Con Wall Street che vede che i prezzi delle case negli USA arrivare alle stelle (ma che compra in Spagna tanto da essere il “Signore dei bassifondi spagnoli”), e che lascia il mercato con soddisfazione in mano a quei pazzi di Cinesi che vogliono “‘portare-i-loro-soldi-fuori-dalla-Cina”, sembrerebbe che i cinesi (che hanno colonizzato l’America) abbiano ormai trovato un nuovo posto più attraente per parcheggiare il loro eccesso di liquidità.
Secondo Bloomberg il mese scorso a Lisbona, in Portogallo, circa il 90%, di chi si è presentato ad una asta immobiliare di beni governativi, erano cinesi.
E’ finita che si sono comprati più di due terzi delle 45 proprietà in vendita. Infatti c’è stato un money-launderer investitore che ha commentato “Lisbona costa poco, se confrontata con le altre città.”
UNA CASA-SU-QUATTRO comprata da stranieri in America nel 2014 è diventata cinese e il Portogallo è già arrivato a UNA-su-CINQUE ….
Il Portogallo è l’ultima meta scoperta dagli investitori cinesi che continuano a fare shopping immobiliare in giro per il mondo, visto che la Cina permette una libera circolazione del denaro dentro e fuori il paese.
Secondo l’Associazione dei professionisti del mercato immobiliare portoghese, con sede a Lisbona e secondo Brokers Association, nei primi nove mesi dell’anno i cinesi hanno pesato per quasi un quinto sugli acquisti di proprietà effettuato dagli stranieri in Portogallo. Ormai già rappresentano il più grande gruppo di compratori stranieri per valore di denaro investito, ha detto Luis Lima, Capo dell’associazione.
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“Lisbona costa poco, se confrontata con le altre città“, dicono i cinesi e “L’economia sta migliorando, qui si trovano parecchie occasioni buone.”
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Per chi viene a comprare da paesi fuori dall’Unione europea, c’è anche la prospettiva di avere il visto. Gli investitori cinesi sono i primi beneficiari di un programma portoghese che prevede un visto-per-la-proprietà, che consente, a chi compra immobili con un valore di € 500.000 o più, di vivere in Portogallo e viaggiare liberamente all’interno dell’Unione Europea.
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I cinesi che hanno comprato alle aste non possono far altro che congratularsi reciprocamente per i loro acquisti almeno per qualche tempo, almeno fino a che la ripresa economica del Portogallo non ricominci a marciare. Un tasso di disoccupazione del 13,9% dopo anni di aumenti delle tasse, significa che la maggior parte degli investitori locali non è in grado di battere nelle aste i loro omologhi cinesi.
“E’ ovvio che i Portoghesi non possano competere con gli investitoti cinesi in queste aste, perché non hanno in tasca i soldi per pagare” ha detto Nuno Durao, il Capo della Compagnia Immobiliare Fine & Country, specializzata nella vendita di immobili residenziali di lusso. “Le sale che ospitano le aste immobiliari a Lisbona sarebbero vuote se non ci fossero i compratori stranieri.”
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Che cosa potrebbe andare storto?
Fonte: http://www.zerohedge.com
Link: http://www.zerohedge.com/news/2014-11-14/dear-portugal-meet-your-new-landlord-china
14.11.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario