare e vai a fare in culo”.
Quella chiama la security.
Mi hanno denunciato.

(Non è andata così, ovviamente. Non ho insultato nessuno, non sono capace di insultare. La tizia mi ha dato i dépliant sulla nazionale di calcio alla cui vittoria tu devi o credere o non credere. Se dici che rinunci alla promozione, la tizia scrive che non ci credi. E’ un universo non euclideo ma chiuso, da cui non puoi uscire. Neanche una teologia ti salva. Me ne sono uscito, ho preso il motorino, ho dribblato la gente davanti al chiosco del Pd, una volontaria mi ha allungato un dépliant identico a quello di MediaWorld e io le ho detto: “Non ci credo”.)

Giuseppe Genna

Fonte: www.giugenna.com

Link: http://www.giugenna.com/2014/05/18/may-18-2014-at-0110pm/

18.05.2014

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
9 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank