CDC Intervista aperta: le risposte di Sara Cunial di VITA

Le risposte di Sara Cunial di Vita, all'intervista aperta di CDC ai partiti, per le elezioni politiche del 25 Settembre 2022

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Continuiamo la pubblicazione integrale delle risposte all’intervista aperta che abbiamo inviato ai partiti che concorrono alle elezioni politiche del 25 settembre. La pubblicazione è fatta in base all’ordine di arrivo delle risposte alla nostra Redazione. In fondo all’articolo è riportato il collegamento al sito ufficiale e al programma del partito.

 

25 domande dalla Redazione di Comedonchisciotte.org ai partiti. Risposte di Maurizio Martucci, Domenico D’Amico, Francesca Salvador, Adele Lamonica, Amedeo Trezza, Davide Barillari, Sara Cunial, di Vita

Nota della Redazione: le risposte non sono di un singolo ma di un gruppo, come qui sopra riportato, nei titoli abbiamo usato solo il nome di Sara Cunial per esigenze di formattazione

 

1) CDC: La moneta è elemento essenziale per uno Stato democratico moderno.
I dati mondiali dimostrano chiaramente come lo 0,3% della popolazione detenga il 50% della ricchezza totale: ritenete sia necessario invertire in modo drastico tale tendenza? Intendete far tornare il popolo sovrano gestore e beneficiario della propria moneta? E se si, come?

VITA: Certamente, nel programma VITA è molto chiaro che l’obiettivo principale è l’uscita dall’Euro e da questa Europa.
Solo così le leve politico-monetarie cominciano a tornare nelle mani del decisore politico nazionale.
Poi è necessario altro: una banca centrale di proprietà pubblica, che operi in stretto accordo con il Mef.
Un sistema bancario commerciale in prevalenza a proprietà pubblica per i grandi investimenti nazionali e poi un sistema bancario cooperativo a proprietà diffusa, di nuovo molto forte e attento al territorio.
E poi valute locali ben fatte e ben protette dalla legge e dalle istituzioni locali (casse comunali): se parte di una strategia ben pianificata, questa
tipologia di moneta ha il potenziale di poter muovere fino a 4-5 punti percentuali di Pil (vedi WIR in Svizzera).
Il tutto verso una piena sovranità monetaria nazionale, per arrivare poi gradualmente a quella individuale.

2) CDC: Il “pareggio di bilancio” preclude a priori una crescita economica garantita. Siete disposti, una volta al governo, a togliere
immediatamente il “pareggio di bilancio” dalla Costituzione?

VITA: Il cosiddetto pareggio di bilancio ha una sua funzione solamente se visto nell’ambito della moneta con l’emissione a debito. Nell’ambito invece di una moneta di proprietà di cittadini e di sovranità monetaria è un nonsense.
Siamo chiari, Il pareggio di bilancio è figlio delle imposizioni che arrivano da Francoforte, Bruxelles e ovviamente anche da Washington.
La gabbia dell’Euro porta a queste follie sconsiderate con drammatiche conseguenze che bloccano artificialmente un sistema economico di grande vivacità come quello italiano.
Per VITA togliere il pareggio di bilancio è una ovvietà, nell’ambito della più generale idea di sovranità monetaria e fiscale.

3) CDC: Partendo dal punto di forza che la BCE senza l’euro non può esistere, mentre l’Italia con la Lira sì, qualora foste al governo, siete disposti ad ingaggiare una battaglia “win to win” nei confronti della BCE per costringerla a finanziare tutto il deficit necessario per salvare il nostro sistema economico?

VITA: Questa ipotesi potrebbe essere parte di un approccio tattico complessivo, in vista però della più generale strategia di uscita dall’Euro.
Fare altro debito nella gabbia Euro non può però essere un approccio strategico, se non di emergenza/guerra, sapendo comunque che come comunità resistenti e indipendenti stiamo lavorando per staccarcene completamente.

4) CDC: Lo Stato in qualità di monopolista della moneta è l’unico soggetto appartenente al sistema economico in grado di poter acquisire tutta la forza lavoro che desidera al prezzo da lui stabilito; ovvero di svolgere il ruolo di datore di lavoro di ultima istanza. Qualora foste al governo, è Vostra intenzione perseguire la piena occupazione? Se si’, come?

VITA: Certamente uno Stato con le leve monetarie, valutarie, creditizie e fiscali in pieno funzionamento e sotto suo diretto controllo (quindi fuori dall’euro e quanto detto sopra) ha la possibilità di garantire la piena occupazione.
In questo senso un piano industriale nazionale di grande respiro sarebbe il primo passo.
Assieme a un grande piano di risanamento idrogeologico del territorio e un Piano Case che in Italia non si vede più dagli anni ’60 con Fanfani.
E poi un ambizioso rilancio della capacità produttiva di tutto il Paese, dando massimo slancio all’industria turistica, alla tutela del patrimonio culturale, e a un Piano Energia che renda il Paese finalmente indipendente da necessità di import energetico.
Indispensabile a chiudere il cerchio un forte investimento nella Ricerca e Sviluppo pubblica che consenta al Paese di valorizzare al massimo l’enorme capitale umano che altrimenti l’Italia perde ogni anno, cercando in questo senso anche di riportare nel Paese le risorse Umane perse negli ultimi due lustri (circa centomila cervelli all’anno vanno a lavorare all’estero e sono da recuperare a tutti i costi).
Un visione d’insieme di tutto questo è ciò che manca, e un PA degna di questo nome è la leva fondamentale sulla quale investire, portando dentro professionalità al massimo livello, e svecchiando il personale, ormai con età media sopra ai 55 anni (record europeo), con grande piano di formazione del personale stesso.
Sarebbe poi un ottimo ‘turbo’ un sistema di incentivi e deduzioni fiscali su ogni tipo di acquisto che dia poi vita a dei crediti fiscali scambiabili su un piattaforma proprietaria del MEF, con numero infinito di possibilità di scambio dei crediti stessi.
Anche per questo una infrastruttura informatica di piena proprietà pubblica è una priorità strategica assoluta, per garantire la totale sovranità informatica del Paese e preservarlo da attacchi in caso di emergenza e guerra informatica.
Tutto ciò, assieme ad altre priorità di non secondo piano, in sovranità monetaria, consentirebbe sicuramente il raggiungimento di un elevatissimo tasso di occupazione della forza lavoro.

5) CDC: Qual è la vostra posizione in merito alla didattica a distanza?
Credete che essa possa essere implementata per eventuali altre emergenze (sanitarie/energetiche?) o andrebbe soltanto considerata opzione fallimentare una tantum del recente passato?

VITA: La didattica a distanza ha rappresentato una vera sconfitta per tutto il sistema educativo. Non deve mai più essere proposta ai nostri ragazzi. È una Didattica Alla Distrazione, in cui l’esperienza corporea dell’apprendimento è completamente abbandonata. La tecnologia è una grandissima risorsa per l’umanità, ma solo se ne viene fatto un uso cosciente e consapevole. Non demonizziamo la tecnologia nella scuola, ma proprio perché questa è una generazione tecnologica è necessario fare conoscere i limiti della tecnologia disumanizzante e recuperare invece tutte quelle “tradizioni” umane per farle sopravvivere, altrimenti le nuove generazioni perderanno dei processi cognitivi importanti di manualità e creatività che sono fondamentali per l’essere umano. VITA dice Si all’uso della tecnologia, ma anche ad imparare come si fa un orto, giocare con gli altri e meditare . I nostri bambini e ragazzi possono rappresentare la VITA e custodirla, riconoscendosi unici a questo mondo.

6) CDC: Quali politiche per il sistema scolastico e universitario e con quali risorse?

VITA: Il programma di VITA è chiaro e semplice: la scuola non ha svolto ad oggi il compito per il quale era stata chiamata. Dobbiamo dare ai ragazzi la possibilita’ di conoscersi e riconoscere il proprio talento per condividerlo nella comunita’, un’impostazione mentale di libertà e vera apertura verso l’altro, lo spirito critico, qualcosa che educhi al confronto e dialogo. La scuola è diventata strumento per la manipolazione delle giovani generazioni.
I fondi per la scuola ci sono, esattamente come per sanità, welfare e rilancio dell’economia, invece di orientare i nostri soldi verso armi e morte, li destiniamo alla VITA.

7) CDC: Quali politiche l’Italia dovrebbe fare per implementare una sua sovranità energetica e alimentare? Di fronte al caro prezzi energia, dovuto principalmente alla speculazione sul mercato TTF, lo Stato deve calmierarne il prezzo?

VITA: Ecco dove si deve pensare con un vero e proprio nuovo paradigma mentale, qui tutta la nostra audacia! VITA vuole la sovranità completa del nostro paese nel rispetto dell’individuo e della comunita’ anche ambientale in cui vive e di cui e’ parte ed in dialogo costante. La liberazione dalle logiche della finanza speculativa e’ un must. Solo così potremo raggiungere il benessere collettivo e non avremo alcun bisogno di negoziare i nostri desideri e bisogni con il mercato.

8) CDC: Quali sono le politiche che vorreste implementare per invertire la curva demografica?

VITA: La cultura della vita e della bellezza trovano fondamento nel termine fertilità, chiave di lettura della ricchezza del programma di VITA. Tutte le declinazioni di fertilità della VITA sono le articolazioni di un pensiero ecologico evoluto, sull’ambiente, sul concetto di essere umano, non solo come corpo, ma in tutte le sue incredibili rivelazioni: anima, spirito, energia.
VITA nasce dalla consapevolezza che mettere al centro l’essere umano e il suo talento significa metterlo a disposizione di tutta la comunità.
Rifondiamo la Politica, rifondiamo la comunità.
Una visione ampia, libera e audace, come VITA.
Il nostro simbolo è l’albero della VITA; dalle radici forti, un fusto eretto che fiero sa di essere nel qui ed ora, memoria di ciò che siamo, del perché siamo al mondo. Poi gli occhi e il cuore al cielo, sempre, costantemente guardiamo ai frutti del nostro albero: le nuove generazioni.

9) CDC: Immigrazione: va regolata meglio, limitata o fermata?

VITA: Quando smetteremo di essere vittime del parassitismo del capitalismo e permetteremo a tutte le comunità locali di affermarsi attraverso la propria consapevolezza e la propria dignità, quando l’uomo non verrà secondo all’economia e alla finanza e quando il modello estrattivista e colonialista sarà sostituito dal rispetto della VITA, allora, non avremo fenomeni di immigrazione, ma libera e volontaria circolazione di persone e talento.

10) CDC: La questione del rigassificatore di Piombino preoccupa molti cittadini, come vedete la decisione del ministro Cingolani di esonerare l’impianto dalle VIA? Che relazione esiste tra la tutela ambientale e la dislocazione dei vari rigassificatori prevista in varie zone d’Italia?

VITA: Con la scusa di una guerra che non vogliamo, siamo immersi in emergenze successive che ci vogliono sempre piu’ sudditi e sempre meno liberi ed autodeterminati.
Rigassificatori, potenziamento centrali a carbone, spettro del nucleare, opere inutili sono il residuo di un sistema ormai fallito.
Una sola la soluzione : fuori dalla Guerra, disarmo ed uscita dalla Nato.
Questo ci permettera’ di riprogettare autonomamente il nostro Paese ed il nostro futuro.

11) CDC: Come si giustifica l’entrata in guerra come co-belligeranti non essendo l’Ucraina un paese né membro NATO né membro UE?

VITA: Non si giustifica. Nessun essere umano vuole questa guerra se non i padroni della finanza.

12) CDC: Qual è la vostra posizione nei riguardi della guerra d’Ucraina e sull’invio delle armi italiane a Kiev?

VITA: Ovviamente contraria. Nel programma di VITA proponiamo una posizione radicalmente neutrale dell’Italia, che possa essere da esempio per gli altri paesi. Stop agli armamenti, alla produzione di armi e via dalla Nato, con lo smantellamento di tutte le basi sul suolo italiano.

13) CDC: Come definireste i nostri attuali rapporti diplomatici con la Federazione Russa e quali saranno in futuro, col vostro partito al governo?

VITA: L’attuale governo ha obbedito coscienziosamente alle indicazioni statunitensi, la diplomazia è completamente assente.
VITA lavorerà esclusivamente per la pace e perché a tutti sia concesso un futuro felice.

14) CDC: Appartenere alla Nato o ad un mondo multipolare?

VITA: Appartenere all’umanità e fuori dalla Nato.

15) CDC: Rischi sulla salute dell’impiego della tecnologia 5g. Quali sono le posizioni del vs partito rispetto alla diffusione degli impianti 5G?

VITA: Siamo l’unico partito ad avere nel programma elettorale una dichiarata opposizione alla transizione digitale, avendo inglobato in VITA gli anni di lotta movimentistica al 5G che ora puntiamo ad insediare in Parlamento. Il 5G è una grave minaccia per tutti, principalmente per gli annosi problemi legati a salute e ambiente, per questo ci attiveremo subito per una moratoria nazionale, cioè un blocco immediato di questa pericolosa tecnologia oltretutto inutile ai cittadini, accerchiati da antenne prive del cosiddetto rischio zero per un irraggiamento di possibili agenti cancerogeni su bande inedite o del tutto inesplorate. VITA chiederà poi la costituzione di una commissione indipendente di esperti e il finanziamento pubblico di uno studio scientifico nazionale da affidare a ricercatori slegati da conflitti d’interessi con la lobby della telecomunicazioni per la valutazione dell’impatto ambientale e sanitario.
Nel frattempo punteremo al riconoscimento delle malattie invisibili, in primis dell’elettro-iper-sesnbilità alle radiazioni non ionizzanti e ai campi elettromagnetici, con l’obiettivo di tutelare tutti noi in quei cittadini già colpiti e che per primi stanno scontando sulla loro pelle le sciagurate politiche tecno-ottimiste dei governi negazionisti, in realtà partorite contro ogni ragionevole principio di precauzione e prevenzione del danno. Su questi temi, il nostro programma è chiaro e senza ambiguità: il vero progresso non offende natura e madre terra. Siamo per tecnologie meno impattanti, sicure e alternative. Basta con l’overdose di elettrosmog.

16) CDC: A breve entrerà in vigore il sistema IDPay. Quando il ministro Colao parla dei “benefici sociali” che saranno digitalizzati in questo sistema: secondo voi saranno benefici o crediti sociali? Con l’IDPAY i database dei maggiori enti statali erogatori di servizi verranno unificati. Pensate sia giusta questa centralizzazione di informazioni?
La sicurezza delle infrastrutture digitali italiane è da ritenersi adeguata?

VITA: Ecco la prova provata di come la transizione digitale non servirà ai cittadini ma ai padroni universali, come li chiamava il compianto Giulietto Chiesa, che adesso puntano al grande controllo, al capitalismo della sorveglianza, al salto quantico da attuare attraverso l’identità digitale per importare in Italia modelli liberticidi e tecno-dittatoriali come il credito sociale cinese o la tessera annonaria indiana, che già conta vittime e morti. Se il 5G è per la società dei gigabit, Big Data è invece funzionale al tecno-panopticon, una distopica realtà che punta a fare di ognuno un data base: dopo App Immuni, DAD, smart working e Green Pass vogliono la moneta elettronica, la Schengen digitale, il controllo da remoto dalla culla alla tomba di ognuno di noi. La sicurezza informatica è poi un altro lato oscuro, non basta l’applicazione di super poteri dell’esecutivo per finalizzare col golden power l’estromissione di multinazionali ambigue come quelle cinesi. Il problema è cadere dalla padella alla brace, perché mettere i nostri dati sensibili in mano ai big della Silicon Valley non ci esclude da un sistema virtuale proteso alla sovrapposizione col reale. Tutto questo VITA intende fermare. Aboliremo il ministero della transizione digitale creando il Ministero delle comunicazioni umane.

17) CDC: Vista la dipendenza tecnologica dello Stato italiano dal know how degli altri Paesi, ritenete necessario creare una rete nazionale di collegamento tra professionisti del settore, istituti tecnici e facoltà d’ingegneria per arrivare a una sovranità digitale?

VITA: Come detto sopra nell’ambito della sovranità monetaria, ogni sovranità che sia funzionale allo sviluppo del nostro benessere è necessaria e lo sviluppo e la messa a disposizione del talento individuale per la comunità è il centro della politica comunitaria di VITA.

18) CDC: Ritenete il Green Pass compatibile con la Costituzione italiana?

VITA: Assolutamente no. Tutte le azioni istituzionali di Sara Cunial e Davide Barillari ne sono dimostrazione coerente e imprescindibile.
Tutte le azioni di resistenza individuale e collettiva che sono nate e cresciute in questi due anni grazie all’energia di uomini e donne coraggiosi sono il seme della nostra rinascita.

19) CDC: Giudicate positiva e ripetibile l’esperienza del green pass per insegnare, studiare e lavorare?

VITA: Assolutamente no, la giudichiamo ignobile ed antiumana.
I diritti individuali non hanno bisogno di alcun lasciapassare di nessun tipo, specie perché i presunti diritti collettivi sono un’invenzione del tiranno di turno. Quindi i diritti individuali, specie sul proprio corpo, sono intangibili senza alcuna possibilità di deroga.

20) CDC: Per fronteggiare le difficoltà del sistema sanitario nazionale si fanno appositi bandi per specializzandi, sanitari in pensione e medici stranieri. Sono da considerarsi scelte risolutive? Con quali proposte concrete e realistiche pensate di superare gli attuali principali problemi della sanità italiana?

VITA: Nel progetto “Libro bianco salute” che Davide Barillari ha portato avanti in Regione Lazio abbiamo indicato nuove professioni e integrazioni con il mondo delle discipline olistiche e naturali. Bisogna rivedere completamente la rete di servizi territoriali e domiciliari, mettendo fine a finti concorsi e bandi promossi dalla politica. La parola chiave è medicina della prevenzione. Non dobbiamo inseguire i sintomi e le malattie, iniziamo piuttosto ad insegnare una cultura della salute, dal benessere fisico a quello psichico, basata su buone abitudine alimentari, prevenzione, stile di vita sano e rapporto proficuo con l’ambiente.

21) CDC: Complice la pandemia, le liste d’attesa si sono ingrossate; allo stesso tempo sempre più persone sono in sofferenza economica e non possono ricorrere alla sanità privata. Come vi proponete di affrontare questa problematica?

VITA: soluzioni ci sono, è la politica che desidera mantenere questo status quo. Davide Barillari, ad esempio, ha presentato in Regione Lazio una proposta di legge proprio per risolvere tanti problemi della sanità. Non è stata mai presa in considerazione.

22) CDC: Esami diagnostici sempre più difficili, gravi disagi anche economici per i pazienti nonostante le tasse versate. Che soluzioni si possono trovare e con quali risorse?

VITA: Come ben spiegato, una sovranità monetaria dedicata al benessere collettivo troverebbe facilmente le risorse adatte, in particolare una soluzione a breve termine è rivedere i rimborsi alla sanità privata che drena enormi risorse che servirebbero invece per potenziare le strutture pubbliche e garantire cure di maggiore qualità e a costi molto più bassi.
Alla base di qualsiasi riforma sanitaria ci va la ridefinizione di un nuovo paradigma sulla cura della persona che abbandoni completamente quello ormai deleterio della cura della malattia.

23) CDC: Che farete in caso di ripresa dei contagi, mettete in conto nuove
eventuali restrizioni e chiusure?

VITA: Il coronavirus è un virus influenzale, dobbiamo imparare a convivere con ogni virus rinforzando il nostro sistema immunitario e lavorando sulla prevenzione. Sia chiaro, VITA non utilizzerà mai nessuna restrizione, nessuna chiusura, nessuna campagna di vaccinazione. Queste misure sono totalmente anti-scientifiche, antidemocratiche, repressive e fallimentari, quindi non ci appartengono.

24) CDC: Il tribunale di Brescia ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di legittimità inerente l’obbligatorietà vaccinale anti Covid a carico del personale sanitario. Qual è la vostra posizione sull’obbligo vaccinale?

VITA: Nessun obbligo vaccinale e abolizione della Legge Lorenzin, questo è il programma di VITA. Abolizione di ogni ricatto sanitario e terapeutico come l’obbligo vaccinale per ogni fascia di età e per tutte le categorie professionali e sociali.

25) CDC: Ci sono persone vaccinate e danneggiate dalle reazioni avverse che chiedono una commissione di inchiesta parlamentare. Cosa rispondete a queste persone?

VITA: VITA e tutti i suoi fondatori, partecipanti e amici sono e saranno sempre dalla parte di chi ha subito questo orrendo trattamento da parte dello Stato. Vogliamo che la magistratura non lasci impuniti questi crimini e faccia tutto il possibile per dare giustizia a queste persone. Non abbiamo fiducia in una commissione di inchiesta dello stesso Parlamento che ha votato queste leggi. Sara Cunial e Davide Barillari hanno già promosso numerose azioni legali contro queste aberrazioni e VITA continuerà a lottare nel nome del rispetto della Costituzione.

 

Maurizio Martucci, Domenico D’Amico, Francesca
Salvador, Adele Lamonica, Amedeo Trezza, Davide Barillari, Sara Cunial

 

Vita

 

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