CHARLIE SHEEN VUOLE LA VERITA’ SULL’11 SETTEMBRE

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DI ALEX JONES E PAUL JOSEPH WATSON
PrisonPlanet

L’attore chiede una vera commissione d’inchiesta, che esamini e colleghi le credibili testimonianze di alcuni soldati ed eminenti figure pubbliche.

L’attore Charlie Sheen ha riunito un gran numero di militari e di figure di grande credibilità pubblica per chiedere la verità sui fatti dell’11 settembre 2001, e una nuova commissione d’inchiesta indipendente che faccia luce sulle circostanze che hanno determinato quell’attacco.
Negli ultimi anni in molti hanno evidenziato i loro dubbi circa i fatti riguardanti l’attentato dell’11 settembre. Tra questi un consigliere presidenziale e analista della CIA, Ray Mc Govern;

un ex assistente del Tesoro e padre della politica economica Reganiana, Craig Roberts; un fisico, Prof. Steven Jones un ex ministro della difesa tedesco, Andreas Von Buelow; un ufficiale, David Shayler; un membro del capo di gabinetto del governo Blair, Micheal Meacher; un ex capo del Dipartimento del Lavoro del primo mandato Bush Jr, Morgan Reynolds, e moltissimi altri.Parlando all’Alex Jones Show alla GCN RADIO, Charlie Sheen, star della commedia di successo “Two and half man” e di dozzine di film quali Platoon e Young guns, ha spiegato il perché gli risultava difficile credere alla versione ufficiale fornita dal governo sui fatti dell’11 settembre.

Sheen conveniva nell’affermare che il governo è stato responsabile di una delle piu grandi teorie cospiratorie e premetteva alle sue argomentazioni le parole del presidente Theodore Roosevelt: ”Stare dalla parte del Presidente nel giusto e nella menzogna è non solo servile e antipatriottico, ma è moralmente un tradimento agli occhi dell’opinione pubblica americana”.

Sheen dice: “Noi non siamo teorizzatori della cospirazione in questo particolare evento”

“sembra che 19 ‘dilettanti’ con i loro taglierini abbiano dirottato 4 aerei di linea colpendo il 75% dei loro obiettivi e ciò solleva molte domande”.

Sheen ha sottolineato il clima quasi di rassegnazione rispetto ad una seria discussione sull’11 settembre quasi come se “si trattasse di una coppia di molti anni fa ormai non più fertile”; “parlando con la gente si ha la sensazione di un certo allontanamento dal problema”.

CROLLI SOSPETTI DEGLI EDIFICI

Sheen ha descritto il suo immediato scetticismo sulle ragioni ufficiali dei crolli delle Twin Towers e dell’edificio 7 l’11 di settembre

“Mi ero appena svegliato e stavo andando a Spin City, come faccio abitualmente, stavo guardando il telegiornale quando ho visto la Torre Nord in fiamme”, “vidi in diretta la Torre Sud mentre veniva colpita da un altro aereo e sentii quella grande esplosione e poi il tremendo incendio”.

“Avevo la sensazione che non si trattasse di normali aerei commerciali come ne avevo visto finora nella mia vita; poi quando gli edifici crollarono in giornata dissi a mio fratello: ‘chiamami pazzo ma non sembra che questi edifici siano crollati come accade in una demolizione controllata?’”.

Sheen comunicò a molti le sue sensazioni. Che gli edifici fossero stati fatti crollare deliberatamente e che le versioni ufficiali diffuse quel giorno avessero distolto l’attenzione dai fatti.

Sheen ha chiesto circa la plausibilità di un incendio sviluppatosi in un’ascensore al piano 110, che avrebbe causato danni alle strutture portanti della torre (come diffuso in un servizio televisivo), ciò in netto contrasto con le esplosioni verificatesi ai piani bassi della struttura soprattutto perché contrastano con i racconti di testimoni oculari che hanno sentito bombe ed esplosioni al livello delle fondamenta degli edifici.

Riguardo l’edificio 7 che non è stato colpito da alcun aereo dirottato, Sheen ha messo in evidenza l’uso del termine “pull”, termine comunemente usato per identificare le demolizioni industriali controllate; termine usato anche da Larry Silvestrein in un documentario alla PBS nel settembre 2002,

quando egli disse che la decisione di demolire l’edificio 7 era stata presa prima del suo crollo.

Questa tecnica garantisce il crollo di un edificio a partire dalle sue fondamenta ed è chiaramente visibile nelle immagini del crollo dell’edificio 7.

Il sospetto sul crollo delle Twin Towers e dell’edificio 7 è stato evidenziato anche dal fisico Steven Jones e da Kevin Ryan, responsabile della certificazione dei materiali usati nella costruzione del World Trade Center.

Sheen ha riferito che i pompieri presenti sul posto al momento dell’accaduto hanno notato la verosimiglianza delle esplosioni con una demolizione controllata.

“Questo non è ciò che dici guardando la tv e riflettendo nella tua testa, questo è ciò che abbiamo visto” affermavano i pompieri intervistati.

Sheen ha aggiunto che si trattava quindi di persone presenti sul luogo dell’accaduto e quindi di una testimonianza oculare.

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IL COMPORTAMENTO DI BUSH SULL’11 SETTEMBRE

Charlie Sheen ha poi parlato del comportamento del presidente Bush in quel giorno e della sua presenza alla Broker Elementary School in Florida.
Andy Card gli aveva “sussurrato” all’orecchio che l’America era sotto attacco;
perché i servizi di sicurezza non hanno portato il Presidente in un luogo segreto e sicuro?

Rimanendo in un luogo pubblico dove tutti sapevano essere il presidente, la sua vita sarebbe stata in pericolo, insieme con quella di centinaia di scolari. Ciò dimostra che il governo sapeva che gli obiettivi dell’attacco erano altri e che in questi non vi era il Presidente.

La questione di come Bush avesse visto il primo aereo schiantarsi nella Torre nord rimane un mistero, poiché non ci sono riprese video che attestino dell’incidente, più volte il presidente ha dichiarato di aver visto in tv il primo aereo schiantarsi nella Torre Nord, ma quale tv?

“Pensai che una delle cose più gratificanti per un presidente è avere accesso a tutte le tv, quindi deve aver visto le immagini del primo aereo su una qualche tv a circuito interno dal momento che nessuna tv dispone di tale filmato”.

L’INCIDENTE AL PENTAGONO

Sheen ha espresso tutti i suoi dubbi circa la versione ufficiale fornita dal governo sui fatti accaduti al Pentagono in quella mattina, e sostiene i suoi dubbi con delle semplici ma evidenti obiezioni:

“Spiegateci quest’incredibile manovra, spiegatecela. Spiegateci come quest’aereo speciale sia riuscito a compiere queste acrobazie. Una curva di 270 gradi scendendo di 7000 piedi ad una velocità di 500 miglia orarie in due minuti e mezzo, sfiorando negli ultimi 500 metri le chiome degli alberi”.

“Non siamo in grado di confermare che un aereo di linea abbia colpito il Pentagono perché il governo ha rifiutato di rilasciare qualsiasi ripresa video che mostri l’impatto”.

“Capisco che nell’interesse nazionale alla sicurezza non andavano rilasciate le immagini delle telecamere del Pentagono, ma le riprese dello Sheraton, le riprese del ministero dei trasporti? Perché non mostrare riprese che avrebbero documentato l’accaduto? Invece hanno mostrato solo 5 fotografie autorizzate…questo è veramente sospetto!” Charlie Sheen ha anche chiesto che fine avessero fatto i rottami delle ali dell’aereo dopo l’impatto.

Riguardo al fatto che l’amministrazione Bush avesse già da tempo pianificato un attacco militare all’Afghanistan, con l’invio di 44.000 unità americane e 18.000 britanniche in Tajikistan e Uzbekistan, e al documento PNAC (patto per un nuovo secolo americano) dove era riportata la frase “una nuova catastrofe e un evento catalizzatore come Pearl Harbour”, Sheen ha affermato che si trattava di strategie calcolate e ampiamente pianificate.

“Coincidenze? …io non ci credo” e chiamando in causa il PNAC ha affermato che ciò emblematico dell’arroganza di questa amministrazione.

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UNA VERA COMMISSIONE D’INCHIESTA

Sheen ha auspicato una commissione d’inchiesta vera e indipendente sui fatti dell’11 settembre.

Sheen ha detto che l’ “11 settembre non è stato un film di Zapruder, ma il festival dei film di Zapruder”, e che l’indagine avrebbe dovuto essere “portata avanti, se possibile, da un comitato investigativo neutrale. Per esempio politici in pensione di altri paesi, o esperti che non abbiano alcuna relazione con questa amministrazione”.

“E’ arrivato il momento della verità, dobbiamo delle spiegazioni alle famiglie delle migliaia di vittime. La nostra vita non è più la stessa da quel giorno e non lo sarà per sempre. Noi abbiamo diritto di sapere cosa è realmente accaduto quel giorno!”.

Charlie Sheen si augura insieme con la sua famiglia e in particolare con il padre Martin, fiero oppositore della guerra all’Iraq, di poter sfruttare al massimo tutti i canali mediatici di cui può disporre grazie alla sua fama per dimostrare la verità e dare giustizia agli americani, e noi applaudiremo le sue gesta coraggiose ricordando quelle di Mark Twain.

“All’inizio di una fase di cambiamento il patriota appare goffo, scarso, odiato e sbeffeggiato, ma quando i suoi intenti giungono al successo capiremo che non costa nulla essere un patriota”.

[Martin Sheen]

Alex Jones e Paul Joseph Watson
22.03.06
Fonte: www.prisonplanet.com
Link: http://www.prisonplanet.com/articles/march2006/200306charliesheen.htm

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GENNARO SEVERINO

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