DI DAHAR JAMAIL
Oramai non dò più ascolto né leggo la stampa di regime che ci parla dell’Irak… ma oggi, in questo giorno terribile, mi chiedo che cosa possano ancora inventarsi per giustificare la fallimentare occupazione dell’Irak. Mi chiedo anche come mai la gente non abbia intrapreso alcuna azione per costringere il governo a destituire Bush e portarlo davanti alla giustizia, insieme ai suoi accoliti, per gli innumerevoli crimini di guerra che stanno commettendo in Irak.
Ieri è stato trovato il corpo senza vita di Hassan Nuaimi, alto esponente della Association of Muslim Scholars (AMS). Aveva un braccio rotto e gli avevano praticato un foro con un trapano sulla tempia.
Questo è avvenuto dopo che il giorno precedente la AMS ha accusato il governo a guida sciita di ricorrere al terrorismo di stato facendo uso delle Brigate Sciita di Badr per assassinare i Sanniti.
In risposta a questo assassinio ieri a Bagdad sono stati uccisi ieri due religiosi sciiti.
Harith al-Dhari, capo della AMS, aveva accusato le Brigate Sciite di Badr per la recente recrudescenza di assassini di religiosi sanniti nel paese.
Dhari, pronunciando una frase che potrebbe essere interpretata come l’annuncio di una guerra civile, ha detto che i Sunniti non possono rimanere in silenzio di fronte a queste uccisioni.
“Siamo di fronte a una catastrofe, solo Dio sa quando finirà, questo è un avvertimento.” Ha detto con irritazione.
Le Brigate di Badr erano in esilio in Iran durante la dominazione di Saddam, e sono tornate in Irak dopo l’invasione, da allora gestiscono una milizia pienamente operativa. L’estate scorsa li ho visti in piena uniforme e dotati di armi pesanti durante una dimostrazione Sciita a Bagdad. Le Brigate di Badr hanno avuto a capo per anni Abdul Aziz al.Hakim, il capo della Shiite United Iraqi Alliance, che ha vinto le elezioni con la percentuale più alta di voti durante le “elezioni” di gennaio scorso.
Finora c’è stata una guerra civile strisciante a bassa intensità, però ora il velo che la nascondeva è stato squarciato dalle parole di Dhari.
Tutte le moschee sunnite saranno chiuse per tre giorni… si tratta di un segnale minaccioso di quello che sta per accadere.
Così tutte le scuse per le quali la presenza militare USA è necessaria per evitarre la guerra civile saranno spazzate via. Per di più tutti quelli che sostengono che gli americani stanno in Irak per proteggere la popolazione o sono ciechi, o in malafede, oppure non si rendono assolutamente conto della realtà che sta sul terreno dell’Irak occupato. Gli americani non sono in grado di proteggere se stessi, immaginiamoci la popolazione.
Due giorni fa ho condotto un’intervista informale con un funzionario ONU qui ad Amman…così per adesso non ne farò il nome. Mi ha riferito che il 95% dei fondi per la ricostruzione dell’Irak sono stati spesi fuori dell’Irak.
Così l’argomentazione che bisogna stare in Irak per aiutarlo a ricostruire il paese, anch’essa non vale più da tanto tempo fa. Volete sapere chi sono i colpevoli? Guardate chi sono i più grandi sostenitori finanziari di Bush. Sappiamo tutti come si chiamano. Controllate i loro margini di profitto fin che è possibile farlo.
Con una amica del posto ho cercato di vedere su Al-Jazeera se c’era qualche notizia che riguardasse le frasi pronunciate da al-Dhari. Mentre osservavamo la grande processione di gente che seguiva il funerale con il cadavere del religioso assassinato, mentre al-Dhari pronunciava le sue frasi minacciose, ho sentito la mia amica dire con calma, con la testa nelle mani, “Quello che è capitato al mio paese, da quando sono arrivati gli americani, è così orribile.”
Non poteva avere più ragione. Perché Bush è colpevole, secondo la legge internazionale, per la catastrofe che è capitata all’Irak. Secondo la legge internazionale il paese occupante ha il compito prioritario di assicurare la sicurezza dei cittadini del paese occupato.
Ciò significa che i 100.000 morti iracheni e più sono responsabilità di Bush.
Quali sono le altre notizie che vengono nascoste dai nostri mezzi di regime al popolo americano?
A Baluba una autobomba è esplosa vicino a un convoglio della polizia facendo 18 feriti, quasi tutti poliziotti.
A Kirkuk sono stati trovati i cadaveri di 7 persone che lavoravano per una compagnia di sicurezza.
A Bagdad una bomba sulla strada, diretta a un convoglio americano, ha ferito 7 iracheni.
Un autista del Ministero dei Trasporti è stato ucciso a Sadr City.
A Beji sono morti due poliziotti a causa di una autobomba.
A Mosul un colpo di mortaio ha ucciso 2 iracheni e ferito 7 bambini.
Così dobbiamo aggiungere altri 500 morti in poco più di due settimane al lungo elenco di crimini dell’amministrazione Bush, che si allunga ogni giorno di più.
Fonte: http://www.informationclearinghouse.info/
18/05/05
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da VICHI