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La Redazione

 

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CHI HA SCATENATO LA GUERRA CIVILE IN UCRAINA ?

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A cura di Davide
Il 13 Giugno 2015
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DI ROSTISLAV ISHCHENKO

thesaker.is

L’ Ex presidente ucraino Viktor Yanukovich meditava di attendere fuori Maidan, ma la gente della sua cerchia aveva altre idee.

Tuttavia, per tutto ciò [Maidan], dobbiamo ringraziare non tanto gli Stati Uniti quanto Levochkin [capo dello staff dell’ex-presidente ucraino Viktor Yanukovich]. Lui e Firtash [uomo d’affari ucraino, ex socio di Yanukovych, e nell’ Ucraina post-Maidan il principale finanziatore dell’estremista Partito Radicale di Oleg Lyashko], provvidenzialmente, protessero i loro affari con un accordo di associazione, preparato sotto l’occhio vigile del capo di stato maggiore del presidente dell’Ucraina – che è, sempre, lo stesso Levochkin.

Pertanto, dopo tale sottoscrizione, l’economia del paese era supposto che procedesse in discesa, la maggior parte degli oligarchi diventare più poveri, mentre il gruppo di Levochkin-Firtash diventare più ricchi. Il rifiuto di firmare l’ accordo associativo ha messo fine al benessere finanziario e politico del gruppo. Levochkin, che stava coordinando la propria attività con l’ambasciata degli Stati Uniti da molto tempo addietro e coinvolto nei preparativi di Maidan, decise di utilizzare questa strategia per fare pressione a Yanukovich e costringerlo a firmare l’ accordo di associazione. Dette l’avvio alla Maidan studentesca, non facendo la giusta impressione su Yanukovych e fornendo la giusta provocazione per “picchiare” gli studenti, al termine del quale Maidan smise di essere “pacifica”.

Dopo di che, Yuanukovych ebbe solo due o tre settimane per disperdere Maidan, prima che il suo potere cominciasse a sgretolarsi dall’interno, prima che i suoi ministri fedeli e i generali iniziassero le trattative con l’opposizione passando da quella parte, prima che l’Occidente intervenisse attivamente. Yanukovich, troppo sicuro della forza della sua posizione e l’ insignificanza di Maidan, iniziò una lunga trattativa con l’opposizione cercando di fare sparire Maidan dalle temporanee concessioni. Non appena la sua debolezza divenne evidente, l’Occidente entrò in gioco. Il regime venne condannato.

Avendo imparato dai “precedenti” Maidan, Yanukovich era pronto a difendersi. Intendeva semplicemente aspettare fuori Maidan dietro i cordoni della polizia. L’idea era: se non vanno via in metà anno allora lo faranno dopo un anno; prima o poi si arrenderanno. E poi è stato rivelato che, a differenza dell’ esercito, la polizia ucraina è formata da professionisti ben addestrati, e il pacifico Maidan non avrebbe alcuna possibilità di rovesciare il governo. Solo un colpo di stato militare avrebbe questa possibilità.

Nel momento in cui l’opposizione ucraina e gli Stati Uniti scelsero il percorso di un colpo di stato militare, e l’ UE convenne con tale decisione, il destino dell’ Ucraina ebbe il suo sigillo. Se fino a quel momento, nonostante decenni di guerra fredda civile tra Ucraina russa e della Galizia, esistevano ancora opzioni per la risoluzione pacifica del conflitto interno basando ciò su un compromesso, ora, con la guerra civile calda in corso, la frattura del paese divenne inevitabile. Il problema era che dai militanti neonazisti era atteso il ruolo di forza chiave del colpo di stato, dal momento che all’ opposizione mancava qualunque altra forza organizzata. Tuttavia, se ai militanti vengono date le armi (in modo tale che possano realizzare il colpo di stato), e viene bloccata la adeguata risposta di quelle agenzie che dovrebbero fare rispettare la legge, i militanti diventano efficacemente i padroni del paese.

Le strutture delle forze dell’ordine, essendo stati traditi dai politici, rapidamente degradarono; i veri professionisti abbandonarono, i neonazisti si inserirono e gli opportunisti pronti a servire il potere rimasto. I nazisti si trovarono in posizione favorevole, permettendo loro non solo di accrescere rapidamente il loro numero e la fornitura di armi, ma anche istituire un efficace controllo sulle strutture delle forze dell’ ordine.

Tutto ciò era una chiara e presente minaccia per la popolazione russa dell’Ucraina, che sebbene molto meno organizzata, mancante di unità militari e quasi senza armi nelle condizioni di imminente terrore nazista risolse rapidamente i problemi. 25 milioni di antifascisti non avrebbero pensato di lasciare l’ Ucraina. Né accettare la sconfitta della “seconda” Maidan, come avevano accettato con quella del prima. La prima Maidan camminò e calpestò la loro scelta, la Costituzione e la legge. La seconda invece minacciava proprio la loro vita.

Un confronto militare delle due parti dell’Ucraina quasi ugualmente supportate rispettivamente, dagli Stati Uniti e dalla Russia, rendeva una vittoria di una delle due parti sull’ altra problematica con una guerra potenzialmente infinita. Avrebbe potuto probabilmente girare in quella maniera, e Mosca si sarebbe trovata invischiata per molti anni in questo conflitto ucraino, anche se al tempo del colpo di stato la risorsa economica interna che supportava il funzionamento dello stato ucraino era praticamente esausta.

Per tirare fuori dalla crisi l’economia ucraina, molti miliardi in crediti erano necessari, nonché progetti di investimento a lungo termine e accoglienti mercati per i beni di produzione ucraini. La Russia era disposta ad offrire tutto questo per Yanukovich, ma non aveva alcuna intenzione (e neanche se lo avesse voluto) di offrire alcunchè ai nazisti.

Divenne subito evidente come l’Unione europea e gli Stati Uniti allo stesso modo non avessero intenzione di finanziare l’Ucraina. Lo scoppio di una guerra civile per Washington andava bene: non c’era bisogno di spendere soldi, ma sia Mosca che Bruxelles erano sicuri di avere problemi, e la possibilità di un pericolo per l’alleanza tra Stati Uniti tra l’UE e EAEU [Unione economica eurasiatica ] venne bloccata. L’Unione europea stessa non riuscì, durante l’intera crisi, ad emergere dall’ ombra degli Stati Uniti ed iniziare a difendere i propri interessi anzichè quelli americani.

Lite fratricida

La mancanza di risorse non solo per una guerra prolungata, ma anche per le funzioni di routine dello Stato avrebbe dovuto rendere la guerra civile ucraina breve ma estremamente intensa e sanguinosa. Inizialmente, il conflitto andò infatti sviluppando in questo modo fino a quando Mosca riuscì a ridurre temporaneamente l’intensità dei combattimenti costringendo Kiev all’ accordo di Minsk.
Tuttavia, l’accordo di Minsk non potè e non avrebbe potuto risolvere i principali problemi ucraini. Così, fù fin dall’ inizio considerata una pausa da entrambi i lati del conflitto ucraino, che sarebbe dovuta essere usata per rafforzare le loro posizioni e aumentare la loro potenziale militare.

Kiev si trovò in una situazione peggiore di quella della DPR e LPR. Le repubbliche avevano Russia alle loro spalle, con una relativamente piccola parte della loro popolazione fuggita in Russia, mentre quelli che rimasero furono in grado di sopravvivere grazie agli aiuti umanitari russi. L’ Ucraina, d’ altra parte, subì una catastrofe economica in rapida crescita sfociante in una crisi politica. L’ accelerante calo del tenore di vita della maggioranza della popolazione, l’aumento della disoccupazione che è ora a circa un terzo della forza lavoro e la mancanza di prospettive: tutto questo minava la fiducia nei politici partecipanti a Maidan, creò risentimento e la radicalizzazione nella società che minacciava un’ altra Maidan.

La catastrofe economica divise l’ elite di Maidan, che, tanto per cominciare, non era unita. I gruppi politici dovranno lottare per le restanti risorse economiche e non ultimo trovare e presentare alla popolazione quei responsabili per i fallimenti nella guerra e la distruzione dell’ economia, il che rende ogni accordo tra di loro praticamente impossibile.

Considerando che tutti i gruppi politici in Ucraina possiedono già le proprie unità militari (per lo più battaglioni volontari), l’unica esperienza politica di cui si compone nel prendere parte al colpo di stato militare contro Yanukovych e nella guerra civile, è certo che essi risolveranno questo Maidan in una disputa fratricida con la forza delle armi.

Rostislav Ishchenko

Fonte: http://thesaker.is
Link: http://thesaker.is/one-miserably-failed-state/

20.05.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Giuliano Monteleone

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