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L’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha conquistato la vittoria sul suo rivale di destra Jair Bolsonaro in un secondo turno molto combattuto delle elezioni brasiliane di domenica 30 novembre. Con oltre il 99,5% dei distretti scrutinati, la vittoria di Lula, secondo l’autorità elettorale del paese, è stata “definita matematicamente “.
I seggi chiusi a livello nazionale alle 17:00 ora locale (20:00 GMT). I risultati iniziali hanno mostrato Bolsonaro in vantaggio, ma proprio come nel primo turno di votazioni, il suo vantaggio alla fine si è ridotto man mano che sono stati contati più voti dalle roccaforti di da Silva.
Il 2 ottobre Lula da Silva, che è stato presidente dal 2003 al 2010, aveva ricevuto oltre il 48% dei voti, che non era stato sufficiente per rivendicare la vittoria immediata al primo turno.
Bolsonaro aveva ripetutamente avvertito durante la sua campagna che avrebbe contestato i risultati se avesse perduto con un piccolo margine, mettendo in discussione l’affidabilità del sistema di voto elettronico del Brasile.
Lula da Silva, che rappresenta il Partito dei Lavoratori del Brasile, ha concentrato la sua campagna sul superamento delle disuguaglianze sociali e sull’alleviamento della povertà. Tra le misure che propone vi sono l’aumento delle tasse ai ricchi, l’ampliamento della rete di sicurezza sociale e l’aumento del salario minimo.
Lo slogan della campagna di Bolsonaro è stato “Dio, famiglia, patria e libertà”. La sua visione del futuro del Brasile include la privatizzazione della compagnia petrolifera statale del paese, l’apertura della regione amazzonica a più attività minerarie e l’alleggerimento delle normative sulle armi.
Nella corsa alla resa dei conti, i rivali si sono scambiati ripetutamente insulti durante gli eventi della campagna. In un dibattito televisivo del 17 ottobre scorso, Lula ha definito Bolsonaro un “piccolo piccolo dittatore” e si è impegnata a difendere la libertà e la democrazia. Bolsonaro ha risposto definendo Lula “un imbarazzo nazionale“, a causa degli scandali di corruzione avvenuti quando il Partito dei Lavoratori (PT) di Lula era al potere tra il 2003 e il 2016.
Lula, che ha governato il Brasile dal 2003 al 2010, non ha potuto candidarsi alla presidenza nel 2018 a causa di una condanna per corruzione che è stata successivamente ribaltata.
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link fonte: https://www.rt.com/news/565630-brazil-election-bolsonaro-lula/
Titolo originale: Lula defeats Bolsonaro in Brazil election
30.10.2022
Traduzione redazione CDC